Un granello di sabbia

di Nigg
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C’era una volta il magico regno di Altea. Una terra prospera in cui una moltitudine di creature diverse viveva in pace ed armonia, sotto la protezione e la guida della Principessa Allura.

 

Tutti i sudditi sapevano che la salute della Principessa era legata a quella delle terre in cui vivevano, pertanto nessuno avrebbe mai lasciato che le accadesse qualcosa di male e il suo castello era il luogo più sicuro dell’intero Paese.

 

Un giorno, tuttavia, la Principessa si ammalò gravemente. I luoghi più remoti del regno cominciarono a scomparire nel Nulla, portando con sè città e popolazioni.

 

Più il Nulla dilagava, più la salute della Principessa diventava precaria. Numerosi guerrieri, maghi o stregoni giunsero al castello e chiedevano udienza al suo fidato consigliere, Coran, il quale non poteva fare altro che accoglierli nelle sale, rifiutando a malincuore le loro offerte di aiuto.

 

La Principessa, infatti, aveva annunciato che solo un eroe sarebbe stato in grado di salvare lei e il Regno: un combattente della Spada di Marmora.

 

Quando si sparse la voce che il guerriero era finalmente arrivato al Castello, mormorii di approvazione si diffusero per tutte le sale, in quanto la Spada di Marmora era conosciuta come uno dei gruppi più forti ed agguerriti di tutta Altea.

 

Non appena il guerriero entrò, cadde un silenzio che faceva gelare il sangue nelle vene. Nessuno osava muoversi, perché il minimo fruscio avrebbe risuonato per l’intero castello come un rombo assordante.
 

“Principessa, siete sicura? Questo è solo un ragazzo,” Coran chiese in un sussurro. Il suo tono era educato e rispettoso, ma il suo sguardo tradiva il dubbio.


Allura sorrise, fiduciosa, mentre i suoi occhi azzurri si posavano su quelli viola e guardinghi del guerriero e disse semplicemente: “Sì.”





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