scene1
NOTE: ok per me
scrivere di questi due dal 20 luglio 2017 è sempre una sfida, inteso
scrivere di loro due insieme senza quella conclusione. Ed oggi la sfida
è enorme perché per una follia assurda mi sono messa ad immaginare di
Mike e Chester con un figlio loro, cioè di entrambi. Ed ecco la seconda
m-preg della mia vita. La prima parte è stata molto spontanea, ma la
seconda è stata più complicata, ma ho voluto farla tutta lo stesso. La
dedico a Sara che se non era per lei di sicuro non la finivo. Oggi la
prima parte, la seconda parte fra qualche giorno. Spero che possiate
gradire perché ovviamente è totalmente folle e comica. Buona lettura.
Baci Akane
SCENE DI VITA QUOTIDIANA IN CASA
BENNODA
1. NOVE LUNGHI MESI
Non è la cosa più
normale, ma trattandosi di Chester non c’è quasi mai da preoccuparsi.
Quasi.
Questa volta, però,
forse, e dico forse, la questione non va sottovalutata.
La notizia decide di
dargliela quando sono a colazione e lo fa anche con un certo orgoglio.
Quando Mike apre il
contenitore dei cereali si ritrova dentro una specie di termometro
elettronico, lo prende e lo guarda bene corrucciato senza capire cosa
sia. Quando capisce che si tratta di un test di gravidanza salta giù
dalla sedia e butta via tutto quanto senza nemmeno leggere l’esito né
domandarsi come sia finito un test del genere nella scatola dei cereali
del loro appartamento.
Loro inteso suo e di
Chester.
Che poi sarebbe lo
studio.
Quando il suo compagno
arriva tutto saltellante con un sorriso da un orecchio all’altro, Mike
lo fulmina con lo sguardo.
- Che diavolo ci faceva
un test di gravidanza nei cereali? Chi ci ha pisciato sopra? Se è uno
scherzo di Joe... - Chester impallidisce mentre lo ascolta e lo ferma
shoccato.
- Lo hai buttato?! -
Mike lo guarda senza
capire.
- E che dovevo fare?
Magari era finto ma che ne so se invece mangio cereali al gusto di
piscio? Questa me la paga, se non vuole che usiamo lo studio come casa
nostra... - Chester però lo interrompe tuffandosi nell’immondizia a
cercare il test, con ansia lo prende e se lo stringe, poi stizzito
glielo piazza questa volta sulla ciotola dove voleva metterci il latte.
- Intanto è vero! -
Esordisce.
- Nel senso che davvero
ci hanno pisciato sopra? - E così Mike butta anche la tazza. - Vorrei
sapere chi diavolo... -
- Ma lo leggi almeno? -
Mike che ha visto i test di Anna in due occasioni, quelle delle
gravidanze, cerca di ricordare il significato delle striscioline, ma
dalla sua faccia si desume che non ricorda proprio così Chester
orgoglioso e seccato insieme, se ne esce con la traduzione:
- È positivo! -
Mike sospira alzando
gli occhi al cielo.
- Non dirmi che Talinda
è di nuovo incinta! Pensavo che la squadra che avete vi bastasse!
Credevo che dopo le gemelle non faceste più sesso! Chester, insomma! -
Mike parte in quarta nella cosa più logica. - E poi mi metti sulla
colazione la pipì di T! - Chester così che non ne può più lo interrompe
strillando come se facesse A place for my head.
- NO BRUTTO IMBECILLE,
È MIO! -
E così a questo segue
silenzio. Tanto silenzio.
Un silenzio piuttosto
lungo dove i due si guardano e Mike è davvero inespressivo, come una
statua.
Chissà cosa pensa,
chissà cosa prova. Chester si è fatto un paio di ipotesi, ma poi Mike
semplice come se niente fosse si alza, va a mettersi le scarpe, si
infila una giacca, porta le cose a Chester e poi con aria
accondiscendente fa:
- Ok, ci sei ricaduto.
Non fa niente, va tutto bene. Ti seguirò passo per passo anzi sai cosa
faccio? Mi ricovero con te così è meglio. Dai, ti preparo la valigia...
quando è stata l’ultima che hai bevuto? Un’ora fa? Però non puzzi di
alcool. - Quando Chester capisce che è seriamente convinto sia ricaduto
nell’alcool, trattiene a stento l’impulso di buttarlo giù dalla
finestra, ma ricorda che non è facile accettare che un uomo sia
incinta, per cui respira profondamente e ci riprova.
