Ragno mangia ragno

di kamy
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“Questa storia partecipa a “Una Challenge sotto l’Albero” indetta dal gruppo facebook Il Giardino di Efp.

Prompt: 7) A vede la slitta di Babbo Natale volare in cielo, ma non sa se sia solo un’allucinazione dovuta a quanto appena accaduto con B…

 

Cap.11 Il bacio della vedova

 

Peter si lasciò cadere dall’albero e roteò in cielo, lanciò una ragnatela e si appese alla cima di un albero. Fece un semicerchio in volo, balzò, fece una capriola e atterrò in piedi, con le mani alzate al cielo.

Il fiato si condensava davanti al suo viso in una serie di nuvolette bianche.

I fiocchi di neve cadevano intorno a lui, alcuni gli erano finiti nei capelli e altri erano rimasti nelle sue ciglia.

Peter si mise a correre, lasciando le sue impronte nel manto innevato.

“Finalmente abbiamo finito l’addestramento. Addio fase uno, due e tre! Addio postaccio!

Da domani missioni vere, niente più vecchiette da accompagnare o animaletti da salvare. Niente più spie e soprattutto bentornata civiltà.

Proprio in tempo per festeggiare il Natale!” gridò. Saltellò sul posto, calciò una montagnetta di neve e roteò su se stesso, gridando.

Natasha lo guardò inarcando un sopracciglio ed incrociò le braccia al petto.

“Non farmi pentire di averti segnalato come idoneo. Mi eri parso diventare un uomo e ora sembri di nuovo un ragazzino” lo rimbrottò.

Parker si voltò e socchiuse gli occhi, le sue iridi castane brillarono.

“Sai, ti dona questo scenario molto russo, regina delle nevi” disse, facendole l’occhiolino.

Natasha schioccò la lingua sul palato e avanzò.

“Sai, moccioso, potrei iniziare a credere che tu ci stia davvero provando con me. Ormai è da parecchio che te ne esci con frasi simili” disse.

Parker avvampò e deglutì, avvertendo la gola secca, ma dissimulò con un ghigno.

“Mi chiedo chi non ci proverebbe con te. Non sei solo bellissima e letale, sei anche intelligente ed una buona amica, per non parlare di quanto sei seducente con un computer da hackerare tra le mani” disse.

Natasha gli girò intorno.

“Attento, i ragni mordono anche a Natale” soffiò, sporgendo le labbra rosse e carnose.

Peter si grattò il collo, sotto il colletto di pelliccia che indossava.

“Mi sono documentato. Le femmine di ragno risparmiano il maschio se sa come distrarle, conquistandole con balli sensuali, colori sgargianti, atti di furbizia e soprattutto doni” disse.

Natasha gli sfiorò la guancia con l’indice, la sua pelle diafana era gelida.

“Non è molto romantico studiare gl’insetti per Natale. Lo sai che le cimici trafiggono le loro compagne, o qualsiasi cosa gli sembri tali, in qualsiasi parte del corpo? Nel caso non muoiano, lo sperma trova da solo la sua strada” soffiò.

Parker avvertì un brivido lungo la schiena.

“Sono più romantico di una cimice” soffiò.

Natasha lo afferrò per il capo, passandogli le dita tra i capelli e, chiudendo gli occhi, lo baciò. Peter gorgogliò sorpreso e ricambiò con fare impacciato.

Natasha si staccò da lui, sentendolo mugolare e lo salutò con la mano.

“Prepara le tue cose e mettile in macchina. Ti aspetto lì” disse, allontanandosi con un movimento seducente dei fianchi.

Peter alzò il capo, cercando di riprendere fiato. Vide passare una slitta, con a bordo una figura vestita di rosso.

< Perfetto, ho anche le allucinazioni sulla slitta di Babbo Natale dovute al bacio appena ricevuto dalla Romanoff > pensò.

Iron-man si affacciò dalla slitta e lasciò cadere la tuta iron-spider.

“Buon Natale, ragazzo, ma con qualcosa di me!” gridò. La sua risata risuonò tutt’intorno, mentre si allontanava celermente con i reattori al massimo.

 





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