Dangerous.

di Claire_Elen
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<< Te lo ripeto, non ti dirò nulla. Potrai anche torturarmi per ore ma non ti dirò mai dove si trova l’Obscurus. >>
<< Temo tu abbia troppa poca considerazione di Credence per tenerlo nascosto così a lungo. A chi stai facendo il favore di proteggerlo? >>
<< Non mi aspetto certo che un codardo come te possa capire cosa sia la lealtà. >>
<< Mia cara, tu scherzi col fuoco. Sono stato io a fondare quest’ordine e tutte le persone che ne fanno parte mi sono estremamente devote. >>
Disse l’uomo dai capelli biondi mentre si sporgeva verso la cella e teneva le braccia saldamente incrociate dietro la schiena, con un ghigno sulle labbra sottili e la bacchetta dietro di sé, pronta in caso di necessità ma al tempo stesso non vicina abbastanza perché lei riuscisse a raggiungerla.
<< Non ho detto che la paura non sia una buona causa. Ma tu non rendi conto a nessuno. >>
L’uomo si sporse ancora di più verso la ragazza coi polsi incatenati e le alzò il mento che era accanto alle sbarre perché lo guardasse in viso.
<< Un giorno capirai, bambolina. Fin tanto se non vuoi finire come l’amico accanto a te ti conviene collaborare prima che le cose prendano una brutta piega.>>
E detto questo calciò un osso umano che rotolò al suo fianco e si scontrò con i resti della persona accanto a sé.
Claire si scosse con un tremolio e si scostò da lì, facendo tintinnare le catene e scostando il viso da quello del suo rapitore.
Il silenzio di quelle parole venne interrotto solo da quelle di lei che ruppero l’aria umida della cella.
<< Perché ti importa così tanto di Credence? Che valore ha per te un obscurus? >>
Grindelwald si girò verso di lei e le diede solo un ultimo, gelido sguardo prima di salire le scale e tornare al piano superiore.
Claire portava i segni delle manette che da tempo erano state intorno ai suoi polsi pallidi e che avevano provocato delle cicatrici. 
Non mangiava da giorni e chissà dio dove fosse nascosta la sua bacchetta.
Con la punta del piede tentò di arrivare alla sedia che era appoggiata lì fuori e che era rimasta dalla guardia che ora era salita di sopra insieme a Grindelwald.
<< Merda, se non contassi così tanto sul mio ottimismo sarei già cibo per vermi. >>
Fermò la battuta e girò il viso verso il cadavere ormai ridotto ad un cumulo di brandelli avvolti su poche ossa.
<< Non è vero, Jerry? >>
Domandò sarcasticamente, prima di appoggiare la schiena al muro della cella e alzò lo sguardo verso la lampadina che ciondolava dal soffitto. 
<< Credo di aver avuto un’ idea. >>
 




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