NOTE e AVVISI:
Dopo circa un secolo sono tornata, più pazza che mai!!
Siete contenti?? No eh? ^_^ Evvabbè, che ci posso fare...
Dunque dunque...innanzitutto Grazie millissimo alle
tantissime recensioni per "Mi passi il miele?" esperimento scritto in
un momento di follia...sono felice che vi sia piaciuto!! ^_-
Allora, devo cominicare una cosuccia a tutte quelle beate
creature che mi hanno chiesto della foto di Felton, mi sono spiegata male. La
foto è (molto molto probabilmente, ma non di sicuro - fidarsi è bene, non
fidarsi è meglio) del backstage del quarto film; lui è seduto con abiti
"babbani" (cioè normali, non con la divisa)davanti a quella che credo
sia una roulotte e lui è davvero iper-sbavvvvv... la foto, per chi volesse
vederla, è quella che ho nel profilo... ^_- spero di aver chiarito almeno un
pochetto... Mea culpa che ho inserito la nota nella fiction nel momento
sbagliato, il carissimo Felton non è mezzo nudo nella foto, altrimenti
credetemi, non sarei qui a scrivervi ma sarei al Camposanto...^_^
Oa vi lascio a questa sorta di nuovo esperimento. Mi sono
lascita trasportare dalla mente ed è venuta fuori questa Shot...spero vi
piaccia...(perdonate se il titolo è un po' vago...)
Baci, Jenny...
Zauuuuuuuu!! ^_^
NOTA: Le parti tra // e in corsivo sono flashback, mentre
le tre canzoni sono (nell'ordine): Santa Claus is coming to town, Jingle Bells
Rock e Have yourself a merry little Christmas.
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~MEMORIES~
A volte non sembra anche a voi di vivere in un film?
Avete mai visto una di quelle commedie babbane in cui un gruppo di amici si
ritrova dopo anni e tutti sono felici e contenti di rivedersi e di
riabbraccairsi? Ecco, non succede mai, MAI.
Abbiamo tentato una cosa simile qualche tempo fa...erano
passati tre anni dalla fine di Hogwarts, ricordo ancora perfettamente quella
sera, credo che non mi verrà mai concessa la grazia di dimenticarla...
//
-Cos'hai
intenzione di fare Sfregiato!?- esclamò furioso Draco tentando di liberarsi
mentre veniva trasportato a mo' di "sacco di patate" fino al divano.
-Ora te
ne stai qui buono buono, ok?- ordinò il moretto mettendolo giù poco
gentilmente.
-Buono
buono un corno!- ribatté stizzito incrociando le mani davanti al petto.
-Coraggio
Malfoy, rimani lì e lasciaci lavorare...- intervenne paziente Hermione.
-Perchè?-
replicò lui acido.
-Perchè
finché non abbiamo finito di addobbare l'albero, nessuno prepara da
mangiare...- rispose serafica Pansy, passando un lungo festone alla
ex-Grifondoro.
-Non
intendevo quello...- borbottò contrariato per poi alzarsi e dirigersi alla
porta-finestra che dava sul giardino della villetta.
Una
volta fuori si accese una sigaretta, aspirando il fumo ad occhi chiusi ed
emettendolo in un lungo sospiro. Quando li riaprì si rese conto di non essere
più solo.
-Che
vuoi Sfregiato?- sbottò sgarbato il biondo.
-Sai
che ho un nome?- domandò serafico l'altro senza guardarlo, ma concentrandosi
sul cielo stellato; per un attimo Malfoy esitò, poi prese una nuova boccata di
fumo e sospirò esasperato.
-Certo
che lo so...- rispose senza particolare intonazione.
-E
posso chiederti di usarlo?- proseguì il moretto guardandolo in viso.
-Puoi
chiedermelo, ma niente mi obbliga ad accontentarti...- replicò con un leggero
ghigno Malfoy.
-Lo
so...- dicendo ciò Harry si voltò e camminò verso la finestra. Poco prima di
varcare la soglia si fermò e si voltò di nuovo. -Vuoi darci una mano con
l'albero?- chiese sorridendo apertamente.
