L'amore non basta

di Xenebe
(/viewuser.php?uid=68118)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


L'amore non basta Ebbene sì... Siamo giunti all'epilogo. Davvero non so che dire: vi ringrazio per avermi seguita e vi chiedo scusa per l'ennesimo ritardo. Ho scritto e riscritto questa manciata di frasi almeno una ventina di volte, ma il problema resta che mi sono affezionata a questa storia, nata quasi per scherzo. Spero che alla fine il risultato vi piaccia!

Epilogo


Erano passati due anni da quel tenero bacio in piscina. Poco più di uno sfioramento, che aveva modificato per sempre la loro vita. Un contatto semplice e pudico, ben lontano dai baci che erano seguiti, quel giorno, in quella piscina, e i giorni seguenti. Ben diverso anche da quello che era accaduto tra loro solo poche prima.
Akane non riusciva a smettere di guardarlo. Quella notte per la prima volta avevano fatto l'amore e ora si trovava stesa al suo fianco, il corpo nudo coperto dalle lenzuola bianche e fresche, il braccio di lui che le stringeva la vita.
Pochi metri più in là, su una poltrona, era abbandonato l'abito da sposa che lui stesso le aveva tolto, con dolcezza e lentezza, la sera prima, mentre le varie parti dello smocking di lui erano abbandonate in punti diversi della stanza: sulla sedia vicina alla porta c'era la giacca, sotto il suo abito bianco c'era il papillon da cui lo aveva liberato lei stessa, aveva un vago ricordo di aver strappato i bottoni della sua camicia... Arrossì.
Quella sera non era certamente stata la prima volta che aveva visto il suo fidanzato mezzo nudo, tra gli allenamenti e i combattimenti, per non parlare del fatto che, anche se era arrivata vergine al matrimonio, lei e Ranma avevano... imparato a conoscere l'uno il corpo dell'altra da ormai parecchi mesi.
Era certa che i pantaloni di Ranma fossero finiti ai piedi del letto, mentre poteva vedere la sottoveste avorio che aveva indossato pendere dal lato della scrivania, dove il fidanzato l'aveva lanciata. No, non era il suo fidanzato, Ranma era suo marito ormai.
Riportò lo sguardo su di lui e automaticamente allungò la mano a sfiorargli la mandibola, vedendolo sorridere un attimo prima di sentirsi tirare verso di lui. Osservò attentamente quel volto prima di allungarsi e baciargli il collo. Sapeva che doveva essere stanco, molto molto stanco, ma non riusciva a smettere.
Un attimo dopo si ritrovò sotto di lui, mentre degli assonnatissimi occhi blu la guardavano con desiderio.
- Dovresti smetterla, tesoro.-
- E perché mai?-, rispose guardandolo maliziosa, passandogli le braccia intorno al collo.
- Perché sono sfinito. Stanotte mi hai sfiancato e persino io ho bisogno di recuperare dopo averti soddisfatta ancora e ancora...-, le rispose roco, prima di baciarla.
- A me non sembra che tu abbia molto bisogno di recuperare.-, gli disse notando la reazione che la vicinanza del suo corpo nudo stava provocando in quella del marito.
- È che ho una mogliettina davvero...- Ranma non poté concludere la frase perché le sue labbra erano occupate con quelle della suddetta moglie.

Non era stato un viaggio semplice il loro. Avevano dovuto tenere a bada dei padri iper entusiasti per poter imparare a conoscere tutti i lati di loro che una storia fatta di fraintendimenti e litigi aveva fino ad allora eclissato.
Ranma aveva avuto ragione, non era bastato amare Akane, avevano dovuto investire tempo per comprendersi e costruire la loro storia da zero, eliminando tutti i loro meccanismi di difesa, abbassare le loro difese e divenire una squadra fuori dalla palestra prima di riuscire ad essere compagni anche nelle arti marziali. E se da una parte c'era stato il desiderio da mitigare, dall'altra avevano dovuto capire prima veramente chi fossero da soli e costruire da lì la loro storia. Avevano ricominciato tutto daccapo, con però la consapevolezza del reciproco amore, era stato strano ed emozionante. Akane aveva iniziato dalle basi, da quel taglio di capelli che non la convinceva, per capire come essere se stessa senza sentirsi minacciata dai continui agguati, piuttosto infantili senza l'aiuto di Cologne, di Shampoo; Ranma aveva dovuto imparare  a farsi da parte e a rispettare i suoi bisogni, quella dolcezza e gentilezza che tanto amava in lei, a farsi avvolgere dal suo amore piuttosto che a cercare di carpirlo con avidità nei momenti in cui nei aveva bisogno. Inoltre avevano poi avuto i loro caratteracci da smussare.
Era stata un'avventura fatta di impegno e quotidianità, senza poter mai rilassarsi troppo per l'arrivo dell'ennesimo rivale inaspettato.
Eppure non avrebbero cambiato nulla, non del loro passato, né del loro presente o del futuro che avrebbero plasmato, a partire da quel preciso momento.







Eccoci qui. Akane e Ranma hanno imparato ad amarsi e apprezzarsi, a imparare dai loro errori... Io invece non imparo mai e nelle prossime settimane troverete online la mia nuova fatica, che spero apprezzerete.

Il mio saluto è quindi un arrivederci e, mi raccomando, fatemi sapere cosa pensate di questo finale!




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3811923