Lo sapevo che Madama Morte mi avrebbe preso giovane ...
L'incessante
rumore dei colpi sferrati ad una velocità sorprendente arrivava
come una dolce e soave melodia per le orecchie di Sasuke Uchiha.
Si divertiva a parare senza alcuno sforzo i colpi della neo anbu
che con evidente impegno cercava di sopraffarlo.Per lui non era che un
puro e semplice gioco di gambe,qualche volta
doveva anche muovere di scatto il collo quando la perfida avversaria
mirava golosa alla giugulare con uno dei suoi amatissimi bisturi.
Se si sforzava riusciva anche a cogliere quel lampo dorato che le
attraversava le iridi nel foro che aveva la sua maschera da "demone"
gatto.
Deliziosa.
Bianca della porcellana più fine,delicati arabeschi
scendevano dall'occhio destro e una sinistra goccia,rievocazione quasi
perfetta del sangue,era sospesa irriverente sotto il muso disegnato nell'intento
di imitare una smorfia furba e soddisfatta.
Ora che ci pensava aveva proprio un'inclinazione per queste "pratiche" vampiresche.
Prima la giugulare poi la goccia disegnata sulla maschera.
Un brivido gli attraversò la colonna vertebrale.
Reminescenza
della notte precedente dove i denti curati di lei sfioravano il suo
collo eburneo.
Ops piccola distrazione.
Due affilate e potenti scimitarre ruotavano veloci nelle affusolate mani decisamente femminili.
Deve ammettere che non ha mai posseduto il dono della semplicità e della sintesi questa ragazza.
Non una ma ben due..e poi scimitarre? Perchè non una bella,elegante,potente e letale katana?
Sfilò la sua fedele katana e con un sospiro si preparò a
parare i numerosi attacchi sempre più violenti e insistenti.Un
attimo. Si era forse arrabbiata? Cioè stavano combattendo e
si era arrabbiata ? Ma non è il loro compito
combattere? E perche si alterava?
Gli occhi d'ossidiana ridotti a due fessure osservavano attenti il complicato incrocio di lame.
Si perse a guardare le sinuose e(doveva ammetterlo) letali spade che
nonostante fossero delle semplici(mica tanto visto che avevano spigoli
e curve decisamente affilati e poco invitanti) scimitarre le rendevano
delle signore armi.
Prese la katana con due mani.
Lasciò la destra sul manico mentre la sinistra velocemente scorreva su tutta la lama.
Con uno scatto contrastò le spade facendola sobbalzare di parecchio.
Forse aveva esagerato ad usare tanta forza e chakra ma era un combattimento diamine!
Lei si alzò fiera e rimise le scimitarre nei foderi incrociati dietro la schiena .
Il giovane corpo si muoveva aggraziato e veloce nonostante il pesante
impedimento della divisa anbu come solo un ninja ben allenato poteva
fare nonostate la fragile corporatura di donna.
Non c'era da stupirsi se era una dei pochissimi elementi femminili a comporre la potente squadra anbu.
Flessuosa piegava innaturalmente il busto indietro per evitare il
suo pugno e contemporanemente gli sferrava un calcio negli stichi
stirando il braccio per poggiare a terra il palmo aperto della mano
ondevitare di cadere come una pera cotta.
Bellissimo quadro di lotta.
Bellissima e letale danza di corpi.
Ma un Uchiha fiuta sempre il pericolo e così si accorse della
veloce scomparsa dell'avversaria in un turbine di vento.Rimase immobile
aspettando una sua mossa deciso a mettere fine a questo combattimento
che durava da parecchie ore.
Sorrise sotto la propria maschera da falco.
Uno spostamento d'aria( seppure insignificante e camuffato dalla brezza
che spirava in quella notte senza luna) palesò la sua presenza
in prossimità delle proprie spalle.
Il suo profumo confermò il veritiero presentimento.
La sua fragranza l'avrebbe riconosciuta fra mille e così con uno scatto le intrappolò la schiena.
Un braccio stretto intorno al collo e l'altro posato possessivamente sul ventre piatto della giovane.
La schiena ansante schiacciata contro il proprio petto.
"Vittoria" L'ennesima di una serie da parecchi mesi a quella parte.
Lei rilassò i muscoli tesi sibilando un "bastardo".
Lasciò il braccio sulla pancia tenendo la presa salda quasi avesse paura che sgusciasse via.
Ma sapeva che sarebbe rimasta.
L'altro adò a sfilare entrambe le maschere.
Poggiò il mento sulla spalla della ragazza mentre stirava
le labbra in un sorriso gongolante e soddisfatto che poche volte era
presente sul suo volto sempre impassibile.
Ma lei continuava a guardare la vegetazione di fronte.
Le sopraciglia corrugate e la bocca stretta in una smorfia tra l'arrabbiato e l'infastidito.
"Puoi anche mollarmi ora"
"Non mi va"
Il breve scambio di battute fece capire all'ultimo Uchiha che qualcosa non andava.
"Parla."
"Non ho niente da dirti Uchiha.."
Oh si ora era davvero sicuro che c'era qualcosa sotto.
"Non dirmi che sei offesa per averti nuovamente battuta sciocca ragazzina."
