Il sapore del suo bacio.

di LunariaScrittrice
(/viewuser.php?uid=646315)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Capitolo 6.
Maledetti da un pazzo.

 

Conan, dopo aver rifiutato Ayumi, ha inviato un messaggio a sua madre chiedendole di tornare in Giappone. 
La donna, per strane circostanze ha declinato l'offerta scrivendo " Mi dispiace Shinichi, ma tuo padre è impegnato ed io non posso muovermi" 
Il bimbo non si stupisce. Quasi sempre suo padre non riesce a rispettare le scadenze dei suoi libri agli editori e lei sempre deve fargli da segretaria.

Kaito nel frattempo termina l'ora di filosofia per prepararsi in quella sulla creatività. 
In questo campo è molto bravo, sopratutto perché lui ne ha di creatività,  anche se ne ha persa un po  dopo la seconda tragedia e non solo sul campo lavorativo.
Nessuno vede in lui Kid, forse ha perso completamente l'ispirazione dopo che ha perso anche Jii, e di questo si è dato lui la colpa.
--- 
Kaito aveva grandi sospetti sul farmacista che sua madre stava seguendo. 
Secondo i dati riportati da Jii Kenosuke, quelle pastiglie avevano dell'arsenico che era un contaminatore ambientale, che se assunto può avrebbe potuto produrre  problemi  di salute e danni celebrali. 
Kaito si era arrabbiato ed aveva deciso non dire nulla a sua madre  ma di dare una missione a Jii " Devo chiederti un favore. Puoi seguire mia madre e scoprire chi è il suo medico?" 
Per Jii era difficile "Ed il bar?" Kaito si era indicato "Te lo gestisco io.
Non preoccuparti, sarà  un viaggio di controllo e tornerai." così  aveva creduto.
Jii non era per niente convinto "Lei crede che la Signora Kuroba non si arrabbierá?" 
A volte Kaito aveva pensato che Jii temesse molto sua madre, forse era normale dato che era phantom Lady. "Non ti scoprirà. 
Se continua a prendere quelle pastiglie credo che la sua  attenzione sia calata a picco. Ho paura che venga manovrata. Per favore Jii, aiutami" l'aveva guardato e l'uomo non era più  riuscito ad obbiettare "Vado a prepararmi." 
Kaito non aveva il coraggio di rivedere sua madre. Era molto arrabbiato e deluso.  Si era sentito maledetto da qualcuno che stava cercando di farlo sotterare e di togliergli poco a poco i frammenti più  importanti della sua vita.

I giorni erano passati e di Jii non c'era più  notizia. Kaito era molto preoccupato che fosse accaduto qualcosa anche a lui. 
Pochi sapevano di Jii, quindi aveva cercato di darsi una calmata e di dirsi che probabilmente sarebbe tornato l'indomani. 
Nelle serate lo aveva chiamato, ma nessuno rispondeva. Più  passava il tempo più  si era detto che era accaduto qualcosa. 
Stanco di aspettare, aveva preso i risparmi di Jii che erano chiusi in una cassaforte. Aveva intenzione di prendere  l'aereo per Parigi, in Francia.

Il giorno in cui aveva prenotato il viaggio, aveva trovato una scatola senza mittente. 
Era  stata lasciata lá, sotto il portone di casa sua. 
Kaito si era guardato attorno, ma nessun cammion dei trasporti c'era stato.

Aveva  aperto la lettera. 
La calligrafia era scritta al computer, impossibile da risalire al mittente.
-Apri e non intralciarmi più.-

Kaito aveva un brivido di paura. Gli era sembrata una minaccia.
Che cosa mai avrebbe potuto contenere quella scatola piccola che aveva uno strano odore putrido? 
Dopo un po'  aveva deciso di aprire le due parti esterne, incollate tra loro.

"AHHH.." Non ha resistito  ad urlare alla vista della testa mozzata di Jii con, gli occhi spalancati e le mosche  che ronzavano.

Kaito aveva capito che sua madre  era controllata, che lui era controllato e sopratutto che erano in pericolo. 
-No... è colpa mia.- 
Era assai grande per comprendere che stavolta nessuno l'avrebbe aiutato, nemmeno la polizia.

Dopo quello shock, la fantasia di Kaito era scomparsa ed aveva lasciato la paura stessa della realtà. 
Era tormentato, non riusciva più  a stare sereno. 
Si sentiva  una marionetta nelle mani di uno psicopatico e non sapeva chi.
Da quel momento si era detto che mai più  avrebbe coinvolto gli altri nei suoi problemi.
---- 
Il pomeriggio arriva. 
Conan raggiunge la villa Kudo, va in camera sua per preparare la valigia.
Nella busta ricevuta c'è  il biglietto del treno gia pagato e la lista di cosa comprare.

Termina di preparare la valigia con tutti i suoi indumenti e ricordi riguardo Shinichi Kudo. 
Nel mentre, si volta, guarda la foto di Shinichi Kudo e Kid che sono immortalati nel loro primo incontro. 
Conan ha deciso di mettere quella foto al posto di quella di lui e Ran, perché era il loro legame. 
Se Ran ha identificato l'amore  suo con shinichi di colore Rosso, allora Conan ha identificato  il filo con Kaito sul colore blu elettrico.

Toglie la foto dal comodino e la mette nella valigia, in un posto al sicuro -Kid, chissà se tu conservi questa unica foto di me e te...
Mi manchi, e più  passano gli anni, più  sento che sto appassendo. Ho bisogno di essere sfidato da te. -

Kaito sta nel suo dormitorio condiviso con quello che definisce il principino della scuola.
"Kaito non ti va di uscire?" Chiede il biondino dai tratti gentili.
" Se vuoi esci tu... io me ne sto qui sotto." 
L'amico, non capisce i suoi comportamenti " Sai, spero che il nuovo arrivato non dorma qui. Tu fai salire la depressione. 
La vita è bella. Dovreati sorridere." 
Kaito non vuole ascoltarlo -Zitto! Cosa c'è di bello? Sono solo. Nessuno può  capire come sto.
Sono solo, maledetto da uno pazzo assasino. -  " Ora lasciami riposare." 
Il biondo si alza "Sai, ho sempre pensato che saremmo diventati un giorno amici, ma a quanto pare  preferisci  tenere in te ogni cosa. 
Non avrai mai degli amici se non cambierai!" Il suo è un aiuto, ma Kaito non lo comprende " Ne abbiamo giá parlato. Sono solo stressato dagli esami. Ora per favore, lasciami riposare." 
Il biondo rinuncia e torna a leggere in silenzio i suoi studi.

Conan intanto giunge alla stazione del treno.
-Non li ho avvisati i miei amici, ma è meglio così. Capiranno che non posso stare più  con loro....Perché io sono ormai maledetto da un criminale che non ha scrupoli.
Spero che Kid sia vivo. -





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3813692