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Questa storia partecipa alla Yuri
& Yaoi's
Week indetta dal forum
FairyPiece - Fanfiction
& Images.
Eclissi
Con una guancia schiacciata contro il cuscino, Rogue osserva la schiena
larga di Sting che gli giace silenziosamente accanto girato su un
fianco e un flebile sussurro fuoriesce dalle sue labbra senza quasi
pensarci: «Mi dispiace».
Sting si volta verso di lui e nonostante la penombra Rogue
può cogliere nei suoi occhi azzurri un misto di
curiosità e perplessità. «Per
cosa?».
«Per ciò che ti ho fatto nel futuro».
A Rogue il solo pensiero pare a dir poco raccapricciante, eppure quell’altro
Rogue così credule e vendicativo, così assetato
di sangue e di potere, ha davvero
avuto il coraggio di compiere un gesto tanto ignobile. Colmo di
dolore per Frosch e di odio per Gray, certo, ma l’ha fatto:
ha ucciso il suo migliore amico, il suo compagno di vita e
d’avventure, il suo gemello,
e a quale scopo? Assorbirgli il potere magico, che per un Dragon Slayer
è quanto di più importante ci possa essere,
importante al pari della vita stessa. E non se ne è pentito,
anzi.
Dopo un attimo di esitazione, Sting allunga un braccio verso Rogue e
gli stringe la spalla per rassicurarlo. «Non ci pensare
più a che quella vecchia storia, okay? Sono ancora qui, con
Sabertooth». Sorride appena. «Con te».
Rogue sente un velo di rossore impossessarsi delle sue guance per il
modo in cui Sting ha sottolineato l’ultima parola –
non Yukino, non Minerva, non qualsiasi altro membro di Sabertooth, ma lui, Rogue. Svelto il
Dragon Slayer dell’Ombra nasconde il viso contro il cuscino
fresco prima che l’amico possa accorgersi del suo evidente
imbarazzo e compiacimento.
«Me lo prometti?», continua Sting visibilmente
preoccupato. «Smetterai di fartene una colpa?».
«Te lo prometto», lo accontenta Rogue cercando di
suonare il più convincente possibile, ma la
verità è che in cuor suo non si
perdonerà mai per aver ucciso con le sue stesse mani
– seppur in un universo parallelo – colui che
più ama al
mondo insieme a Frosch, colui che più merita di vivere ai
suoi occhi. Per la persona forte e coraggiosa e bella che è,
per la straordinaria luce che emana in mezzo a tanta indegna
oscurità.
Soddisfatto, Sting gli augura buonanotte girandosi nuovamente dal lato
opposto per dormire. Rogue fa lo stesso e spera che almeno questa notte
l’immagine di uno Sting insanguinato, sofferente, che gli
chiede disperatamente di risparmiarlo, possa finalmente abbandonare i
suoi tormentati sogni.
La stanza torna silenziosa, il buio sembra farsi più fitto e
Rogue è quasi sul punto di addormentarsi quando sente
nuovamente la voce di Sting. Apre gli occhi e aguzza le orecchie ma non
si volta.
«Luce e ombra, eh?».
Rogue non capisce cosa Sting voglia dire. Sì, loro due sono
luce e ombra, come sempre, come da sempre.
Nulla di nuovo.
«In una sola persona», specifica Sting muovendosi
tra le coperte. Rogue intuisce che si è voltato e che gli
sta fissando la schiena. «Come un’eclissi,
no?».
“E questa da
dove l’hai tirata fuori?” vorrebbe
chiedergli Rogue, disorientato per la piega che sta assumendo la loro
conversazione. «Già», si limita invece a
rispondere sperando che Sting se ne torni a dormire il prima possibile
perché i discorsi filosofici, profondi, non fanno
decisamente per loro. Non sarebbe molto meglio parlare di quello che
mangeranno il giorno
dopo o di come presto saranno in grado di superare Natsu e Gajeel?
«Dev’essere stato strano per Rogue del
futuro», insiste Sting rigirando inconsciamente il coltello
nella piaga. Rogue ingoia a vuoto: come può smettere di
pensarci se è Sting stesso a tirare fuori
l’argomento ancora e ancora?
«Strano ma bello,
suppongo. Due magie opposte ma ugualmente
potenti all’interno di una sola persona». Sting
è ormai un fiume in piena, tanto che sembra quasi essersi
preparato mentalmente l’intero discorso. «Come due
anime che convivono in un unico corpo».
Rogue lo lascia parlare, ma non riesce ancora a capire dove Sting
voglia andare a parare.
«Una fusione, quasi».
Oh.
«Un’unione, ehm, come dire...?».
Rogue trattiene il respiro. Ora gli è tutto più
chiaro.
“Non
continuare, Sting. Non dirlo, ti prego”.
«Un’unione fisica e mentale, ecco».
Si succedono alcuni attimi di silenzio, poi Rogue muove
impercettibilmente le labbra.
«Un po’ come fare l’amore».
Quando si rende conto di cosa ha appena sussurrato, il Dragon Slayer
dell’Ombra sgrana gli occhi e si tappa la bocca con una mano
ringraziando tutti i Kami esistenti di non essersi voltato
perché altrimenti, pur trovandosi al buio, Sting noterebbe
certamente l’intenso rossore che questa volta gli impregna
non solo le guance ma anche tutto il viso, le orecchie e pure il collo.
«Cosa hai detto, Rogue?».
«N-niente di importante».
Rogue strizza gli occhi e respira a fondo − non dovrebbe fare
pensieri del genere sul suo migliore amico, non nel bel mezzo di
riflessioni così serie, accidenti
a lui! − ma ha come l’impressione che
questa notte l’immagine di Sting tornerà ancora
una volta a popolare i suoi sogni più segreti e non per
implorargli pietà. Tutt’altro.
Quello che Rogue non sa, è che Sting sta immaginando la
stessa identica scena ed è così vivida,
così luminosa, così allettante, che se non smette
immediatamente di pensarci avrà urgentemente bisogno di una
bella doccia congelata.
Note dell'autrice:
La mia prima fanfiction yaoi nel fandom di Fairy Tail! Spero di non
aver fatto schifo XD
Ovviamente rimango una fan accanita della StingYu e della
Rogue/Minerva, ma devo dire che i Draghi Gemelli insieme non mi
dispiacciono affatto. Se vi va, fatemi sapere cosa ne pensate <3
inoltre, se avete voglia di partecipare alla week, basterà
iscrivervi al nostro forum FairyPiece.
Alla prossima!
Soly Dea
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