Questo grande spazio vuoto
ha la forma del cortile
percorso dalla tua biciclettina.
Ha la forma tonda
(che ti ho insegnato a leggere)
della faccia dell’orologio.
Del tavolo di plastica bianca
dove giocavamo a carte
nell’ombra chiusa tra le case.
E anche quella ad arco
delle risate alte
nel parlare di scioccherie.
Dei triangoli delle orecchie dei gatti,
della lunga linea d’asfalto tra gli alberi,
e dei rettangoli dei libri- belli e brutti.
E’ uno spazio così grande
che non ne conosco i confini
e ci cammino un po’ persa.
Forse confina con altri spazi?
In uno ci sei tu? mi chiedo.
E mi chiedo: anche il tuo è così vuoto?
A due bambini, una vita fa.
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