Like an egg
Genos si destreggia abilmente tra i fornelli con un delizioso
grembiulino legato alla vita.
«Tu sei come un uovo, sensei».
Saitama, in attesa della colazione, si sente confuso e offeso allo
stesso tempo. «Ti riferisci alla forma della mia
testa?».
«No». Genos afferra un uovo rigirandoselo nella
mano. «Duro e freddo solo in apparenza, morbido e caldo al
suo interno». A conferma delle proprie parole, rompe
l’uovo sul bordo della padella e il tuorlo scivola
giù amalgamandosi agli altri.
Saitama trova la metafora così maledettamente ambigua che non
può fare a meno di slanciarsi verso il cyborg per stringerlo
e baciarlo con passione. Questa mattina le uova strapazzate dovranno aspettare.
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