- Sono sobrio da anni,
piantala. Io sono davvero... -
- Ok, allora è un
crollo nervoso. Talinda ti rompe troppo le palle? Forse troppi impegni
con la band... andiamo da Farrel. - Farrel è il terapista di Chester e
Mike è davvero calmissimo mentre affronta un probabile crollo psicotico
di Chester. A questi a momenti il crollo viene sul serio, poi decide di
usare davvero Farrel, ma non per rinsavire, bensì per spiegare a Mike
che è davvero incinta.
- Ok andiamoci allora,
con lui sarà più facile! -
Con lui non è stato più
facile, ma dopo un tempo a dir poco infinito...
Dave ha quello sguardo
vuoto, lo sguardo di chi è convinto di essere finito in un tunnel
spazio temporale dove succedono cose strane e ti conviene stare buono.
È lì, seduto fermo, che
fissa davanti a sé.
Joe è corso a prendere
videocamera per filmare e comincia:
- Giorno uno, Chester
ha appena detto di essere incinta, Mike è lì dietro di lui che se ne
sta zitto. - Poi inquadra Chester che fa un sorriso ebete e soddisfatto
e si massaggia la pancia che Joe riprende. - A guardarlo così sembra
solo un’indigestione. -
- Smettila, non
dovresti dargli corda... M-Mike, tu non dici niente? - Brad sgomita Joe
il quale in risposta lo riprende per filmare le reazioni, ovviamente si
sofferma sul silenzio vacuo di Dave.
Rob smanetta sul suo
I-phone, cosa che di solito non fa.
- Che fai Rob? - Chiede
curioso. Joe si sposta e lo inquadra, vede così che sta guardando su
Amazon le tavole da surf con rispettive tute abbinate.
- Cerco il regalo. -
- Per il ricovero di
Chester? - Chiede Joe.
- No scemo, per il
bambino! -
- E se è femmina? -
Chiede Chester, Brad si chiude la faccia con le mani.
- Non dovreste dargli
tutti corda! Dave... M-Mike, mi stupisco di te! - Insiste Brad
cocciuto.
- L’ho già portato da
Farrell il quale lo ha ricoverato per diversi giorni. Lo ha riempito di
terapie ma alla fine... - E così tira fuori le foto del ventre di
Chester tipiche di un’ecografia.
Mike indica un
fagiolino.
- Vedete questo? I
dottori, e più di uno, sostengono che avrà un cuore che batte fra una
settimana. - Il tono di Mike è di chi spera di non essere internato
lui.
Brad prende le foto
dell’ecografia.
- Ma non è Chester! -
Esclama deciso, Joe riprende e Rob sorride ebete.
- Saremo zii! -
Esclama.
- E che novità, lo
siamo da una vita! - Puntualizza Brad per poi rendersi conto che ci sta
credendo, sta cedendo sul serio. - No sentite, non è possibile! È un
uomo, non dovrei essere io a ricordarvelo. Sebbene a volte ho dei
dubbi... - Ed alla fine mette una bella mano sul suo pacco per
assicurarsene visto che ha un momento di tentennamento perfino lui.
Chester scoppia a
ridere e Mike gli toglie subito la mano mentre Rob lo fulmina con
uno sguardo assassino.
- Ok è uomo. E quindi
non può essere incinta. - Chester sta per buttarlo fuori dalla finestra
e Mike se ne accorge, così decide di intervenire e chiarire una volta
per tutte le cose:
- Va bene, so che è
pazzesco ma ci sono passato per primo. La scienza non mente. È davvero
incinta. È un raro caso di gravidanza maschile che conosce solo chi
l’ha vissuta ed i dottori, non si pubblicizza per ovvie ragioni ma...
insomma, non è una cosa proprio spiegabilissima, fatto sta che si forma
un utero e tutte le cose che servono per una gravidanza. Ed è vera, un
bambino a tutti gli effetti. Nascerà col cesareo fra nove mesi se non
fa lo scalmanato sui palchi! - E qua fulmina Chester. - E non lo farà.
- Decisamente è meglio non lo faccia.
- E quindi di chi è? -
A quella domanda epica di Joe, vedi tutti e cinque impallidire e
fissarlo come se fosse del tutto rincitrullito. - Che c’è, perché date
per scontato che sia di Mike? Magari a Talinda è cresciuto un pene e a
lui una vagina e... - E non finisce la frase che mentre Mike gli tira
una scarpa, Chester gli tira l’acqua che per un pelo non rompe la
telecamera. Alla fine, sgocciolando, conclude: - Ok, è di Mike. - E poi
inquadrandosi con un sorriso demente: - Evviva saremo zii! -
- Di nuovo. - ripete
Brad il quale si fissa ancora l’ecografia incredulo.
