My true Love

di QueensOfFandom94
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Dopo aver passato un'intera nottata a fare ricerche in centrale, Clara tornò al motel e raggiunse i suoi amici in camera loro, dove stavano facendo colazione.
- Buongiorno raggio di sole.- fece Dean addentando il suo panino - Frittelle e caffè?- 
- Perchè no....- e qui si bloccò guardando scettica il maggiore dei Winchester.
- Che c'è?- chiese Dean parlando a bocca piena.
- Mi spieghi  dove lo metti tutto il cibo spazzatura che ingurgiti?-fece Clara vedendo il maggiore dei Winchester addentare il doppio cheesburger con bacon che era riuscito a '' procacciarsi'' per colazione.
Davvero non riusciva a capacitarsene. Dean definiva frutta e verdura '' mangime per conigli'', guardava tutto quello che proveniva dalla terra ( eccezion fatta per le patate) come se avesse paura che prendesse vita e lo attaccasse, andava avanti ad hot dog ed hamburger, passava ore ed ore chiuso in macchina, ma nonostante questo aveva il fisico di un fotomodello. 
- Ho il metabolismo veloce, e ti assicuro che la storia che un amplesso fa bruciare più calorie di qualunque dieta non è affatto una stronzata.- 
- Ah. Buono a sapersi.- fece Clara.
- Hai scoperto qualcosa di interessante?- chiese Sam mangiando la sua macedonia. 
- Non più di quello che già sapevamo.- fece Clara - Sono scomparse quasi cento persone, e da un controllo incrociato risulta che al momento della scomparsa erano tutte in viaggio da sole. Alcuni per lavoro, altri stavano andando in uno stato vicino per motivi familiari, altri erano solo scapestrati che sono scappati da situazioni familiari per loro ingestibili....- 
- E tutti finiscono nella tela del ragno.- fece Dean - altro che farfalle e falene.- 
- E per dodici anni nessuno ha mai saputo dove queste anime disperate siano finite?- chiese Sam versando al fratello e all'amica una tazza di caffè. 
- No. L'unica cosa che Clegg sa per certo è che opera dello stesso soggetto.- fece Clara.
- Ha qualche sospettato a riguardo?- chiese Sam. 
- Per ora si è impuntato su un predicatore di strada.- fece Clara - Sposato, due figli, predica per lo più ai camionisti e ha diverse denunce per ubriachezza molesta... oh, e a quanto pare gli piace importunare le ragazze ed anche qualche ragazzo.- 
- Ok, quindi.... abbiamo a che fare con un prete che non disdegna i piaceri della carne....- fece Dean mandando giù il caffè - e che non fa differenza tra carne bianca e carne rossa... ti stupisci davvero che sia un omicida oltre che un pervertito?- 
- In effetti, raramente le due cose si auto-escludono a vicenda.- siassociò Sam. 
- Ed io sono d'accordo con voi.- fece Clara - è solo che... non so, ci sono diversi punti che non tornano.-
- Tipo?- fece Dean. 
- Clegg dice che hanno trovato la maglietta dell'ultima vittima, Michelle Henson, nella sua auto... e il nostro predicatore è andato nel panico più totale.- spiegò Clara - Ha esibito una sicurezza arrogante che non si è incrinata nemmeno quando Clegg lo ha sbattuto contro il muro intimandogli di confessare, e come ha visto la maglietta insanguinata.... sembrava un bambino impaurito.- 
- Magari è solo un bravo attore e pensa di cavarsela ammettendo di averla molestata perchè non può fregare la polizia con la balla del '' non l'ho mai vista, avete preso l'uomo sbagliato...''- fece Dean. 
- Ma ci sono altre cose che non ti quadrano vero?- fece Sam.
- E' quella maglia a sollevarmi gli interrogativi più grandi.- fece Clara - Non ce lo vedo un assassino così furbo, che riesce a farla in barba all'FBI per oltre un decennio e poi si fa sgamare con un oggetto personale della sua ultima vittima, con sopra le prove che quella povera creatura o non è più tra noi o smetterà di farci compagnia molto presto.- 
I due fratelli dovettero convenire con l'amica.
Tutto troppo perfetto. 
La maglia insanguinata nella macchina, ed il '' presunto colpevole'' aveva dei precedenti, sembrava il classico film in cui veniva commesso un grave reato e tutte le prove andavano ad incastrare un tizio innocente, ma che purtroppo aveva già la fedina compromessa. 
