Amore in Cristalli di Ghiaccio

di AlekHiwatari14
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Capitolo 8


 
Sentii quelle braccia avvolgermi. Sentivo il suo calore propagarsi attorno a me. Non poteva essere un'illusione. Lui era reale.
“Jack...” Sussurrai, comprendendo che quell'abbraccio era vero. Lui era vivo ed era proprio dinanzi a me.
Ringraziai il cielo e le lacrime scesero dalla commozione, lasciando il posto alla rassicurazione, anche se ero ancora terrorizzata dalla me malvagia che avevo dentro.
Non sapevo fin quanto avrei potuto trattenermi. Non volevo ucciderlo. Io... lo amavo più di me stessa.
“Sono qui, Elsa.” Rassicurò ed io cominciai a toccare i suoi fianchi per evitare che i miei poteri potessero andare fuori controllo.

Sentivo il mio cuore calmarsi, ma il pensiero di Pitch mi terrorizzava ancora e non riuscivo a tenere i nervi saldi.
Mi strinsi a lui, per poi accettarmi nuovamente che non fosse un'illusione. Lo presi per il volto mormorando con un filo di voce: “Jack... sei tu?”
Annuì per poi confermare: “Si, sono io.”
Le lacrime mi scendevano, mentre cercavo dentro di me di tenere a bada quel mostro che ero.
Mi sentivo così impotente, ma non sapevo che il potere più grande era insieme a lui.

“Ho fatto un disastro...” Borbottai, guardandomi intorno e vedendo tutto completamente gelato.
Mi sentivo una bestia.
“Elsa... non è colpa tua.”
Alzai il volto verso di lui. Mi accarezzò i capelli per poi non resistere ai desideri che avevamo.
Ci amavamo terribilmente e quel bacio non poteva non essere dato.
Sentii qualcosa sciogliersi nel mio cuore.

L'oscurità inflitta da quell'uomo nero divenne polvere e come tale scivolò via col vento, quel vento gelido chiamato Jack Frost.
Esattamente com'era già successo ad Arendelle per l'amore tra me e mia sorella Anna, così stava accadendo anche con Jack, ma era diverso. Era un amore più forte. Un amore che toglieva le barriere e anche se eravamo di due mondi distinti e separati tra loro, come diceva il mio caro Jack, la luna aveva parlato.

La luna, il signore che controlla tutto il cosmo, aveva deciso che noi due eravamo fatti per stare insieme.
Quel bacio era l'unione di due forze gelide che a contatto diventano caldo estremo facendo germogliare la vegetazione intorno a noi.
Non desideravo altro.

Tutte le mie paure erano svanite di colpo. Era strano, ma sembrava che tutte quelle preoccupazioni per il mio regno e per il futuro di Arendelle fossero sparite di colpo.
Ero la regina di quel regno, questo è vero, ma è pur vero che non riuscivo a stare senza Jack.
Lui mi infondeva sicurezza. Non era nobile, non era un reale, ma una cosa era certa. Io amavo lui e solo lui avrei voluto al mio fianco per sempre. Sarebbe stato un ottimo re. Aveva saputo prendermi e fermare la tempesta gelida nel mio cuore che si espandeva intorno a me, gelando l'intero mondo.
Quale altra sicurezza dovevo avere?

Non avevo bisogno di un ricco principe o re inutile. Avevo bisogno di un uomo forte e potente, in grado di dominare il gelo del mio potere. Jack era quest'uomo di cui avevo bisogno.
Lui era l'unico Re che Arendelle aveva bisogno.
Pitch, vedendo quell'amore espandersi, si irritò.

“Ma che bella scena romantica...” Borbottò, facendoci voltare entrambi.
Jack si mise dinanzi a me, facendomi da scudo, per poi affermare: “Tu non sei nessuno Pitch!”
“Pensi davvero che quella ragazza sia la donna giusta per te? Ma guardala! Lei non è come pensi. Lei è perfida, oscura, gelida, proprio come me.”
“Qui ti sbagli, caro uomo nero. Io non sono come te.”

“Cosa?”
“Io ho qualcosa che tu non hai. Io ho l'amore di chi amo.”

Creai un cristallo di ghiaccio,  per poi mettermi dinanzi a Jack. Come ho già detto, mi sentivo forte e invincibile assieme a lui.
Il guardiano sorrise e inaspettatamente mi abbracciò da dietro, affermando: “Già. Noi siamo una sola cosa, Pitch. Non puoi separarci.”

La paura che cominciò ad emanare quel tipo fece risvegliare i cavalli degli incubi. Le bestie uscirono dal suo covo e lo incatenarono riportandolo all'origine.
L'amore mio e di Jack Frost era forte e nessuno ci avrebbe diviso mai, nemmeno l'uomo nero.





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