Il Primo Incontro

di Lia Joestar
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"Ragazzi! Venite, è pronto!" 
La voce di Tomoko distrasse per un momento Josuke e Okuyasu, completamente immersi in un nuovo videogioco. 
"Arriviamo, signora Higashikata!" Okuyasu fu il primo ad alzarsi e invitò l'amico a fare altrettanto: non era il caso di far innervosire Tomoko. 

"Wow, Oku, quel gioco è una bomba! Devo comprarlo anche io!" Josuke era sempre stato un amante assiduo di videogiochi, ed era contento di aver trovato qualcuno con cui condividere questa passione. 
"Vero eh? Ma non è finita... Guarda che altro ho portato!" Il ragazzo tirò fuori dalla tasca il suo Gameboy Color e la custodia di un gioco uscito da poco. Josuke si mostrò meravigliato: non vedeva l'ora di provarlo; andò a prondere il suo Gameboy e il cavo che permetteva alle console di connettersi fra loro, ma la madre glielo strappò dalle mani:"Ho già visto questa scena! Prima finite di mangiare, mi dai una mano a sistemare i piatti sporchi e poi riavrai la tua console! Vale anche per te, Okuyasu." Tomoko sapeva bene quanto i ragazzi amassero i videogiochi, e per quanto fosse felice che il figlio avesse trovato un amico con le sue stesse passioni, a volte entrambi si facevano prendere un po' la mano, trascorrendo ore e ore su una console. Nonostante ciò, i due ragazzi continuarono anche a pranzo a parlarne. 

Tomoko tirò un sospiro, alché i ragazzi smisero di parlare e si girarono verso lei. "Qualcosa non va, signora Higashikata?" La donna sorrise leggermente imbarazzata e rispose:"Oh, no, affatto, stavo pensando... Da quando vi conoscete, non siete cambiati di una virgola. Fate tutto assieme, ormai, parlate così animatamente. E sembra essere passato così tanto tempo!"
"In effetti, non è molto che siamo così amici" aggiunse Josuke "Da quando il nonno è morto, credo. Quanto tempo è passato, un paio di anni?"
Di nuovo la madre sorrise:"Ah, no, è molto più tempo, Jojo, ma probabilmente voi non lo ricordate!" 
I due guardarono la donna con aria interrogativa. Molto più tempo? Sembrava impossibile, appena due anni prima si erano scontrati, c'era stato uno scontro quasi all'ultimo sangue! Com'era possibile?

Tomoko sembrò interpretare la domanda espressa sulle loro facce. Effettivamente, il loro primissimo incontro risaliva a molto tempo prima, al 1988, per la precisione.
"La prego, signora Higashikata, ci racconto di questo primissimo incontro!" Esclamò Okuyasu, come se stesse attendendo una favola che gli raccontava la madre da piccolo. Josuke arrossì imbarazzato, nascondendosi il viso fra le mani:"Ah Okuyasu... Non crescerai mai!" 
La madre, d'altro canto, sembrò intenerita da quella richiesta, e non le fu un problema assecondarla. Sapeva bene che anche il figlio avrebbe ascoltato volentieri. Finito di mangiare, mise la sua ciotola nella lavastoviglie e prese una sedia per sistemarsi in mezzo ai ragazzi. Continuando a sorridere e scompigliando affettuosamente i capelli ai due, disse:"Eravate solo due bambini: avevate cinque anni." 




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