L'amore è davvero strano

di akane 101
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Nabiki era nella sua stanza, sul letto, incapace di dormire.
Avave un solo pensiero: Kuno.
Non le era mai capitato di pensare tanto a qualcosa che non fosse il denaro, eppure quel ragazzo, apparte i soldi, era interessante.
Non capiva perché voleva vederla: anche se non era così intelligente, si era reso conto che lei andava da lui soprattutto per i soldi.
Lo frequentava da quando si era innamorato di sua sorella e un po'di tempo era passato.
Che si stesse affezionando a lui? O peggio, che si stesse innamorando?
No,impossibile. Lei amava solo il denaro, eppure quando era con lui, cambiava idea.
Forse se n'era innamorata davvero, ma lui cosa provava per lei?
Cercava amore o la frequentava solo perché non voleva stare da solo? Questo pensiero la fece arrabbiare, ma la rabbia le passò subito.
La gente la vedeva come una attaccata al denaro e che si approfittava delle situazioni da cui poteva trarre qualcosa.
Bè, era così, ma era anche una ragazza che cercava di essere capita e questo non era facile.
La verità era che lei si sentiva sola e non lo voleva ammettere.
Qualcosa la distolse dai suoi pensieri: avevano bussato alla sua porta.
"Avanti".
Si stupì quando vide Kuno.
Si avvicinò a lei e le disse:"Nabiki, sono venuto qui perché volevo chiederti una cosa".
"Cioè?"-chiese, curiosa.
"Vuoi essere la mia fidanzata?".
Nabiki non seppe cosa dire. Ma si avvicinò e lo baciò, sorprendendo se stessa.
"Questo era un si?"-chiese, non appena si allontanò da lui.
"Si".
Fuori dalla porta,il gruppo osservava sorpreso la scena. Poi tornarono tutti a dormire.
Il giorno dopo, Genma e Soun tornarono dalle vacanze. Trovarono i ragazzi riuniti in cucina,ma erano di più.
C'erano Akane, Ranma, Ukyo, Ryoga, Shampoo, Mousse, Kasumi, Sasuke, Nabiki e Kuno.
Soun e Genma si guardarono, poi dissero: "Ragazzi, è successo qualcosa in nostra assenza?".
I ragazzi si guardarono per un attimo, poi scoppiarono a ridere.
"Cosa avete da ridere?"-chiese Genma.
"Niente papà, è una lunga storia!"-disse Ranma.
Fu così che vissero tutti felici e contenti, liberi dalle maledizioni di Jusenkyo.




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