Scarmigliati erano i tuoi capelli
Sotto l’ultimo sole di settembre;
su uno sfondo di nubi vermiglie
la tua sagoma si stagliava come
inchiostro su un foglio bianco.
La tua figura mi parlava muta:
Nessun suono abbandonava
Le nostre labbra, solo sospiri,
Per l’estate nuovamente in congedo
E i nostri sogni strinati sulla spiaggia.
Te ne andasti tranquilla:
la brezza agitava le tue ciocche,
il tuo addio agitava il mio petto.
Struggendomi silente,
indugiai sul tramonto.
Il fresco fuoco all’orizzonte
Mi baciò col suo alito autunnale:
come la nostra storia volò via
una lacrima irrigò il mio volto.
E mi voltai, spalleggiando un sogno. |