"phff.."
La girò verso di se guardandola serio.
"I nemici non risparmiano lo sai? combattere contro di me è la stessa cosa!"
"Certo che lo so."
" E allora vediamo..non sei arrabbiata per aver perso.Non sei
arrabbiata perchè ti ho scaraventato contro quell'albero che poi
hai distrutto con un pugno. Diamine donna cos'hai?"
Il silenzio regnò nella foresta irritando ancor di più Sasuke.
Di solito durante i loro scontri lei parlava di continuo e lui stava zitto.
Ora lui sembrava addirittura un pò logorroico e lei muta.
I ruoli si erano invertiti? Stupida ragazzina !! Cosa diavolo le prendeva? Che aveva fatto?
Ci pensò su alcuni secondi e non trovò nulla.
"Kami non farmi bestemmiare. Parla!"
"Certo come se te ne fregasse cosa IO faccia,dica o voglia ."
Un attimo. Vaneggiava?
Guardò la ventenne che aveva davanti. La squadrò da capo a piedi soffermandosi sul viso.
Le scrutò le iridi così chiare che erano oltremodo serie.
Di certo non scherzava.
"Non vedo come continuare questa farsa. Combattiamo. Tu vinci. Io perdo
sempre. Parlottiamo un pò. Finiamo a letto insieme. Stop. Le
nostre vite durante il giorno scorrono normali e separate. Cosa
c'è da dire?"
L'amarezza e la tristezza di quegl'occhi gli frustò l'anima.
Ora si che aveva capito. Ancora con questa storia? Non si rende conto
che se questa relazione uscisse allo scoperto li avrebbe portati al
cospetto di madama Morte? Soprattutto per lui era pericoloso?
Quell'uomo lo avrebbe di certo ucciso e allora addio rinascita del clan!
Avvicinò le mani ancora coperte dai guanti neri al suo viso ma lei si ritrasse girando la testa verso sinistra.
Irritato le prese il mento con due dita cotringendola a guardarlo.
L'altra mano andò a sciogliere il severo chignon.
I capelli cadderò sulle fragili spalle.
A lui erano sempre piaciuti i suoi capelli e quando erano insieme non
perdeva occasione per slegarli dispettoso e poi tuffare le prorie mani in quella cascata.
Erano lisci,morbidi,setosi,profumati e lunghi.
A dirla tutta era sempre stato affascinato da lei e non solo dai capelli o dagl'occhi ammaliatori.
Tutto di lei.
Il suo carattere,i suoi comportamenti,gli atteggiamenti,il sorriso..
Molte volte (nella
sua testa eh! l'avrebbero preso per pazzo altrimenti) l'aveva
paragonata a un'adorabile ninfetta che saltella qua e là
piena di energie e instancabile proprio come lei.
Dal restare affascinato alla fine se n'era predutamente innamorato anche se non glielo aveva detto.
Qualche volta pensava che l'aveva amata fin dalla prima volta che l'aveva vista .
Per questo probabilmente quando erano ancora piccoli non disdegnava i
contatti fisici,abbracci e slanci d'affetto,nelle rare volte che le
loro squadre si incrociavano. Anche se si dimostrava parecchio
infastidito,gli piacevano.
Lei era così calda e la sua pelle fredda a contatto con quella di lei provava un sollievo unico.
Tutto quell'uragano di sentimenti che lei gli aveva donato senza
pretendere nulla l'aveva spinto a cercarla e corteggiarla in un modo
così anomalo.
Corteggiamento fatto di sguardi fugaci ,incontri "casuali" e
soprattutto pur di vederla s'era reso anche partecipe di quelle uscite
di gruppo.
La guardò imbronciato come un bambino punito per una marachella
e sbuffando pronunciò quelle parole che gli avrebbero
sicuramente cambiato la vita e segnato l'imminente morte prematura.
"Yamanaka-sama certamente non sarà contento di sapere che il
compagno degli allenamenti speciali e supplementari della sua
amatissima figlia è anche il suo ragazzo da tre mesi... l'ultima
volta che l'ho sentito parlare stava inveendo contro < quel bastardo
che sicuramente vede di nascosto la sua bambina > che poi sarei io e
soprattutto stava elencando tutti i metodi più dolorosi e sadici
per torturarlo e poi ucciderlo...quindi certamente morirò dopo
il thè che prenderò assieme a tuo padre domani pomeriggio
alle 17..prepara una corona di fiori per me e soprattutto non piangere
la mia prematura dipartita perchè l'hai voluta tu!"
Detto questo mantenne il broncio per un'altra manciata di secondi prima
di scoppiare a ridere davanti all'espressione altremodo buffa della
bionda.
Gli occhi sgranati e la bocca aperta a "o" indice di stupore.
La vide sorridere felice prima di abbracciarlo e baciarlo con trasporto.
Bè alla fine varrà la pena morire giovane tra le braccia della sua Ino.
Ciao
a tutti ecco qui un'altra fic per la mia coppia preferita!!! Visto che
di SasuIno se ne vedono pochine volevo contribuire..bè spero sia
di vostro gradimento un saluto Proxima!
I personaggi appartengono a Masashi Kishimoto e non sono usati a scopo di lucro