Per alcuni il tredici era un brutto giorno, sopratutto se arrivava di
venerdì, poi c'era anche chi parlava del diciassette di
giovedì, certo. Ma per Jo erano tutte assurdità
per superstiziosi, se davvero esisteva un giorno da ritenere un brutto
giorno, quello era il quattordici indipendentemente dal giorno della
settimana se cadeva di Febbraio.
Jo non aveva mai avuto un fidanzato “E chi lo
vuole?!” ma c'era una parte di lei che si chiedeva come fosse
averne uno, essere innamorata... “Non è
vero!” peccato che negasse energicamente...
Trovava l'entusiasmo che le coppiette dimostravano a San Valentino
particolarmente irritante, ma trovava irritanti anche quelli che
parlavano del fatto che fosse una festa consumista ecc... “Vi
sentite tanto geniali a fare questi discorsi ogni anno? È
normale che lucrino sulle feste, non lo fareste anche voi se poteste
guadagnarci? Inoltre è solo una scusa per avere un giorno
segnato sul calendario in cui fare qualcosa col fidanzato a parte
l'anniversario, che senso ha comportarsi come se si trattasse di
qualcosa da denunciare? Dovreste semplicemente ignorare la cosa come
faccio io!” pensava non rendendosi conto che nemmeno lei
riusciva a non essere infastidita.
Quel giorno era entrata in classe decisa, sarebbe riuscita a fare finta
che quello fosse un giorno come gli altri... peccato che la sua
convinzione fosse svanita dopo poco... aveva ricevuto una notizia
veramente irritante...
-Ehy Jo!- la salutò Lighting. Già normalmente il
suo entusiasmo non l'avrebbe messa di buon umore. -Jo... c'è
qualcosa che non va?- domandò confuso. -Ehy... ci sei?!-
“Ma perchè non si arrende questo qua? Che
scocciatore...”
-Si, ci sono... che vuoi?-
-Oggi, dopo la scuola vieni a darmi una mano con gli allenamenti?- la
ragazza lo guardò acida, più del solito.
-Non sei già occupato, per caso?- chiese infastidita.
-No.- poi ci riflettè. -Avevamo qualche impegno?-
domandò un po' dubbioso.
-E perchè dovremmo? Sentiamo...-
-Beh, ovviamente perchè...- ma fu interrotto dal professore.
-Lighting, questa non è la tua classe.-
-Si, si, lo so, aspetti solo un attimo prof...-
-Lighting... indovina chi avrà le domande più
difficili nel compito di fisica?-
-Cameron? A lui piacciono queste cose, credo...- tentò
Lighting.
-No, tu...- era un po' strano vedere un nano come il professore di
fisica spaventarlo, ma anche se era vero che Lighting era un caso
disperato in quasi tutte le materie, in fisica lo era particolarmente e
aveva già fatto un disastro nel compito precedente, motivo
per cui la madre lo aveva minacciato di trovargli un insegnate privato
che occupasse la maggior parte del suo tempo libero...
-Ok, parleremo dopo Jo!- la salutò il ragazzo.
-Pensa a parlare con la tua ragazza invece!- gli aveva urlato lei.
-Tranquilla, lo farò!-
-Ah, quindi conferma pure di averla...- affermò digrignando
i denti. Zoey, la zuccherosa da carie, quella mattina le aveva chiesto
se avrebbe fatto qualcosa col suo fidanzato quel giorno, lei gli aveva
risposto irritata di non averlo e a quel punto l'insopportabile
santarellina aveva detto che sapeva che Lighting aveva una
ragazza ed era convintissima che si trattasse di lei... Jo era
incredula, davvero un idiota simile aveva la ragazza? Beh,
sì, solitamente gli atleti come lui avevano una certa
popolarità, ma Lighting a momenti non distingueva neanche le
ragazze dai ragazzi se erano un minimo ambigui, non le sembrava affatto
interessato... davvero non riusciva ad immaginarselo.
