Ti Porterei In Un Sogno
Prologo
-Principessa, volete venire un attimo?-.
Ecco, ci risiamo. Perché Chiaroluna si ostina a darmi del voi anziché del tu?! Lo sa che io odio queste stupide ed inutili formalità, inoltre la considero un'amica e ci conosciamo da tantissimo tempo.
Ma non posso farci niente. Lei è abituata a quella roba obbrobriosa che tutti chiamano "Etichetta Di Corte"...
Sbuffo e mi avvicino alla mia consigliera.
-Certo Chiaroluna! Vengo subito!- mi fermo davanti a lei, fissandola minacciosa.
-Cosa c'è?! Un altro discorso da imparare a memoria? Un'altra assemblea? Oppure un'ennesima lezione extra di Etichetta per imparare quella rottura di scatole che tutti chiamano Bon Ton? Se è una di queste cose elencate, giuro che faccio fuori qualcuno, perché mi avete veramente stancato!-.
Chiaroluna sobbalza ed indietreggia lievemente, sul viso è dipinto un lieve timore. Subito mi pento di essere stata così aggressiva con lei.
-Scusa... Non volevo attaccarti così...- le prendo la mano tra le mie -Ma sono davvero stufa di girare come una trottola per seguire le indicazioni di persone che mi dicono cosa devo o non devo fare. Mi dispiace di essermela persa con te...-.
Abbasso la testa e mi mordo il labbro inferiore, mentre cerco di riprendere il coraggio per guardarla nuovamente negli occhi.
-In realtà sono venuta a chiamarti per l'incarico che ti ha affidato Heart-
-Davvero?!-. Sono incredula. Finalmente posso allontanarmi da qui e viaggiare un po'!
-Dove devo andare?- chiedo euforica, e da una parte, nella mia testa, continuo a ripetermi che è tutto vero.
-In Giappone, Principessa-
-Oh, è bellissimo! Finalmente potrò visitarlo di persona e non vederlo soltanto in foto!-
-Sì, ma mi raccomando, cercate di fare un ripasso della lingua, perché è da un bel po' che avete smesso di studiarla!-.
Accidenti, ha ragione! È da un sacco di tempo che non apro un libro di grammatica giapponese!
-Grazie per questa bella notizia, Chiaroluna. Ora, se non ti dispiace, dovrei andare in biblioteca- le faccio l'occhiolino e lei capisce il sottinteso.
Si congeda con un inchino, come da prassi… E io vorrei semplicemente che dicesse un 'Ciao' o 'Ci vediamo dopo', senza queste formalità eccessive.
Con passo spedito mi dirigo verso la biblioteca, uno dei luoghi che preferisco del castello: raccoglie centinaia di migliaia di volumi antichi e non, si spazia dalla magia alla cura delle piante, da manuali di cucina alle prime edizioni di romanzi classici.
Tutti i nostri sudditi possono accedervi e prendere in prestito quello che desiderano, fermarsi a leggere e studiare…
-Principessa Cherry!- mi saluta l'anziana bibliotecaria -Cosa vi porta qui, oggi?-
-Ho bisogno di recuperare un libro speciale-
-Capisco…- mi sorride -È passato un bel po' di tempo dal vostro precedente incarico-
-Già. E sono davvero al settimo cielo!-
-E vostra sorella?-
-Eh?-.
Sospira, sistemandosi meglio gli spessi occhiali.
-Sono desolata, ma devo comunicarvi che Vanessa si trova qui, e sa che dovete andare via-.
Dannato tempismo!
-Devo entrare- dico secca.
Lei non replica, si limita ad annuire.
Con decisione, senza curarmi degli sguardi puntati addosso, salgo la lunga scala di marmo che permette l'accesso ai piani superiori.
E vedo che mia sorella è davvero qua. Fissa, scontenta, il bagliore che proviene da un punto alla sua sinistra.
-Vanessa…-.
Ma non si volta. Rimane ferma come uno stoccafisso.
-Mi dispiace… Devo prendere il libro- sussurro, incapace di dire altro.
-Quanto andrà avanti questo, Cherry? Quanto?- chiede con voce tremante -Quante volte dovrò ancora vederti partire? Quante volte dovrò aspettare ansiosamente una tua chiamata, per assicurarmi che stia andando tutto bene, e che tu non…-
-Basta, ti prego, basta!-.
E prima che io possa muovere un passo, lei corre via ed esce dalla biblioteca sotto gli sguardi perplessi ed allibiti delle persone.
Avvilita, mi passo una mano tra i capelli. Odio litigare con mia sorella, specialmente in queste occasioni.
Allungo il braccio verso la fonte luminosa e prendo il pesante volume.
Le piccole gemme incastonate sulla copertina stanno scintillando, segno che è arrivato il tempo di utilizzarlo… Di nuovo…
Con delicatezza sfoglio le pagine, osservo attentamente i volti di coloro che dovrò incontrare. Sull'ultima pagina è segnata la destinazione: Nankatsu.
Chiudo di scatto il manuale e torno dalla bibliotecaria, che continua a fissarmi con gli occhi scuri, penetranti.
-Vi auguro buona fortuna per questa avventura, Principessa-
-Uh?- sono stupita: non aveva mai detto nulla del genere prima d'ora!
Ma lei non aggiunge altro e si volta ad accogliere la gente che, nel frattempo, ha formato una fila ordinata e ci guarda curiosa.
Scrollo le spalle, i dubbi non portano a nulla, meglio metterli da parte.
"Giappone, arrivo!" penso, salendo di corsa le scale per arrivare al più presto nella mia camera.
Note dell'autrice: Questa sarà la storia principale, a cui saranno legate varie One Shot. Ora iniziamo a scoprire qualcosa in più sulla vita di Cherry, e sul perché debba andare in Giappone.
Ringrazio tutti coloro che hanno recensito e letto la precedente storia, e che leggeranno e recensiranno ancora. Vi ringrazio, perché desidero crescere come autrice, e le opinioni altrui mi aiuteranno molto.
Alla prossima!
CKS
Edit 2022
Ho riletto con attenzione la storia, ma ci sono stati tanti, troppi errori di battitura e buchi di trama che non posso ignorare, e che adesso sono qui a correggere. Ci saranno diverse modifiche a fatti e avvenimenti della storia.
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