Dormi
Dormi, dormi mio dolce giglio notturno,
che il dolore non passi, funesto, sulle tue
palpebre, che mai veli i tuoi occhi. Dormi.
Dormi, tenero fiore, in questa culla d’erba,
in questo nido di driade. Uno sguardo,
genesi di sospiro.
Dormi, amor mio, che il sonno ti sia lieve,
che il sussurro di alberi e acque, stanotte,
allieti i tuoi sogni.
Il tuo cuore e il tuo respiro
sono tutto ciò che mi occorre.
Treviso, 26 giugno 2018 |