battibecco fra cuori

di mari05
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‘l tu’ core idea non ha
di cosa provato ha il mio:
provar è sì comun tra cori
ch’il tuo avrà pensato semplice il comparar l’emozion
mia al tu’ stridulo e frenetico
pensar, al tu’ provar, al caotico baccan’ che risuona in testa tua
com’è solita far ogni ora la campana o di uccelli neri il cupo stormo.
E se semplice è
lo sguardo affacciar in direzion
del core mio, ‘l mio stesso farà
in direzion del tu’, com’io t’ho avvertito in tal modo farò;
senza inganno, affacciarmi io dal rosso pulsante de’ mi’ core e ‘l tu’ centro di pulsazioni sì osservare.
“com’è bello!” esulterò io, e sentirò abbaiare te:
“sciò, sciò!
sparite voi da ‘l mi’ core!”
Vedete voi? Facile non è comparar ‘l provar proprio con gli altrui pensieri:
pensar basti a quell’affaccio
entro ‘l cor tuo poco fa ha veduto ‘l mi’,
e facile non è guardar da parte opposta, dove osar vedere è assai duro e difficile.
Perché veder piangere un cuore da dietro la facciata fa piangere anche il proprio.


 




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