I Was Made For Loving You

di hermioner
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Capitolo Undici
 



 

- Addominali Richard si sposa con Moretz? Questa si che è una sorpresa!- gracchiò Yvonne dall’altro lato del telefono.
Afferrò la sua tazza di caffè, oramai vuota, e la poggiò nel lavandino della cucina.
Ciabattando fino alla sala, il pigiama bianco e arancione ancora indosso coperto da una coperta in pile con le maniche, si acciambellò sulla comoda superficie in pelle scura accanto a Bubble.
- Le ha chiesto di sposarlo quattro giorni fa e ieri stava andando a far stringere l’anello. Avresti dovuto vederlo mentre parlava: era totalmente fuso- rise la donna, accendendo la televisione davanti a lei.
- Mi sembra di parlare di una persona di mia conoscenza mentre parla di un certo attore famoso.- sghignazzò Yvonne. 
- Io non parlo così di mio fratello, Yvonne, dovresti saperlo che sono contro a quel genere di rapporti- affermò divertita la mora, sgranchendosi le lunghe gambe magre prima di sentire la notifica di un messaggio arrivare dal suo telefono.
Lo afferrò, notando l’ennesimo messaggio di congratulazioni nel centro notifiche, affiancato da altri trenta di egual tipo.
- È tutta la mattina che mi arrivano messaggi di congratulazioni accompagnati da minacce di morte su instagram, dici che il mondo è impazzito?-
Yvonne sospirò dall’altro lato del telefono, prima di mormorare qualcosa di incomprensibile.
Heather lasciò perdere la cosa, focalizzando Pensando al biondo attore, non lo aveva sentito durante tutta la mattinata, nessun messaggio del buongiorno o foto stupide.
Niente di niente.
Sarà stato impegnato con le riprese, oggi dovrebbe essere l’ultimo giorno d’altronde. pensò
Il cellulare poggiato sul tavolino in vetro incominciò a vibrare facendo risuonare il rumore il tutto l’appartamento.
La faccia sorridente di Rob fece capolino sullo schermo.
- Parli del diavolo- mormorò Heather-  Yv, ti richiamo dopo, il Grande Fratello sta chiamando.- salutò l’amica la mora, per poi concludere la chiamata dal telefono di casa e rispondere al più grande dei Downey.
Subito la squillante voce di Robert la investì, facendola sorridere.
- BigBrother!- lo salutò lei - quale cataclisma ti ha portato a chiamarmi a quest’ora del giorno?- chiese poi, carezzando il muso scuro del suo amore.
- Non lo so, dimmelo te. Hai per caso qualche novità della quale dovrei essere informato?- la voce sarcastica velata di irritazione la raggiunse, facendole aggrottare le sopracciglia in un espressione stranita. 
- Non che io sappia Rob, perchè?- chiese, nessun accenno di divertimento nel tono utilizzato.
- Non che tu sappia? Quindi il fatto che mia sorella si sia fidanzata non è una cosa che secondo te debba essere considerata importante?- l’irritazione aveva oramai preso il pieno sopravvento sul fratello che, in piedi nella roulotte dedita al make up, sotto lo sguardo preoccupato di Scarlet, camminava su e giù muovendo le braccia per enfatizzare il concetto.
Un silenzio improvviso si impossessò della cornetta.
- Heather? Allora?- non riuscì a finire la seconda parte della domanda perchè una potente e isterica risata lo interruppe, bloccandolo a metà.
Heather rise di cuore, alzandosi dal divano sotto lo sguardo curioso del suo cucciolo e le minacce di morte del fratello.
Una volta esseri ripresa e aver bevuto un bicchiere d’acqua, cercò di calmarsi.
- Ecco il perchè dei messaggi- la sentì mormorare Robert dall’altro lato della cornetta. - Fidanzata? Io? - incominciò la donna, appoggiandosi con la schiena all’isola della cucina. - Al di là del fatto che saresti stato la prima persona a saperlo, di grazia, chi avrebbe chiesto la mia mano secondo il tuo piccolo e malfunzionante cervellino?- chiese.
- Beh, secondo tutti i giornali di gossip un certo bellimbusto dai capelli scuri che hai visto ieri. Ci sono le foto Heather, ovunque, di lui che ti da un anello e di te sorridente.- le rispose isterico, sedendosi alla sua postazione per il trucco. 
Di nuovo ci fu silenzio.
Robert si scambiò uno sguardo preoccupato con Scarlett seduta al suo fianco.
Per qualche minuto, l’unica cosa che poteva udire dall’altro lato era il respiro della sorella segno che era ancora viva. 
L’attore tentò di riniziare nuovamente la conversazione ma la sorella lo interruppe: - COSA?- un urlo acuto e stizzito lo costrinse ad allontanare l’apparecchio tecnologico dall’orecchio. 
- Aspetta- mormorò Heather, dirigendosi al portatile abbandonato sulla scrivania del suo studio e collegandosi ad un motore di ricerca per cercare le foto.
Digitò il suo nome e la parola fidanzamento, e subito una sfilza di articoli iniziarono a susseguirsi davanti ai suoi occhi, sullo schermo, accompagnati da foto del pomeriggio prima assieme a Richard.
Sospirò profondamente, per cercare di non dare di matto.
- Rob- la voce le tremò
- Heather che succede?- la voce del fratello adesso aveva preso una sfumatura di preoccupazione. 
- Succede che come al solito i giornalisti si sono creati castelli in aria. Quel ragazzo è Richard Peterson e quell’anello non era per me ma per la sua ragazza, alla quale ha chiesto la mano quattro giorni fa.-
- Richard Peterson, intendi quel ragazzino al quale sbavavi dietro durante il college? Come lo avevate rinominato te e Yvonne- chiese, prima di rispondersi da solo - Ah si! Addominali Richard- ghignò il fratello ripensando alle sclerate della sorella. 
- Si Rob, proprio lui- sussurrò la ragazza, passandosi una mano sulla fronte e sospirando sommessamente, senza miniamente preoccuparsi del fatto che Robert conoscesse quel soprannome.
- Chris che ha detto?- chiese dubbiosa, ricordandosi che era da tutta la mattina che l’attore non si era fatto sentire.
- Beh, a proposito di quello- Robert non riuscì a terminare la frase che il campanello di casa sua suonò.
Heather si diresse velocemente alla porta, inciampando ripetutamente a causa dell’Alano che aveva tra i piedi, irritandosi ad ogni passo per l'insistenza con cui chiunque richiedesse la sua presenza stesse cercando di distruggerle i timpani.
- Aspetta Rob qualcuno ha deciso di sfondari il campanello…- la voce le si mozzò in gola quando, una volta aperto con impeto la porta di casa, due occhi blu come il mare in tempesta la folgorarono dal pianerottolo.
- Io e te dobbiamo parlare.-







 

 




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