“Inoltre credevo che fossimo... credevo che mi considerasse
un'amica!” faceva fatica ad ammetterlo, ma anche lei lo
considerava un amico, ormai si era abituata ad averlo fra i
piedi... “Credevo che mi avrebbe parlato di una cosa
simile... che la rossa si fosse sbagliata...”
pensò irritata.
-Venga alla lavagna signorina.- la chiamò l'insegnante
vedendola distratta.
-Lighting, giuro che ti ucciderò...- sussurrò
alzandosi.
-Che ha detto?-
-Niente prof, niente!-
Durante la pausa Lighting non si fece vedere.
“Sarà con la sua misteriosa ragazza!” Jo
non voleva avvelenarsi la giornata per qualcosa di tanto stupido...
peccato che lo stesse già facendo... ma era rimasta
veramente molto delusa, più di quanto non volesse ammettere.
E non riusciva davvero a immaginare la sfortunata che aveva accettato
di mettersi con lui. Era convinta di essere lei quella con cui il
palestrato passava più tempo sia a scuola che in generale da
quando avevano cominciato ad essere in competizione. Nonostante
faticasse ad ammettere che fossero diventati buoni amici, lo erano
effettivamente, non gli importava dei suoi modi rudi, era sempre pronto
ad infastidirla con le sue idiozie. “Come ha fatto a tenermi
nascosta una ragazza per tutto questo tempo... non sono mica
stupida!” Era assurdo, come se all'improvviso scoprissi che
il tuo vicino pezzente in realtà è un milionario
che nasconde una fortuna. Le persone non si conoscono mai abbastanza...
e a volte non conosciamo abbastanza neanche noi stessi. Jo si rese
conto di un'altra cosa assurda. “Sembra quasi che mi lamenti
di non essere io la sua ragazza! Non pensavo mica che si sarebbe prima
o poi innamorato di me... e... e comunque non lo avrei mai
ricambiato!” era imbarazzante doversi giustificare con se
stessa. “E poi, perchè gli sarei dovuta
interessante? Possono raccontare tutte le storie che vogliono sul fatto
che non conti solo l'apparenza e l'aspetto fisico, la verità
è che se non sei una ragazza carina che veste e si trucca
come una femminuccia non attirerai mai nessuno, non importa quanto
qualcuno possa darti l'impressione di voler stare con te... questa ne
è l'ennesima prova...” pensò
aspramente. “Ma a maggior ragione, se per piacere a un
ragazzo devo portare vestiti da femmina che non mi stanno neanche bene
e scarpe scomode, perchè dovrei volermelo cercare? Per
essere condannata ad abiti che mi fanno pure schifo? Mah... no
grazie!” addentò il panino e si
rassegnò, a furia di rimuginare le stava venendo un gran mal
di testa.
Tyler si stava preparando per tirare a canestro... tutte le persone
nella palestra rimasero ad attendere in religioso silenzio, si
aspettavano qualcosa di veramente spettacolare... no, non un tiro
spettacolare, bensì uno spettacolare fallimento! Tyler corse
verso il canestro e... con somma delusione di tutti fece centro.
-Sì! Avete visto il campione?- chiese orgoglioso
-...oh.- un mormorio deluso si levò fra gli spettatori.
-Emh... ragazzi?- Tyler era confuso. L'unico ad applaudire fu
Alejandro, avrebbe anche lui preferito un fallimento, ma lo fece un po'
per educazione, un po' perchè sapeva che bastava quelle
piccole cose per tenere dalla sua parte quell'atleta da strapazzo...
-E tu Lighting? Che ne pensi?- chiese Tyler, Lighting sembrava molto
distratto. -Eh... Lighting?-
-Secondo te perchè Jo è arrabbiata?- chiese
cogliendolo alla sprovvista.
-Emh... ed io che ne so?- rispose confuso Tyler. -Magari ti sei
dimenticato di farle gli auguri per San Valentino o qualcosa di
simile?- Lighting sgranò gli occhi.