In tutto questo Dave è
rimasto ancora fermo a fissare il vuoto.
I nove mesi sono lunghi
per chiunque, figurarsi per un uomo che non è abituato ad avere nemmeno
un ciclo in tutta la sua vita.
Se quell’uomo poi è
Chester è finita.
- Oh Gesù Chester, la
cosa che ho sempre amato più di te è la tua capacità di sopportare il
dolore stoicamente! Perché ti sei trasformato in una piattola? - La
voce snervata di Mike arriva dopo l’ennesima giornata di Chester
passata a lamentarsi come la sirena di un’ambulanza.
- Ma io sto
morendooooo.... - Grida con voce che effettivamente supera un bel po’
la nota più alta della scala musicale.
Chester è steso sul
letto con le braccia larghe, una pende verso l’esterno e sembra Gesù in
croce, quello che prima Mike ha citato esasperato.
- Non stai morendo, è
quello che miliardi di donne in questo pianeta patiscono nei primi
mesi. Le nausee! Sono solo nausee! -
- Solo, solo... SOLO?!
TU NON LE PROVI, NON SAI COSA SIGNIFICA! - Esclama esasperato mentre
gli prudono le mani, sta cercando di non andare a soffocarlo.
- No guarda, non ho mai
avuto un’influenza intestinale in vita mia! - Sbotta Mike che davvero
non ne può più di lui che dice ogni secondo ‘Mike sto morendo’.
- Stai paragonando un
bambino ad un’influenza intestinale?! - Mike si chiude la faccia e
guarda in alto.
- Ok, vado a prenderti
qualcosa in farmacia e andrò in quella più lontana da qua così torno
quando partorisci! - Con questo sbatte la porta fra le urla davvero
acute di un Chester imbestialito.
È ancora in macchina
che riceve la chiamata di Dave.
- Mike come hai potuto
abbandonare Chester? Quello sta male e tu... - Il rimprovero viene
interrotto perché a questo punto è Mike che si mette a gridare
sembrando anche lui incinta.
- Ti ha pure chiamato!?
Ma lo senti quanto è melodrammatico? Cioè come se fosse l’unico con le
nausee! Non fa che lamentarsi di tutto dall’inizio ed è solo nausea
cazzo! Cosa fa quando sarà grande come un cocomero e avrà mal di
schiena? - Ricordandosi che Anna era piena di mal di schiena si
preoccupa giustamente.
- È davvero così
pesante? - Chiede Dave capendo che forse a dover essere soccorso è Mike
e non Chester.
- Ti prego, prenditelo
per qualche giorno! Non c’è il sollievo familiare? -
- Quello è per i vecchi
che vengono messi per qualche settimana in casa di riposo... - La
risposta di Dave è sconcertata, alla fine Mike sospira massaggiandosi
la tempia mentre stringe convulsamente il volante.
- Io non ce la posso
fare Dave. Mi serve il sollievo familiare. Lo spedisco in un ospizio! -
E sentendolo davvero al limite, Dave capisce che è troppo presto per un
esaurimento il terzo mese.
Così decide di
organizzare i turni per dare il famoso sollievo familiare.
Quando è il turno di
Dave e Brad le cose vanno mediamente bene. Hanno una gran pazienza, ma
sono anche molto fermi nel negargli ogni capriccio.
Quando è il turno di
Rob quello si fa schiavizzare e non c’è verso, si trasforma tipo nel
suo zerbino.
Con Joe dopo la prima
ora insieme è Chester che chiama Mike implorando di tornare e
riprenderselo che lo vuole uccidere.
- Mi filma sempre!
Anche se mi scraccolo! Vomito e mi filma, scoreggio e mi filma e se gli
dico che ho fame mi dice che deve tenere la videocamera e che devo
arrangiarmi! - Brontola Chester al telefono con Mike che nel frattempo
cercava di approfittare e stare con l’altra famiglia.
Chiaramente non è che
possono proprio vivere sempre insieme e stanno meditando di prendere
una di quelle ville gigantesche e vivere tutti insieme
appassionatamente.
La famiglia Bennington
con la Shinoda.
Tanto Anna e Talinda
sanno tutto da sempre e sono loro complici, i figli si adorano già e
questo faciliterebbe molto la vita di Mike, per lo meno.
È comunque una cosa che
vedranno con calma, per il momento per Mike è vitale superare i nove
mesi senza soffocarlo.
Cosa non tanto facile
visto che appena finiscono le nausee iniziano le voglie impensate ed i
famosi dolori di schiena.