Qualcuno voleva incastrare il pastore, qualcuno che a quanto pare conosceva bene le sue '' debolezze'' e aveva deciso di darlo in pasto ai poliziotti e alla gogna mediatica. E non poteva essere stato un delinquente comune. 
Era qualcuno che poteva accedere agli archivi della polizia, che poteva richiedere i fascicoli.... 
- Quindi per ora abbiamo due certezze. Il mostro che stiamo cercando per quanto ne sappiamo potrebbe avere un lavoro normale, avere una casa con un bel giardino.... e che c'è un bastardo corrotto in uniforme.- fece Dean - Non sarà affatto semplice tirare fuori quella ragazzina da questa merda.- 
A conti fatti, avevano abbastanza per dire che quel caso era fuori dalla loro giuridisdizione, e che la loro presenza era inutile visto che c'era già l'agente incaricato delle indagini, potevano tranquillamente tornarsene a casa di Bobby e ricominciare a cercare il demone dagli Occhi Gialli e fargliela pagare per aver distrutto loro l'infanzia, per averli strappati dall'amore della loro madre, per aver impedito al loro padre di insegnar loro a giocare a baseball o venire alle loro ipotetiche partite.... ma la loro '' attività di famiglia'' consisteva proprio nel salvare le persone, non c'era mai stata la clausola '' Salvale solo se hai le prove che ci sia un demone in giro''. 
E poi... John si era separato da loro per quasi un anno. Avrebbero anche potuto non dirgli addio come si doveva, se avesse incontrato un simile mostro. 
- Però la tua idea di ricostruire gli spostamenti di Michelle con la carta di credito non era così male...- fece Sam - Sono riuscito a ricostruire i suoi spostamenti bancari e pare che l'ultimo posto in cui si è fermata sia una stazione di servizio sulla statale 26.- 
- Beh... allora è lì che andremo.- 
...
...
...
Il posto era completamente isolato dal resto del mondo. 
Una stazione di servizio nel bel mezzo del nulla. 
Un posto in cui poteva succedere di tutto. 
- Ma che bel posticino...- feceDean sfregandosi le mani per scaldarsi un po'. 
- Se fossi in viaggio da sola, avrei paura a fermarmi qui anche solo per andare al bagno...- fece Clara.
- Una pulita ai finestrini signori?- i tre si voltarono, e videro un uomo dalla lunga barba scura con un lavavetri in mano e con gli occhi fuori dalle orbite quasi come se fosse stato drogato. 
Se non fossero stati abituati fin da ragazzini a sapere che con tutta probabilità quando i genitori minacciavano di chiamare l'Uomo Nero o il mostro dell'armadio se non facevano i bravi, dicevano sul serio... probabilmente avrebbero avuto paura. 
- Ehm... no, grazie, siamo a posto.- fece Dean.
Clara si mise in mezzo. Prese il portafoglio e tirò fuori due banconote da cento - Questi sono duecento dollari. E sono tutti tuoi, se ci dai qualche informazione.- fece mostrando la foto della ragazza scomparsa - anche a lei ti sei offerto di pulire i finestrini?- 
- Sì... ma non ha voluto... mi ha dato dieci dollari per qualcosa da mangiare però.- fece l'uomo - piaceva a Marlon.- 
- Marlon?- fece eco Dean.
- Sì, il cassiere.- fece l'uomo - Si è fermata per fare benzina, ma la pompa non funzionava, quindi è dovuta entrare per farla riaprire... quando è andata via, Marlon l'ha seguita con la macchina. E' tornato all'alba.-
- Bene.- fece Dean - Andiamo a fare due chiacchiere con questo.... casanova.- 
...
...
...
L'interno, se si poteva, era anche peggio dell'esterno. Sporco, polveroso, disordinato e a parte il cassiere che si dilettava con un solitario online non c'era nessuno. In fin dei conti... quella stazione di servizio era isolata dal resto del mondo, le possibilità che qualcuno si fermasse lì per più di un caffè o per fare benzina erano quasi nulle... e poi era molto tardi, quasi mezzanotte ormai, era difficile che si fermasse qualcuno in un posto del genere. 
- Posso aiutarvi?- fece il cassiere.
