Chi l'avrebbe mai detto?

di Rebi_7_24
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Avanzando verso lo spruzzo di verde, arrivò a poter vedere un unico fiore, dello stesso colore degli altri ma di dimensioni maggiori. Non l’aveva notato dalla porta, forse perché circondato dall’erba.
Era curioso: un fiorellino isolato nel mezzo di un minuscolo spazio fertile. Aveva l’aria di esser stato piantato lì appositamente.
Si avvicinò ancora e… Aspetta, c’era qualcosa di strano in quel fiore: quello era per caso…. Un volto?
Non ebbe neanche il tempo di pensarci, che una vocetta stridula si fece largo nel silenzio.
“Ehilà! Io sono Flowey. Flowey il fiore!”
La ragazza balzò all’indietro per lo spavento. Quel coso parlava! Ma com’era possibile??
Era visibilmente disorientata, ma lui proseguì come se niente fosse, con la sua espressione allegra.
“Mmmh… E’ la tua prima volta nel Sottosuolo, vero?”
Sottosuolo??? Allora era vero!! La leggenda non era un’invenzione! E quindi quello di fronte a lei era…UN MOSTRO?!?
“Cavoli, dovrai essere molto confusa. Qualcuno dovrebbe dirti come funzionano le cose da queste parti! E credo che sarò io a farlo.”
In che senso? Che intendeva dire? Stava per chiederglielo ma venne interrotta sul nascere.
“Pronta? Iniziamo!”
Improvvisamente si sentì strana, come più… Esposta..? Non era il termine esatto, ma non aveva idea di come descrivere quella sensazione.
Un lieve bagliore le giunse agli occhi dal basso. Portò lo sguardo in direzione della luce: al centro del suo petto, era apparso un cuore luminoso, del rosso più intenso che avesse mai visto.
 “Vedi quel cuore? Quella è la tua anima, il culmine della tua essenza!”
Anima? Le anime avevano dunque una forma? E un colore? Erano tutte dei cuori rossi? Un’infinità di domande le giravano per la testa in quel momento, ma ancora una volta non poté aprir bocca che lui continuò per conto suo.
“La tua anima ora è debole, ma diventerà più forte guadagnando amore.”
Amore? In che senso ‘guadagnando amore’?
“Ma che-“
“Vuoi un po’ di amore, vero? Non preoccuparti, ne condividerò un po’ con te!” Le fece un veloce occhiolino.
Non riusciva a comprendere. Parlava d’amore come se fosse una cosa materiale. Forse alcune cose erano diverse tra i mostri. A parte la magia e l’aspetto fisico, naturalmente.
Alle spalle di Flowey (si fa per dire) comparvero quattro.. No, cinque piccoli… Semi rotanti?
“Quaggiù, l’amore si condivide tramite piccoli… ‘Petali bianchi dell’amicizia’.”
Ok, erano petali.
“Pronta?” I petali iniziarono a venirle incontro.
“Avanti, prendine più che puoi!”
Si avvicinarono. Non sembravano pericolosi, e lui era così gentile. Allungò un braccio per afferrarne uno.
Sentì un forte dolore nel punto colpito e un ulteriore male concentrarsi su quella che era, a detta del fiore, la sua anima. Con una smorfia, si piegò un poco in avanti portandosi la mano sana al petto.
Flowey cambiò espressione. Ora sul suo volto si estendeva un sorriso malato, con uno sguardo vuoto che irradiava odio, rabbia e sì, la sua era proprio quello, impazienza. Lo percepiva dai suoi occhi, ne era sicura, impazienza per cosa stava per accadere. Impazienza di portare a termine ciò che aveva iniziato. Impazienza di farla fuori. 




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