Fall in love with the Devil

di FrancescaAngel
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Come un angelo all’Inferno 
 

«Lo 'mperador del doloroso regno

da mezzo 'l petto uscia fuor de la ghiaccia»

Dante Alighieri, Inferno Canto XXXIV, 28-29 

 

Le anime dannate, traghettate da Caronte , giungevano verso di lui, disperate, urlanti. 

 

Lui le accoglieva, a volte con un sorriso, a volte con sdegno, a volte con compassione. 

 

Un uomo si avvicinò, guardandolo, guardando il portatore di luce in un posto così angusto, cupo, privo di gioia, privo di amore, perché quello era il posto per le anime private dall'amore di Dio! 

Il portatore di luce si avvicinò a quell'anima spaventata e gli chiese cosa avesse fatto per essere mandato in quel luogo e al suo cospetto! 

 

-Sono stato per tutta la vita un uomo pieno di ira!- 

 

Senza dire una parola il portatore di Luce prese per mano l'anima appenata, senza dire una sola parola, lo guardava solamente, ma l'uomo del quale ormai era rimasta solo una povera, desolata anima, lo condusse verso una porta, la porta del suo inferno. 

Il SUO personale inferno! 

 

Il portare di Luce, dopo che lasciò quella già ormai dannata anima, si girò con un ghigno sul volto e si occupò di un'altra che aspettava di sapere quale sorte le sarebbe toccata! 

 

Lui, che era il portatore di Luce, Lux. 

Lui che era sempre stato al fianco di Dio.

Lui, un cherubino celeste.

Lui, portatore di Luce, ora era decideva la sorte delle anime trasportare da Caronte. 

Lui, che era il padrone dell'inferno. 

 

Lui, decise che era ora di prendersi una pausa!


 




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