It was only just a dream

di gracelikesblue
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“No...n-no...ho sbagliato!” 

Farfuglia Lorenzo nel sonno, scosso da sogni che sembrano riportarlo in tempo antichi, che non ha mai davvero vissuto ma di notte tornano a tormentarlo. 

“Lorenzo?” 

Sussurra, la voce accanto a lui, confusa dal sonno per poi girarsi verso il proprio amato, per capire cosa sta succedendo. 

“Francesco!” 

Urla, Lorenzo con le lacrime agli occhi, aprendo di scatto i propri occhi azzurri, velati dalle lacrime. 

“Ehi, piccolo, calmati.” 

Mormora ancora la voce, roca e oscura, mettendo la propria mano callosa e piena di vene sulla guancia del ragazzo accanto a lui. 

“Francesco...s-sei qui”

Dice il ragazzo dagli occhi azzurri, in un sussurro sollevato, appena mette la figura in chiaro, riconoscendo immediatamente il proprio ragazzo, al sicuro e soprattutto vivo. 

Quasi non scoppia a piangere di nuovo, troppo spaventato da quel sogno orribile dove faceva impiccare il suo Francesco. 

“Certo che sono qui, dove vuoi che vada dopo aver perso tutti questi anni senza di te per colpa di mio zio?” 

Gli dice, il Pazzi, dolcemente, facendogli appoggiare la testa sul suo petto, nel tentativo di calmare Lorenzo. 

“Ho fatto un sogno orribile.”

Inizia a raccontare il De Medici, dopo aver appoggiato la testa su quel petto che lo accoglie ogni volta che ne ha bisogno, calmandosi lentamente mentre ascolta il suo cuore battere. 

“E cosa succedeva?” 

Francesco avvolge le braccia intorno alla vita di Lorenzo e gli bacia dolcemente la testa riccioluta.

“Eravamo nemici, avevamo distrutto la nostra amicizia per colpa dei nostri cognomi, e tu accecato da qualcosa che ti aveva detto tuo zio uccidevi Giuliano, e io ti facevo impiccare, era tutto così vero...ti ho visto m-morire.”

Dice, quasi in un sussurro, con il terrore che quelle orribili scene possano diventare realtà, mentre stringe tra le dita la maglia del suo ragazzo.

“È assurdo, amore, non preoccuparti, era solo un incubo. Jacopo non è così pazzo, io non ti lascerei per nulla al mondo e Giuliano non è così tanto fastidioso da volerlo uccidere.” 

Lo rassicura Francesco, con voce delicata e calma, quella che usa solo con Lorenzo. 

Il Medici annuisce, molto più calmo di prima, per poi sporgersi a baciare il Pazzi, che ricambia senza esitazione. 

“Ti amo.” 

“Ti amo anche io, piccolo.”





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