L’anima assorta resta contrita
per ciò che non riesce ad esprimere
immobile geme al sopprimere
perdendo colore, calore e vita.
Ancor più siffatta assopita
se duole non riuscendo a dirimere
il male che la vuole recidere
sicché diviene morta ed appassita.
Assordanti echi mesti dal petto
giungono funesti all’esterno
per poi riecheggiare in ansia e paura.
Quand’ella si scontra con l’intelletto
genera contrasti all’interno
terrificanti in modo e misura. |