Delirium
Fisso nell’immobilità del proprio essere
Essere nel divenire della propria staticità.
Qualcuno
Nessuno
Un pianoforte
Melodia senza memoria
Un niente nel tutto e un uomo.
-Cosa c’è, amico mio?
Vedo.
-Cosa?
Non lo so, ma sento che non importa
- Perché?
Non ricorderò.
-Chi?
Cinque minuti, cinque minuti che ti rimangono dentro.
Uno, Due, Tre, Quattro.
Tempo che scorre e..
- cosa fai, amico mio?
Osservo.
-Cosa?
Qualcuno
Nessuno
Un pianoforte
E fisso, nell’immobilità del proprio essere
Un essere nel divenire.
Sta suonando.
-Cosa?
Non ricordo, ma non importa.
Perché so che esiste
Qualcuno
Nessuno
Un pianoforte
Una melodia senza memoria.
Perché so
E tanto basta.
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