La solitudine nella società odierna - Riflessione post-caffè

di Wilson Walcott
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Per quale motivo molte persone hanno paura della solitudine?
Mi sono dato una risposta in merito. Ovviamente è una visione personale e non pretende di risolvere nulla se non generare qualche spunto di riflessione. Credo che il problema risieda principalmente nella concezione che abbiamo della società e soprattutto di noi stessi. Molti scappano dalla solitudine come se fosse una malattia. Per quale motivo? Forse per ciò che impone la società: la felicità ostentata in qualsiasi occasione, soprattutto nei momenti di aggregazione durante i quali bisogna mostrarsi sorridenti e se sei solo, inevitabilmente sarai considerato una persone triste. Paura del giudizio quindi? Probabile. L’uomo è un animale imitante, fa quello che fanno gli altri solo perché, appunto, lo fanno gli altri. Spesso nemmeno se ne chiede il motivo, del resto se non si adatta a questa logica comune risulta essere un’anomalia per il resto della comunità. Per questo sarà sempre di più isolato dalla vita sociale. Ma forse il motivo principale che spinge le persone a rifuggire dalla solitudine ha una matrice molto più psicologica che sociale. Quale? La considerazione di se stessi; non tutti riescono a sopportarsi, ma al contrario detestano ciò che sono e gli stessi pensieri, a volte, possono spaventare. Rifiutare il peso della vita, la banalità del quieto vivere, gli obblighi: evasione. Per quanto mi riguarda, invece, l’isolamento è una forma di libertà. Dopo un po' ne sento il bisogno, avverto la necessità dei miei spazi per fare quello che voglio come voglio, di stare da solo con i miei pensieri e dare sfogo alle mie passioni; che sia dai familiari, dall’amore, dall’amicizia. Non riesco a vivere i rapporti in modo ossessivo/possessivo. C'è una sfera sociale ed una personale; le due cose non devono mai contrastare od accavallarsi altrimenti si rischia di vivere male i rapporti con gli altri e con se stessi. Dipendere dalle persone non è una soluzione salutare per il proprio io. Bisogna imparare a bastarsi da soli, prima ancora che con gli altri, perché solo in questo modo si potrà conoscere se stessi e la vera felicità.




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