«Basta!» gridò Nico.
Piangendo si sedette nell’angolo della cabina 13.
«Smettila! Non è vero!» singhiozzò.
«Nico...» iniziò Ade, per poi essere interrotto dal figlio.
«Non parlare con me!»
Continuava a piangere a dirotto, senza fermarsi mai.
Sentiva le sue ultime parole. Di nuovo. E di nuovo ancora. Fino a quando non restarono impresse nella sua mente.
Ade andò incontro al figlio,
accogliendolo tra le sue braccia. Non adorava il contatto fisico, ma capiva che in quel momento Nico aveva bisogno di conforto. Si aggrappò alle spalle del padre, come se ne andasse della propria vita, perché in fondo era così.
«Portami negli Inferi» lo supplicò, «Portami con te».
Senza dire una parola, il Signore dei Morti e Nico Di Angelo sparirono dalla cabina 13.
«Will Solace è morto» disse Ade.
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