Un bottone saltato

di Blackvirgo
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“È possibile che tu non sappia nemmeno attaccare un bottone?” Gino inumidì il filo tra le labbra e lo passò nella cruna dell’ago.
“Non ne ho mai avuto bisogno.”
“Già,” rispose, guardandolo di sottecchi. “Tu hai il maggiordomo.”
“Lo vorresti anche tu?”
“Per rammendarmi le camicie?” Di nuovo gli scoccò un’occhiataccia.
“È inutile che mi guardi così.” Salvatore, piccato, si sedette accanto a lui, senza staccare gli occhi dalle sue dita. “Se tu ieri sera non lo avessi fatto saltare, ora non dovresti di riattaccarlo.”
“Non ti sei lamentato più di tanto sul momento,” ribatté Gino, concentrato a non pungersi.
 
***
 
Black-notes:
ci sono ancora, eh! Oggi con una drabble piccina picciò di 100 parole esatte, ma ci sono! Lo sto inseguendo, questo writober, ma ci sono! Anche se sforerò sicuramente in novembre…
Grazie a chi legge!




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