resta
“Vuoi
che resti con te?”
“Non
ti ho detto di andartene”
Hector
sorride accarezzandole una guancia
“Voglio
restare con te” mormora facendola arrossire
“Tranquilla.
Me ne starò buono sul divano”
Imelda
lo spinge mordendosi il labbro inferiore
“Non
provarci neppure”
Il
suo è un ordine ed il ragazzo annuisce.
Sorride
riavvicinandosi, le afferra il mento facendo scontrare prepotente le
labbra alle sue. Imelda risponde al bacio con entusiasmo intrecciando
le braccia dietro il suo collo.
“Resta”
sussurra vicinissima. Avverte le mani del musicista sui fianchi, un
fremito di felicità la invade e con un sorriso luminoso
sì avvicina
ancora di più premendosi contro di lui che la solleva
poggiandola
sul piano di lavoro in cucina
“Ti
spoglierei qui” mormora avventandosi sulle sue labbra sottili
“Non
è il caso che i miei fratelli ci vedano”
il
tono è dolce, divertito, eccitato. Hector sospira contro il
suo
collo “Già, non è il caso”
E
lei ride piano, spostandogli dolcemente la testa per guardarlo ancora
negli occhi.
“Cosa
c'è?” mormora baciandolo sulla fronte
“Sembri deluso..”
“No,
non sono deluso”
Imelda
sospira piano, avvicinando le labbra al suo orecchio “Ti ho
chiesto
di restare, mi corazon, perché voglio passare del tempo con
te. Ma
da soli. Non voglio occhi o orecchie indiscrete e
indesiderate” gli
morde il lobo dell'orecchio piano, senza fargli male
“Voglio
solo te”
Senza
muoversi da quella posizione, il ragazzo la stringe più
forte
posando anche lui le labbra sull'orecchio dell'amata “Ay mi
amor”
vibra con quel tono di voce che ha il potere di farla fremere.
Sì
scosta poco dopo guardandola l'afferra per la vita, scontrando ancora
le labbra alle sue. Imelda risponde all'istante al bacio.
In
preda al desiderio, consumano baci roventi.
Imelda
ancora poggiata sul piano della cucina, infila una mano sotto la
camicia del musicista, e l'altra dentro i boxer, chiedendogli di
più.
Hector non sì fa pregare, la desidera, con scioltezza
l'accarezza
con la lingua e sollevandola passa svelto le mani sotto il suo
vestito privandola dell'intimo. L'attira nuovamente su di lui,
entrambi con il fiato corto sì guardano negli occhi,
dopodiché ad
un cenno di lei con un movimento sicuro, Hector la prende. Riesce a
trattenere a stento un grido, intrecciando le braccia dietro il suo
collo e le gambe intorno ai suoi fianchi.
Ritrovarsi
a fare l'amore in cucina, non era proprio nei piani, ma entrambi
avevano dimenticato il luogo o il resto del mondo, esistevano solo
loro due.
“Voglio
solo te”
Imelda
sorride sentendo quelle parole, le stesse che lei stessa gli aveva
mormorato poco prima.
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