Dean per tutta risposta sbattè la foto di Michelle sul bancone - Puoi dirmi dov'è lei.- 
- Toh... ma che bel bocconcino...- fece Marlon con un sorriso orribile e che non prometteva nulla di buono - mi spiace amico, non l'ho vista... o fidati, non me la sarei fatta scappare.- 
Dean lo afferrò per il colletto della camicia e lo sbattè con forza contro li muro. 
- Dean!- fece Sam. 
- Stammi bene a sentire...- fece Dean con una voce che somigliava ad un ringhio - Se c'è una cosa che non sopporto sono gli spiritosi. Come prima cosa.
Seconda cosa, non sopporto nemmeno chi fa del male alle donne e poi pretende di passarla liscia. Perciò o mi dici dov'è con le buone... o ti giuro che ti riduco in modo che tua madre ti dovrà identificare dall'odore dei calzini. Sono stato chiaro?- 
- Se... se te lo dico...- fece Marlon - Non mi crederesti mai...- 
- Beh, tu mettici alla prova.- fece Clara. 
...
...
...


- Oddio...- fece Clara. Marlon aveva ragione. Non ci avrebbero creduto... se non avessero saputo cosa  c'era là fuori, nel buio. L'immagine che si presentava di fronte ai loro occhi sembrava presa da un film dell'orrore. 
Un uomo legato ed imbavagliato su un tavolo simile a quello dei condannati a morte, che piangeva e supplicava aiuto mentre un timer camminava impietoso... ed un energumeno mascherato che una volta scaduto il tempo lo sezionava, mentre quel poveraccio urlava e strillava per la paura e per il dolore. 
- Ma che... che diavolo è questa roba...?- fece Sam ad un passo dal rimettere tutto quello che aveva mangiato in vita. 
- Guardate.- fece Dean indicando le scritte sotto il video. '' Braccio destro, offerta vincente 365 dollari, vincitore Canino98''- è... tipo Ebay.- 
- Sì, una cosa simile.- fece Marlon con nochalance. 
- Vendono persone. Un pezzo alla volta.- fece Dean non meno disgustato del fratello.
- E... la parte più pregiata quale sarebbe?- fece Clara che faticava a crederci. 
- Non credo di volerlo sapere...- fece Dean. 
- Ma perchè?-fece Sam. 
- Guardate i commenti....'' gnam, gustoso'', '' non vedo l'ora che me lo consegnino''... fece Dean.
E da lì, i tre capirono con loro sommo orrore. 
Qualcuno aveva scoperto che i mostri non erano solo creature che si vedevano al cinema o nella saga del maghetto con gli occhiali. E invece di farsi prendere dal panico, come qualunque persona normale avrebbe fatto dopo una simile scoperta si era posta l'interrogativo '' Come posso sfruttare quest'informazione a mio vantaggio?''.
Se aveva scoperto dei mostri, allora sapeva anche che c'erano in giro i cacciatori, quelli che avevano votato la loro vita allo sterminio di quelle bestie selvagge... piuttosto difficile per un mostro uscire per procurarsi il cibo senza imbattersi in un cacciatore.
Così aveva deciso di organizzare aste online per mostri. Lui dava loro il cibo, in cambio di soldi.
Non avrebbero mai osato mordere la mano che dava loro da mangiare. 
E a farne il prezzo erano povere anime innocenti, ree di essersi trovate nel posto sbagliato al momento sbagliato. 
Se prima avevano delle riserve sul fatto che quel caso non era di loro competenza.... ora lo era diventato. 
- Da dove trasmettono?- chiese Dean con fare minaccioso a Marlon.
- Ehy, non guardare me amico. Non sono io che gestisco il giro.- fece il cassiere - Trovo qualcuno che non mancherà a nessuno, mando un messaggio e vengo pagato. Questo è tutto quello che so.- 
- Ne parli quasi come se ne andassi fiero!- lo aggredì Clara - Lo sai che hai messo a morte delle persone che non ti hanno fatto nulla di male?- 
- Tu non hai bollette da pagare, vero?- fece Marlon.
Clara era quasi per mettergli le mani al collo con una mano e staccargli i genitali con l'altra, ma sul computer comparve l'avviso di una nuova asta.
Era Michelle Henson. 
Sporca di sangue, i capelli arruffati, una tunica fatta con della tela di sacco ed era appesa al soffitto per le mani. 