- Oddio Chester questo
fa schifo, tu non puoi avere davvero voglia di questo! - Esclama Mike
guardando come si ingozza tutto soddisfatto di biscotti e sottaceti.
Chester gliene porge
uno. Un cetriolino infilato nel buco di un biscotto frollino e a Mike a
quel punto vengono le famose nausee che prima aveva l’altro.
- Che ti devo dire,
sicuramente quando partorisco vomiterò ripensandoci ma ora mi sembra la
cosa più buona... - Mike lo fissa male e schifato e quando Chester
sorridendo si sporge per chiedergli un bacio, quello si alza e va a
fare i gargarismi nella speranza che la sua immaginazione non gli
trasmetta più quello che potrebbe essere il saporaccio di quella roba.
I problemi con le
voglie di Chester raggiungono livelli davvero gravi quando intorno ai
cinque sei mesi, quando la pancia cresce a vista d’occhio, inizia a
chiedere cose complicate da accontentare.
- Ti prego... - Lo
implora Chester con gli occhioni a cuore e sbrilluccicosi. Mike scuote
la testa continuando a trascrivere delle cose su un foglio.
‘100 modi di uccidere
Chester senza essere scoperto.’
- Chez, seriamente... -
Lui annuisce speranzoso.
- Lo sono! -
- Anche io! -
- Ma ti prego! -
Chester si stende tutto sul divano, sul fianco perché ormai a pancia in
giù non può starci, e con le mani giunte sulle sue gambe lo fissa con
gli occhioni imploranti.
- Chester, è notte e
l’ananas non è di stagione! Non lo trovo nemmeno nei negozi di frutta e
verdura di giorno, figurati di notte! Un anans in inverno! - Sottolinea
frustrato a dir poco.
Chester così si siede
di schiena e incrocia le braccia al petto e comincia con l’altra
modalità.
- Tu non mi vuoi
abbastanza bene! - Mike sospira e scrive.
‘Soffocarlo con un
anans’
- Sai che non è vero. -
- Come no! Non sai cosa
si prova ad essere incinta, ci sono tutti questi sbalzi ormonali e a me
viene da piangere all’idea che tu non sai cosa si prova e non ti va
nemmeno di accontentarmi su una cosa così importante! - Mike spalanca
gli occhi e si gira a guardarlo per assicurarsi che non finga. Quando
vede i grossi lacrimoni scivolargli lungo le guance capisce che è uno
di quei momenti.
Era peggio se iniziava
a lanciargli oggetti contro insieme ad insulti vari.
È capitato anche
quello.
Alla fine aggiunge
all’ultima riga:
‘L’ananas con la buccia
e il ciuffo!’
Poi prende e va.
Non che sia facile
trovare un ananas.
Infatti non lo trova.
Perché i supermercati
aperti di notte ci sono, ma non hanno ananas interi.
Gli porta quelli in
scatola, nello sciroppo, consapevole della fine che farà.
Infatti quando glielo
consegna lui sta guardando It piangendo come una fontana nel pezzo in
cui uccidono il ragno gigante. Cosa non tanto normale nemmeno per
Chester.
Così in questo stato
d’animo si ritrova un mortificato Mike che cerca di essere ottimista:
- Amore, ho trovato
solo questi confezionati... insomma, di notte e fuori stagione non è
che... - Ma Chester prende la scatola e se la rigira fra le mani
tirando su col naso.
- Mi stai prendendo in
giro? -
Chiede paurosamente
calmo, con vocina flebile.
- No io... -
- Cioè tu davvero torni
a casa con una scatola di finti ananans per tuo figlio? -
-I-intanto è per te e
non per tuo figlio e poi... ehm, ecco... se non c’è non c’è! E poi sono
buon... - Ma non riesce a finire che si ritrova a schivare la scatola
per un pelo, la scatola poi si pianta contro il muro che si rompe
perché è di cartongesso e rimane lì come un’opera d’arte moderna.
Poi le urla che prima
Mike aveva schivato per un pelo.
- LO SAPEVO TU NON MI
AMI! NON TE NE FOTTE UN CAZZO DI NOI UN CAZZO! NASCERÀ UN ANANAS PERCHÉ
OGGI NON NE MANGIO UNO, SPERO CHE TE LO GODA! ANANAS SHINODA
BENNINGTON! -
Chester continua a
gridare per un bel po’ mentre Mike torna al suo quaderno.
‘Strozzarlo con le sue
corde vocali’
Tre mesi, si dice
disperato.
Sicuramente i più
lunghi e dolorosi della sua esistenza.
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