-Uno… Due… Tre…-
contava affannosamente Archie flessione dopo flessione, per scaricare una tensione che nel corso di quei mesi si era accumulata e aveva iniziato ad avvelenare il suo cuore. Si, Archie Andrews, il bravo ragazzo, il cavaliere dalla scintillante armatura, era passato al lato oscuro, e la colpa aveva un solo nome: Hiram Lodge.
Come aveva potuto permettere a quell’uomo, e a quella famiglia, di fargli questo? Di strappare via crudelmente la sua identità, di fare a pezzi la sua anima pura, di premere sul suo più grande punto debole per farlo diventare una pedina nelle mani dei mafiosi?.
A quel pensiero, Archie si blocca e finisce per colpire malamente il pavimento, arrivando così ad una conclusione: la colpa è tutta sua. Non dei Lodge, e nemmeno di Black Hood. Se avesse voluto veramente proteggere i suoi cari e la sua amata Riverdale, non si sarebbe comunque alleato con un poco di buono. Si, la colpa era sua.
-Archie, cosa ci fai a terra?.- chiese Veronica stranita, esordendo nella camera da letto del suo ragazzo.
Archie ritornò immediatamente in sé e ritornò in piedi, per poi guardare la bella bruna sempre impeccabile con la sua classica collana di perle che lo stava fissando.
-Ronnie, non ti aspettavo.- affermò Archie asciugandosi con l’asciugamano il sudore sulla sua pelle dopo l’allenamento.
-Lo immaginavo, visto che non rispondi alle mie chiamate e ai miei messaggi.- puntualizzò Veronica guardandolo, così Archie sospirò.
-Sono stato impegnato, scusami.-
-Si, lo vedo: le tue flessioni sono impegni irrinunciabili.- , disse Veronica ironicamente, - andiamo, Archiekins, dimmi cosa non va. Hai litigato ancora con mio padre? ‘Stamattina era di pessimo umore!.-
Al solo nominare Hiram, il rosso sospirò profondamente e abbassò lo sguardo, come se si sentisse colpevole di qualcosa.
-Din, din, din. Ho indovinato, vero? Cosa ha fatto mio padre? Giuro che questa volta lo uccido!.- esclamò Veronica con la sua solita determinazione.
-No, no, Ronnie… Ascolta… Non ho litigato con tuo padre, anzi. Ho semplicemente riflettuto.- rispose il ragazzo.
-Su cosa?.- chiese Veronica.
-Su tutto ciò che è successo nell’ultimo periodo. Mi sono alleato con tuo padre per proteggere tutte le persone che amo, e invece non ho fatto altro che allontanarle.-
-Di cosa stai parlando, Archie?.-
-Parlo di mio padre, mia madre, persino Jughead!.-
-Beh, è stata una tua scelta schierarti con mio padre o sbaglio?.-
-Non sbagli, Veronica ma… Non voglio più continuare.-
-C-Cosa? Che vuoi dire?.-
-Tuo padre… La tua famiglia… Mi ha fatto diventare qualcuno che non sono e che non voglio essere.-
-Cosa stai dicendo, Archie? Mio padre non ti ha mai costretto a fare niente, è sempre stata una scelta tua!.- esclamò Veronica arrabbiata.
-Lo so, pensavo fosse la cosa giusta da fare ma non è così!- , esclamò il rosso di contro, - io non voglio essere così, Ronnie, me ne tiro fuori! E, se mi ami o se almeno ami te stessa, dovresti farlo anche tu!.-
-No! Archie, quella è la mia famiglia!.-
-Ti distruggerà, Veronica! Lo farà con te, così come lo ha fatto con me!.-
-Perché dici questo? Cosa ti abbiamo fatto di male?.-
La voce di Veronica cominciò a tremare e inevitabilmente le lacrime iniziarono a scendere sul suo volto ferito.
-Tuo padre è una brutta persona, lo capisci? Sta facendo del male ai nostri amici, alla nostra città! Dobbiamo fermarlo prima che sia troppo tardi.-
-Adesso parli come Jughead! Ti ha fatto il lavaggio del cervello, per caso?.-
-No, non ho nemmeno parlato con Jughead. La notte dello scontro, l’ho guardato negli occhi dopo tanto tempo e ho visto una cosa che mi ha fatto male: la delusione.-
-E tu rinunci al lavoro con mio padre, alla mia famiglia per paura di deludere Jughead?.-
-Non è semplicemente per paura di deludere Jughead… E’ per paura di deludere il mio migliore amico, e mio padre. L’ho già fatto abbastanza, adesso voglio ritornare nella strada giusta. E vorrei che tu venissi assieme a me.- disse Archie guardandola negli occhi.