-Ma certo...- mormorò scosso... Lighting non aveva mai fatto
troppo caso a quella festività, del resto non
aveva mai riguardato lui, mai aveva prestato troppa attenzione
all'altro sesso e non era mai stato interessato ad avere una ragazza,
erano noiose e rubavano tempo secondo il vecchio sé
stesso... però ora che ne aveva una doveva cominciare a
farci più attenzione. “Non pensavo che a Jo
interessassero questo tipo di cose!” realizzò
sorpreso.
Si erano messi insieme circa un mese prima, non era nel suo stile, ma
ci aveva rimuginato molto e aveva deciso che quel sentimento che
provava per la ragazza doveva essere amore. Non avendo esperienza ci
aveva messo un po' ad accorgersene e non avrebbe saputo dire quando era
cominciato, si era accorto che gli piaceva ed era rimasto bloccato
sull'argomento per un po' prima di decidersi a vuotare il sacco, tutto
lì. Era abbastanza convinto che Jo potesse provare la stessa
cosa. Una volta aveva detto di non aver mai baciato un ragazzo davanti
a lui, doveva per forza trattarsi di uno di quei segnali sottili che
mandano le ragazze ai ragazzi a cui sono interessate di cui lui aveva
sentito parlare. Ma ai tempi, essendo convinto che Jo fosse un uomo non
aveva capito il messaggio. “Forse anche i gay mandano segnali
simili tipo le ragazze, non ci avevo mai pensato! Certo che
però potrebbero essere più dirette...
perchè lasciano il compito di fare il primo passo al
ragazzo? In questo Jo è molto femminile...” era
passato del tempo da quel segnale eppure la ragazza non gli aveva
ancora chiesto di uscire. “Forse vuole che sia io a
chiederglielo perchè lo trova imbarazzante...”
pensandoci non riusciva proprio a vedere un tipo come Jo che confessava
di amarlo, così una mattina, mentre correvano per
raggiungere la scuola aveva deciso di dirglielo, la situazione non
poteva rimanere in quel modo per sempre, rischiava che l'occasione
svanisse. La cosa si era rivelata più complicata del
previsto, era come se gli mancassero le parole. “E' molto
più bella di un ragazzo.” pensò nervoso
mentre le correva a fianco la guardandola, anche lei l'aveva guardato
dopo un po', aveva un'espressione stranita.
-Guarda davanti a te che rischi di sbattere contro un palo! Passi
troppo tempo con Tyler, ti contagerà...- gli aveva detto.
Lighting sorrise. “Si preoccupa per me!”
-Pensavo... io sono un ragazzo, tu sei una ragazza... e... e siamo
etero credo? Visto che ci piacciamo perchè non cominciamo a
frequentarci?- la ragazza non ebbe nessuna reazione, non lo
guardò nemmeno... “Deve essere troppo imbarazzata
per rispondermi...”
-Eh, Jo? Allora, che ne dici?- ancora nessuna risposta... -Jo?-
ripetè sfiorandole la spalla, lei finalmente si
voltò.
-Ok, come dici tu.- rispose fingendosi indifferente e scocciata, ma
Lighting capiva benissimo che quello doveva essere il suo modo di
affrontare l'imbarazzo del momento.
Lighting doveva rimediare in fretta un regalo per San Valentino,
preferibilmente non uscendo dalla scuola.
-Ma che belle rose, Tyler...-
-Ah, ti ringrazio! Sono per la mia Lindsay...- Linghting non sembrava
volersi togliere da davanti l'uscita della palestra e fissava
instancabilmente il mazzo di rose rosse. -Eh... va tutto bene?-
-Ma non ti sembrano un po' troppe?-
-No.- rispose secco Tyler, ma qualcuno lo sorprese alle spalle e gli
levò una rosa.
-Grazie Tyler, alla mia chica piacerà molto.- rise Alejandro
correndo via.
-M-ma... ehy!- anche Lighting fece lo stesso, del resto se lo
permetteva ad Alejandro...
Lighting entrò nella classe di Jo, la ragazza era seduta sul
banco, troppo occupata a guardare fuori dalla finestra aperta per
notarlo.
