Calendario dell'Avvento

di rhys89
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Angolino dell'autrice

Buonciao a tutti! ^^
La flash di oggi si collega direttamente a quella della settimana scorsa (capitolo 7, “Arrivi improvvisi e scuse (non troppo) geniali”), quindi vi consiglio di leggere prima quella, se non l'avete già fatto, perché ci sono riferimenti che altrimenti non capireste.
Si tratta di una storia sempre su Boku no Hero Academia, sempre Aizawa/Toshinori e Aizawa&Ideku; una family!AU senza poteri, in cui Aizawa e Toshinori sono sposati e Ideku è loro figlio.

In effetti non era previsto un seguito, ma dato che la coppia Aizawa/Toshinori l'avevo a malapena accennata ho approfittato dell'occasione per approfondirla un po' di più. Spero non vi dispiaccia.

Grazie come sempre a chi continua a seguirmi ^^

[Questa storia partecipa al contest Feste, quel che voglio è... indetta da 6Misaki sul forum di EFP.]

Disclaimer: i personaggi e la storia di Boku no Hero Academia non mi appartengono e non ci guadagno nulla di materiale a scriverci su.

Buona lettura a tutti! ^_^



Nome autore: rhys89
Titolo storia: È arrivato Babbo Natale!
Fandom: Boku no Hero Academia
Coppia e/o personaggi: Aizawa/Toshinori, Aizawa&Ideku
Prompt (se presente): A costringe B a vestirsi da renna/elfo/Babbo Natale
Note: collegata alla flash “Arrivi improvvisi e scuse (non troppo) geniali” (cap. 7); family!AU senza poteri, in cui Aizawa e Toshinori sono sposati e Ideku è loro figlio.
Numero parole (contacaratteri.it): 473

È arrivato Babbo Natale!

 «Holy Shit! E ora cosa facciamo?»
 Shōta si massaggia lentamente le tempie. Non ha la minima idea di cosa dire, ma dopotutto dubita che suo marito si aspetti una vera risposta, da parte sua. Insomma, è da quando gli ha riferito il… piccolo incidente di ieri notte che Toshinori continua a camminare avanti e indietro per la stanza, imprecando in inglese e borbottando frasi sconnesse.
E poi, all’improvviso…
 «Ma certo! Wonderful!»
 Shōta alza curioso gli occhi su Toshinori, e un brivido freddo gli scorre lungo tutta la spina dorsale nel vedere quello sguardo: ha un gran brutto presentimento.

 Freddo. Fa maledettamente freddo, oggi, e lui è dovuto uscire dalla finestra come un idiota e fare tutto il giro dell’isolato prima di ripresentarsi alla porta di casa sua, perché sia mai che Ideku lo vedesse scendere le scale.
Che poi Babbo Natale non è magico? Quindi poteva benissimo materializzarsi in soggiorno, anziché fare tutto questo casino.
 Starnutisce e tira su col naso… e poi, finalmente, qualcuno viene ad aprirgli.
 «Oh, oh, oh!» esclama con poco entusiasmo, agitando la campanella che Toshinori ha rimediato diosolosadove mentre cerca di non congelare… ma il visetto estasiato di suo figlio, non appena lo riconosce, lo riscalda come e più di una tazza di cioccolata bollente.
 «Babbo Natale!» urla tutto contento, gettandogli le braccia al collo.
 Shōta sorride e lo stringe a sé, poi si lascia trascinare in casa mentre Ideku continua a parlare a ruota libera di tutto quello che gli viene in mente e suo marito li guarda con un sorriso intenerito. Rimane in disparte qualche minuto, poi fa un occhiolino a Shōta e si avvicina alle spalle di Ideku.
 «Ideku, non avevi preparato qualcosa per Babbo Natale?»
 «Giusto!» si illumina lui. «Hai fame?» gli chiede, ma Shōta non fa in tempo ad annuire che Ideku continua. «Spero di sì, ci sono un sacco di biscotti! E il latte… vado a prenderli!» e detto questo si alza di scatto… per poi fermarsi a metà strada per la cucina. «Tu… tu mi aspetti, vero?»
 Shōta sente distintamente il cuore sciogliersi in petto, sotto quello sguardo implorante.
 «Ma certo» conferma con un sorriso.
Aveva forse scelta?
 Non appena loro figlio sparisce dalla vista, Toshinori si avvicina e gli schiocca un rapido bacio sulle labbra.
 «Sei straordinario…» mormora, e Shōta sbuffa contrariato.
 «Guarda che mi ci hai costretto tu» gli ricorda.
 «Sì, ma sei straordinario lo stesso. E poi» aggiunge, avvicinandosi per sussurrargli direttamente nell’orecchio «mi è appena venuto in mente che non ti ho ancora dato il mio regalo di Natale…»
 Quando Ideku torna in sala, carico all’inverosimile di latte e biscotti, trova suo padre a sogghignare in poltrona e Babbo Natale che, per qualche motivo, si è seduto sul divano con le gambe accavallate e un’espressione strana in volto. Si stringe nelle spalle.
Valli a capire, i grandi…







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