'' Vi prego.... se qualcuno sta guardando.... per favore, qualcuno mi aiuti.... vi prego!''
E il conto alla rovescia era iniziato. Avevano un'ora prima che iniziassero a vivisezionarla. 
- E ora che facciamo?- fece Clara - Sam, non puoi hackerare il sito e scoprire da dove stanno trasmettendo?- 
Sam fece cenno di no.
- Magari potessi. E' un server criptato.... ci vorrebbe troppo tempo, e noi abbiamo solo cinquantotto minuti.- 
- Conosco qualcuno che però può.- fece Dean scrivendo velocemente sul suo cellulare prima di fare una telefonata - Agente Clegg? Sono l'agente Page... credo di avere una pista... le sto mandando il link di un sito, dovete scoprire da dove trasmettono e dovete farcela in meno di.... cinquantasei minuti. 
Sì, lo so che non è la mia giuridisdizione, che non è il mio caso e quindi non posso dare ordini, ma non si tratta di un semplice assassino seriale ed una ragazzina sta per morire.... grazie.- e nel dir così chiuse la chiamata - visto che abbiamo la collaborazione di un vero federale, perchè non approfittarne?- 
- E finchè non ci chiama che facciamo?- fece Sam - Non sappiamo quanto è lontano questo posto, anche se lo localizzassero in tempi brevi, potremmo non arrivare comunque in tempo.- 
Clara guardò Marlon con l'aria di chi stava andando in connessione.
- Hai detto che per questo.... lavoro.... vieni pagato, giusto?- Marlon annuì - Come avviene il pagamento?- 
- In contanti. Quando si fanno certe cose.... meglio lasciar perdere assegni circolari.- 
- Lo immaginavo. Come ti viene consegnato il denaro?- chiese Clara.
- Beh, immagino che potrei dirtelo....- fece Marlon facendo il vago - Se tu fossi più gentile nel chiedermi le cose.... moooltooo più gentile....- 
- Rispondi e non dire più del necessario, o ti faccio vedere come sono gentile io.- fece Dean lanciandogli un'occhiata che se avesse potuto uccidere, Marlon sarebbe morto sul colpo - il posto. Adesso.-
Marlon sbuffò annoiato e poi disse - Ok. E' un magazzino poco distante dalla statale 86. Non potete sbagliare è l'unico edificio nel raggio di km.- 
- Oh, puoi essere sicuro che non sbaglieremo amico....- fece Clara - tu ci farai da guida. E se mi accorgo che hai provato a farci uno scherzo.... ti assicuro.... che il dolore che hanno provato quei poveri cristi mentre i tuoi amici li smembravano, le urla che imploravano aiuto e pietà.... ti sembreranno il lamento di uno che si è sbucciato il ginocchio cadendo dalla bicicletta, al confronto delle urla che IO farò fare a TE.-
Dean dentro di sè sorrise.
Quella era la ragazza di cui si era innamorato: non si faceva mai intimidire da nessuno, sapeva sempre come convincere certi elementi a dire quello di cui avevano bisogno, bella come una dea, intelligente, coraggiosa.... ne era convinto. Clara era la donna della sua vita. 
E ci aveva pensato davvero di dirglielo...'' Clara, ti amo, non sono ubriaco, ed anche se lo fossi l'alcool darebbe solo voce ai miei pensieri'', ma poi ci ripensava sempre. Quella non era la vita adatta per pensare di innamorarsi. 
Sua madre era morta uccisa da un demone, la fidanzata di Sam aveva patito la stessa sorte, la mamma di Clara era morta per colpa di un altro demone.... persino il marito di una vecchia amica d'infanzia del loro padre, anch'egli cacciatore, era morto e non aveva avuto nemmeno la grazia di poter dire addio per l'ultima volta, di dire a sua moglie quanto l'amava e a sua figlia quanto fosse orgoglioso di lei... 
La morale era sempre la stessa. Quando si aveva a che fare con il sovrannaturale e ci si innamorava, finiva sempre male. E con male, intendeva che non sarebbero arrivati nemmeno ai sei mesi di frequentazione.
Meglio tacere quindi, e godersi il ricordo del suo amore di gioventù.
- Ok, voi due andate al magazzino. Ci teniamo in contatto radio.- fece Dean.