-Spero di essere ancora in tempo.- disse Lighting porgendole il dono.
-In tempo per cosa?- chiese lei scocciata, poi si girò. -E
questo che cosa significa?!- esclamò, la sorpresa era
talmente tanta che la ragazza si spinse all'indietro con la schiena e
rischiò di precipitare dalla finestra... va beh, era il
primo piano, tanto non sarebbe morta... forse...
Lighting istintivamente afferrò gli avambracci muscolosi
della ragazza portandola verso di lui.
-Che diamine stai facendo?!- disse allontanandolo.
-Ti salvo, ovviamente!- in effetti i due non avevano avuto molto
contatto fisico pur essendo una coppia, ma non si aspettava che Jo
reagisse così bruscamente.
-Non c'era bisogno, avevo già riacquistato l'equilibrio...-
precisò la ragazza. -E con quella? Che vuoi farci?-
domandò tesa indicando la rosa.
-Regalarla alla mia ragazza ovviamente!- Lighting gliela mise di
fronte, lei la allontanò.
-Bene, allora va a regalarla alla tua ragazza.-
-Ci sto provando.- ritendò perplesso il ragazzo, Jo si
allontanò.
-A-aspetta?! In... in che senso, scusa?- la ragazza cominciò
a farsi rossa.
-Eh, pronto? Ci stiamo frequentando, quindi sei la mia ragazza,
ricordi?-
-E da quando?!- sembrava veramente sconvolta.
-Da quando te l'ho chiesto mentre venivamo a scuola... mi hai pure
risposto di si...-
-Non avrò nemmeno ascoltato cosa mi stavi dicendo! Porto
sempre le cuffie mentre vado a scuola, non lo hai mai notato?!-
-Eh? Ah...-
-Si, bravo... a quanto pare le vocali le sai...- disse guardandosi
nervosamente intorno, cercava di mantenere una posa fredda e sicura, ma
sentiva le gambe che le tremavano. Era ancora incredula, ma per qualche
ragione si sentiva anche molto, sì, confusa... e non aveva
la minima idea di cosa rispondergli... ma era comunque felice.
Osservò Lighting... se era fortunata anche il ragazzo
sarebbe stato troppo confuso per notare il suo momento di insicurezza.
La ragazza prese una decisione e con mano ferma si prese la rosa.
-Beh, stiamo insieme da adesso!- affermò con decisione.
-Bene, stasera si esce a mangiare carne di cavallo per festeggiare!-
-Ah, che bello avere una ragazza che sa dove portarti a cena fuori!-
disse battendole il cinque. Poi si scambiarono uno sguardo dubbioso.
-Ehm... forse non è così che che dovrebbero
comportarsi due che stanno insieme...- riflettè Jo a voce
alta.
-Forse dovremmo tipo... baciarci o qualcosa di simile?-
azzardò Lighting. La bocca di Jo continuava ad essere tesa
verso sinistra in una smorfia...
-Magari rimandiamo a dopo cena? O a fra tantissimo tempo? Magari mai?
Magari prima o poi ma chissà quando?- cominciò a
balbettare cose senza senso “Ma che mi prende?!” si
chiese allarmata.
-Quoto...- concordò Lighting facendo il segno dell'ok.
-Qualunque cosa stessi cercando di dire...-
Angolo dell'autrice:
Beh... spero che non sia un pessimo inizio e che il capitolo vi possa
piacere...
Era da molto tempo che volevo fare una raccolta simile, mi piacciano le
crack-pairing in questo fandom(forse anche perchè si tratta
del primo tipo di oneshot che ho letto?) e mi piace l'idea di provare a
far funzionare e a mettere insieme delle coppie che non sono realmente
coppie. Spero tanto che ne escano fuori delle oneshot decenti e che la
raccolta possa interessarvi!
Personalmente questa coppia mi piace... ma è la prima volta
che provo ad utilizzare questi personaggi, non sono molto sicura del
risultato...
Se avete un parere da lasciarmi mi fa piacere, mi scuso per eventuali
errori.
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