Now, it’s your turn

di Sherlock Holmes
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Sei tu.
So che sei tu.
 
Mi ricordo perfettamente ogni volto di ogni singolo soldato che, in quell’Inferno chiamato Afghanistan, ho strappato dalle grinfie della morte.
Quindi, non pensare nemmeno per un istante che io ti possa confondere con qualcun altro.
 
Sei Sebastian. Sebastian Moran. Il Colonnello ferito alla gamba destra.
Emorragia gravissima, la tua; la rammento.
Sono riuscito a portarti dalle linee nemiche alla tenda di soccorso, unicamente con l’ausilio di muscoli e adrenalina, quel giorno...
 
Già, Sebastian: ti ho trascinato fino alla branda; ti ho medicato; ti ho salvato.
Non essere irriconoscente, ora.
 
So che Jim Moriarty, il tuo capo, colui che forse era, per te… qualcosa di più, è morto, e so che, per questo incolpi Sherlock.
 
Ti prego, però… non farlo.
Getta la carabina. Non sparagli.
 
Sherlock è tutto, per me.
Io, senza di lui, non sono niente.
Mi ridurrei ad un fantasma di me stesso, se lo perdessi di nuovo.
 
Sebastian, è il tuo turno, adesso.
Salva la mia vita, come io ho salvato la tua anni addietro.
 
Non premere quel grilletto… altrimenti, con Sherlock, morirò anch’io.




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