- Perchè, tu dove vai?- fece Sam. 
- Per quello che ne sappiamo quel magazzino potrebbe anche essere un punto di scambio ed il vero mattatoio potrebbe essere dalla parte opposta.- fece Dean - Rimarrò qui ad aspettare la risposta di Clegg.... e intanto tengo d'occhio...- fece fissando con la coda nell'occhio lo schermo del pc - e nella peggiore delle ipotesi, cercherò di prendere tempo come posso.- 
- Va bene.- fece Sam. Dean gli lanciò le chiavi della macchina. 
- Mi raccomando, prenditi cura di lei.- fece Dean.
Clara sorrise - Tranquillo playboy, mi assicurerò personalmente che baby non abbia bisogno del meccanico tanto presto.-
'' Guarda che non è a lei che mi riferivo.''
...
...
...
Dieci minuti più tardi, alla stazione di servizio, Dean mostrò i filmati delle aste online all'agente Clegg, che inorridì nel vedere chi era davvero il killer serial che inseguiva da anni.
- Ha l'indirizzo?- chiese Dean. 
- Certo. Andiamo a prendere quel bastardo.- fece il federale.
- No, aspetti... forse è meglio se me ne occupo io... si, questa è la sua indagine, ma mi creda. Lei non sa davvero che cosa ci aspetta.-
- Senti, figliolo...- fece Clegg con il tono di chi era poco disposto a sentir replicare - Sono dodici anni che do la caccia a quel figlio di puttana. Avevo una fidanzata, dovevamo sposarci, e invece... ha mandato all'aria il matrimonio perchè mi accusava di tenere di più ad un criminale che a lei e al nostro futuro. Ho speso i miei anni migliori, tutta la mia vita per mettere le mani addosso a quel bastardo per poi augurarmi di essere in prima fila mentre lo friggevano sulla sedia elettrica. Non posso fermarmi ora.- 
Dean fece per replicare, ma alla fine decise di tacere.
In fin dei conti, capiva le sue ragioni.
Perchè la storia di Clegg, era la storia sua, di Sam e del loro padre. Avevano rinunciato ad una vita ordinaria e tranquilla per fare la cosa giusta nell'interesse di tutti, il che era lodevole, ma certe scelte avevano sempre un prezzo troppo alto.
Personalmente, non sapeva quanto avrebbe pagato per trovarsi di fronte un tizio che poteva portarlo dritto dritto dal demone che aveva distrutto la sua famiglia, senza che questi lo sospettasse.
Come poteva dunque negare ad un altro quello che lui in quel momento desiderava più di qualunque cosa?
- Va bene.-
Una volta usciti entrarono in macchina. Clegg si mise al posto di guida, mentre Dean si accomodò sul sedile del passeggero. 
- E' solo una impressione o qui dentro fa più freddo che fuori?- fece Dean sfregandosi le mani e soffiandoci sopra per tentare di scaldarle come poteva.
- Ho acceso il riscaldamento.- lo informò il federale - intanto, dietro c'è un thermos di caffè caldo. Serviti pure.- 
- Grazie...- fece Dean allungandosi un po' per prendere la bottiglia termica e i bicchieri. Ne versò un bicchiere ma prima di poggiarci sopra le labbra lo allungò verso Clegg per offrirglielo.
Il federale rifiutò l'offerta - No, grazie... ormai credo di avere più caffeina che sangue nelle vene.-
Dean a quel punto lo mandò giù a piccolo sorsi.
Dopo qualche minuto iniziò a sentire che c'era qualcosa che non andava.Di solito il caffè aiutava a stare svegli, ma non pareva far effetto. Si sentiva stanco, distante dal resto del mondo, intorpidito, come se fosse in acqua.
- Che... che diavolo c'era.... in....?- borbottò Dean lottando per cercare di stare sveglio, ma era come avere due bilanceri sulle palpebre.
Improvvisamente, Clegg lo guardava con occhi divertiti, e gli diede due buffetti sulla guancia - Niente di tossico, tranquillo.... solo qualcosa per farti rilassare.... dormi adesso. Rilassati e lasciati andare.... quando ti sveglierai, pregherai di essere già morto.- 
A nulla valsero i tentativi del cacciatore di ribellarsi in qualche modo.
A poco a poco, il mondo per lui divenne buio come una notte senza musica e senza stelle.




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