Mad

di Roxed
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Mi uccidi ogni volta che ti vedo,
Seduta su quel letto poco comodo credo,
Non distingui più la realtà,
Tu che eri la più posata, che fatalità.

Ora dici che vedi cose strane,
Fantasmi e poi un cane,
Che ti parla in lingue antiche,
Dicendoti delle sue fatiche.

Quella notte stregata,
Una voce ti aveva ingannata,
E con un coltello,
Volevi uccidere mio fratello.

Da lì il delirio,
Anche quando dormivi come un ghiro,
Non riuscivo più a dormire,
Volevo solo farlo sparire.

Pazzia,
Ora sei in casa mia,
Non te ne andrai più via,
Starai con lei che era mia.





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