Maeva & Frida

di fa_ty
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MAEVA

<< Mi spieghi perché stai facendo la valigia?>>

 

<< oggi la dimettono dalla TIN, prendo il volo per domani per Milano >>

 

<< Tu non prendi nessun cazzo di volo domani, ha passato tre mesi in Terapia intensiva e tu vuoi fare passare a tua figlia il primo giorno di libertà in un aeroporto pieno di germi?>> mi guarda schifata.

Ho colpito nel segno.

 

<< non posso accamparmi ancora a casa tua>> lo sguardo stanco e orgoglioso come sempre.

 

Ci ho messo giorni a convincerla a non affittare casa, che a casa mia ci stavamo, che sarebbe stato meno faticoso andare avanti e indietro sei volte al giorno.

 

Nonostante le occhiaie è bella. Stanca, ma bella.

 

<< tiro fuori il lettino di Fridu >>

<< un paio di…>>

<< non rompere il cazzo>>

 

Si siede sul letto.

 

<< forse dovrei dire a mia madre che è nata>>

 Strabuzzo gli occhi.

<< tua madre non sa che è nata?>>

Scuote la testa  << Mia madre non sa niente di me da quando ha scoperto di te>>

 

<< pensavo che la tua conversione ai testicoli avesse aiutato >> ride 

 

<< mica gliel’ho detto >>

<< perché ? >>

<< non ero convinta io, come potevo convincere lei>>

 

Suona il telefono. Una videochiamata, da Bea.

 

<< Scopatrici seriali, buonasera!!!!!>> 

Frele la fulmina con gli occhi ma poi ride.

<< Bea ti sembra il caso?>> dico cercando inutilmente di fare la seria.

<< che cosa ci sarebbe di male? Dopotutto mica è una novità>>

Frele si butta indietro sul letto sconsolata.

<< ma se questa voleva partire domani, manco il tempo di rivestirci abbiamo>>

Mi tira un calcio.

Bea ride.

La connessione si interrompe. Maledetta neve.

 Mi butto sul letto anche io. 

I nostri occhi si sfiorano per qualche secondo.

<< che cazzo vai a dire a Bea che poi si fa i film>> 

<< quali film?>> la provoco, sapendo di innervosirla.

<< lo sai quali film>>

 

Faccio finta di pensare. Poi vado all’attacco e le faccio il solletico. 

Ride, ride, ride.

Finiamo abbracciate, in un lato del letto.

Rimaniamo così, in silenzio, con la sua schiena contro il mio cuore. Il mio viso nell’incavo tra la sua spalla e il suo collo. 

La sento rilassarsi un po’.

Sento di essere nell’unico posto che sento veramente casa. 

Lei.

 

 





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