task 7
#12DaysAfterChristmasChallenge #Task7 di
Hurt/Comfort
Italia – Fanfiction& Fanart su FB.
Task:
Realizzare
un'opera HURT/COMFORT che faccia riferimento a questa immagine
***
Era
rientrato al Santuario immediatamente, lasciando la
Francia senza tanti ripensamenti. Quando Shion l'aveva contattato,
avvisandolo
dello stato nel quale Kardia versava, aveva lasciato il ballo con una
scusa.
La
febbre l'aveva ghermito da almeno quattro
giorni, e nessun preparato né spugnatura l'aveva aiutato.
Solo quando erano
iniziate le allucinazioni, Sage si era deciso a richiamarlo.
"Il
Maestro Sage sarà alquanto contrariato
del mio comportamento, ma non sapevamo più che cosa fare: il
medico di Rodorio
ha potuto ben poco."
"Nessun
intruglio può guarire Kardia,
pensavo fosse chiaro. Preferisco incrinare il successo di una missione
piuttosto che perdere un amico. Di balli ce ne sono tanti, di Kardia ce
n'è uno
solo e l'ottava casa non può permettersi di rimanere
sguarnita." commentò
Degél, con disappunto. "Piuttosto vorrei sapere per quale
motivo non sono
stato avvertito prima che la
faccenda
degenerasse a tal punto."
"Ma
che graziosa veste, Degél." lo
prese in giro Manigoldo, quando lo vide attraversare la quarta casa
insieme a
Shion; ancora vestito del suo habit
à la
française blu notte, Degél lo
guardò in tralice. In altre occasioni gli
avrebbe risposto a tono, ma in quel momento aveva altro cui pensare.
"Suvvia,
non sei più capace di tollerare una battuta di spirito?"
Degél
sollevò lo sguardo al cielo: aveva
sopportato fin troppe battute negli ultimi giorni, alla corte di Luigi
XV, da
esaurire la sua scorta di pazienza. Ma certo Manigoldo non poteva
saperlo, e
sicuramente non meritava di essere lo sfogo delle sue frustrazioni.
"Posso
indirizzarti dalle mie sarte
parigine, sai." gli rispose. "Chi lo sa, potresti anche diventare un
gentiluomo."
Manigoldo
scoppiò a ridere.
"Non
ci sperare."
Degél scosse la testa, tornando serio.
"Dovrò
tornare a Parigi il prima possibile,
o a corte potrebbero insospettirsi. Riferisci al Maestro che
andrò a conferire
con lui appena mi sarà possibile." lo congedò
Degél, prima di sparire nei
meandri dell'ottava casa.
La
situazione era anche peggiore di quanto Shion
gli aveva descritto: riverso a letto, fradicio di sudore, Kardia
dormiva di un
sonno indotto e senza sogni. Sulla cassapanca accanto al letto,
Degél trovò una
tazza colma d'un liquido torbido e dall'odore pungente.
"Infuso
di papavero." brontolò tra sé e
sé. Utile per quietarlo, ma del tutto
vano contro la malattia che lo affliggeva.
"...basta..."
mugolò Kardia, flebile. "Non ingoierò
più una sola goccia di
quell'orribile intruglio."
Degél
si liberò della giacca, piegandola con
cura e riponendola sul dorso di una sedia.
"Sei
sveglio dunque. Rilassati, non era mia
intenzione somministrartene ancora." lo tranquillizzò,
allungando una mano
alla sua fronte e stupendosi di quanto scottasse. Il polsino lavorato
della sua
camicia solleticò il naso di Kardia, e la sua reazione non
si fece attendere.
"Sei
in ghingheri." notò Kardia
mettendolo a fuoco e sogghignando nonostante i tremori, osservando il
panciotto
di broccato e i pantaloni al ginocchio che fasciavano elegantemente
Degél.
"E dal profumo che sento, devo averti interrotto con una gentil
pulzella:
è rossetto quello che vedo lì, sul collo?"
"La
febbre non ha effetti sulla tua lingua
lunga, vedo." lo riprese. Corrugò la fronte, annusando la
manica e
storcendo il naso in una smorfia poco dopo. Mughetto,
il profumo preferito di una delle dame di compagnia della seconda
amante del
re, una giovane che aveva cercato di monopolizzarlo e approfondire
la sua conoscenza in tutti i modi, arrivando persino a
tentare un contatto ravvicinato che lui aveva freddato immediatamente:
consentiva soltanto a Seraphina gesti tanto intimi.
"La
febbre brucia il mio corpo, non il mio
cervello."
"...già.
È una cosa che, mio malgrado,
tendo sempre a dimenticare." replicò Degél,
sedendosi sul bordo del letto
e imponendo le mani sull'amico prima di emanare il proprio Cosmo.
"Prima
o poi qualcuno sarà in grado di
curare le malattie del cuore e io smetterò di esserti di
peso e di recarti
fastidio." biascicò Kardia, qualche istante dopo.
"Non
mi sei di peso. Non lo sei mai
stato." lo zittì Degél, facendosi serio.
"Solo le sciocchezze di
questo genere mi irritano, e parecchio. Quindi taci, fammi questo
favore."
***
Lady
Aquaria's corner
Secondo miei personali headcanons, Degél è il
diplomatico del Santuario di
Athena, e Sage spesso lo manda in missione all'estero, soprattutto
nella natia
Francia. Il sovrano regnante alla sua epoca è Luigi XV.
Un esempio di habit a la française
lo
possiamo vedere nel gaiden dedicato a Degél, come quello
indossato alla festa
di Madame Garnet.
Alla prossima e ancora buon anno.
Lady
Aquaria
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