Oceano senza luce

di Fiore di Giada
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Con un grido rabbioso, Vulcano Rosso si lanciò contro il suo avversario.

Era ferito, ma non si sarebbe arreso.

Quell’uomo era l’assassino della sua amata.

Schivò l’assalto e, con un potente pugno, colpì il nemico al petto.

L’uomo, con un gemito soffocato, si accasciò al suolo.

Per un poco, si agitò sul pavimento, poi distese le braccia e le gambe e rimase immobile.

Vulcano Rosso rimase immobile, il corpo scosso da respiro affannoso.

Ci era riuscito. Ce l’aveva fatta.

La sua amata era stata vendicata.

Poteva riposare in pace.

Con un flebile gemito, il giovane guerriero crollò al suolo.

Pianse, stringendo i pugni.

Nulla era cambiato.

A cosa era servito tutto questo?





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