Veronica fissò i suoi occhi castani, e cercò di trattenere le lacrime con scarso risultato, mentre il suo cuore batteva all’impazzata contro il suo petto.
-Come tu non puoi deludere la tua famiglia, io non posso deludere la mia, Archiekins.- rispose Veronica, per poi deglutire.
-Ronnie, ti prego, abbiamo passato insieme troppe cose per ridurci a questo! Tu stessa non volevi che mi mischiassi negli affari della tua famiglia e adesso capisco il perché!.-
-Hai ragione, ne abbiamo passate tante insieme e tu non puoi farmi questo!.- esclamò Veronica piangendo.
-Di cosa stai parlando?!.-
-Sei stato tu a dirmi ti amo, ad arrabbiarti perché io non riuscivo a dirlo… E poi è successo! Ti ho aperto totalmente il mio cuore, la mia vita, e tu non puoi farmi questo, ora. Non adesso che sono perdutamente e completamente innamorata di te, Archie Andrews!.-
-Cosa pensi? Che per me sia facile? Mi trovo davanti un bivio, Veronica: da un lato, tutta la mia vita e dall’altro, la persona che amo.-
-Sembra però che tu abbia già scelto!.-
-Non ho scelto un bel niente, sei tu a dover scegliere! E per questo ti scongiuro: ti prego, non rimanere in questa vita sporca e corrotta. Torna ad essere la Veronica che ho conosciuto, quella senza l’influenza di Hiram! Puoi stare qui da me, o da Betty… Troveremo una soluzione, insieme.-
Veronica guardò il ragazzo che amava con gli occhi gonfi e rossi, stanchi di soffrire.
-La mia famiglia ha cambiato ciò che sei, esattamente come tu stai cercando di cambiare ciò che sono io. Mi dispiace, Archie, ma io sono una Lodge e questo non potrà mai cambiare.-
-Cosa significa?.-
-Significa che… E’ finita.- disse Veronica, pronunciando quelle parole con la voce rotta dalle lacrime.
-Ronnie, io…- , cominciò a dire Archie con la voce provata e gli occhi troppo lucidi,- ho sperato con tutte le mie forze che anche tu volessi una vita diversa da quella di tuo padre, esattamente come la voglio io ma evidentemente desideriamo cose diverse e questo non è il nostro momento, un giorno chissà…-
-Già, chissà…
- Ronnie, voglio che tu sappia una cosa: io ti amerò per sempre.-
-Anche io ti amerò per sempre, Archiekins.-
Si guardarono profondamente e si strinsero in un forte e intenso abbraccio, sperando quasi che non avesse mai fine. Quando poi, però, finì si guardarono per l’ultima volta negli occhi, e Veronica si voltò di spalle col cuore a pezzi, consapevole che non si sarebbe voltata mai più. Archie e Veronica, adesso divisi, sarebbero stati due anime gemelle, destinate ad amarsi, due cocci rotti di uno stesso vaso, per sempre.
Spazio Autore_______:
Eccomi con la quarta OS della raccolta.
Questa volta ho deciso di dedicarla ai Varchie che - devo ammettere - ho riscoperto come coppia solamente nella scorsa puntata (3x05, se non sbaglio).
Questa OS è una Missing Moment e una What if della seconda stagione che a mio avviso è stata quella peggiore per il mio amatissimo Archie; ho desiderato non so quante volte questa conversazione, nelle varie puntate, ho sperato fino all'ultimo che Archie mettesse le cose in chiaro con Veronica (che , per inciso , non ho sopportato per tutta la seconda stagione ).
Adesso, fortunatamente entrambi si stanno riprendendo e stanno iniziando a piacermi veramente come coppia, anche se spero ancora nei Barchie. Ad ogni modo, credo veramente che Veronica e Archie vengano da due mondi troppo diversi per stare insieme ma che, in fondo, anche loro sono anime gemelle.
Spero vi sia piaciuta. Un abbraccio!
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