//
Sono contento che abbia accettato. So che quello che
desiderava era unirsi a noi, ma il suo orgoglio di Serpe gli impediva di
ammetterlo.
Infondo perchè dovrei volerlo dimenticare? Quello è stato
il primo passo; il primo di tanti. Chissà perché sono uscito in giardino quella
sera...mi chiedo dove sarei ora se non l'avessi fatto. Se non avessi fatto il
primo passo verso di lui, verso di noi.
Nonostante le vecchie tensioni e qualche *piccola* lite è
stata una serata...particolare. Non credo che "piacevole" sia il
termine giusto dopotutto. Ma infondo cosa sono un paio di costole incrinate, un
occhio nero e un sopraciglio spaccato? Solamente i trascurabili risultati della
*piccola* lite sopracitata; Ronald Weasley vs Draco Malfoy, l'incontro del
secolo...inutile dire che è stato Ron a riportare i danni, mentre Draco se l'è
cavata con un piccolo taglio sul labbro. D'altronde il mio ex compagno di
stanza non è mai stato un granché con i pugni...e ancora peggio con le
bacchette! L'incidente del secondo anno con le lumache è diventato una specie
di leggenda ad Hogwarts!
Tutto sommato, per quanto mi riguarda personalmente, è
stata una serata relativamente positiva. L'avete notato che ci vado cauto?
Molto cauto. Anche se io e Draco abbiamo cominciato ad avvicinarci, non è stato
facile accettare quello che ciò significava.
Ricordo come se fosse ieri la prima volta che mi invitò a
cena al maniero. Fui letteralmente travolto dall'imponenza di questa casa. Il
mio primo pensiero fu "Ma come fanno a non perdersi?"...
Se ci penso ora mi viene da ridere, conosco questa casa
meglio delle mie tasche. Anche se scrutando il paesaggio fuori dalla finestra
mi viene da pensare che forse la possibilità di perdersi c'è veramente, almeno
nell'immenso parco. Fortunatamente non ho mai sperimentato.
Chissà come mai i signori Malfoy hanno lasciato questo posto?
E' stato circa due anni e mezzo dopo la fine della scuola; Draco ha avuto il
maniero tutto per sé, mentre loro si sono trasferiti in Irlanda. Mi piacerebbe
andare a trovarli più spesso, ma gli impegni al Ministero sono troppi...
E pensare che la sola idea mi terrorizzava letteralmente
fino a due anni fa!
//
-Sbrigati
o faremo tardi!- lo chiamò una voce dal piano inferiore.
Draco
Malfoy stava finendo di allacciarsi la camicia davanti allo specchio e alzò gli
occhi al cielo, esasperato.
-Ma si
può sapere da dove ti arriva tutta questa fretta di vedere i miei genitori?-
domandò di rimando.
-Ci
aspettano per le sette, non voglio arrivare tardi...- replicò il moretto
osservando il compagno scendere le scale. -Mi odiano già abbastanza.- aggiunse
poi quando fu raggiunto dall'altro.
-I miei
non ti odiano affatto...ti adorano! E poi sono io che devi sposare, mica loro!-
ribatté l'altro avvicinandosi e posando un bacio a schiocco sulle labbra di
Harry.
-Sarà,
ma non posso fare a meno di essere nervoso...- replicò controllando nuovamente
l'ora.
-E'
normale tesoro, ma non cominciare a balbettare per favore...- lo schernì Draco
con un ghigno.
-Ah ah,
spiritoso!- ribatté sarcastico Potter battendo a terra il piede per la
tensione.
-Santo
cielo Harry...- esclamò Malfoy avvicinandosi e posandogli le mani sulle spalle.
-Non ti ho mai visto così agitato...sai che mia madre e mio padre non vedono
l'ora di rivederti...- aggiunse tentando di rassicurarlo.
-Mi
schianteranno...- mormorò disperato. -Ti rendi conto che appena sapranno del
matrimonio finiranno il lavoro che Voldemort ha cominciato? Non avrò neppure il
tempo di dirti addio prima che mi uccidano...- continuò guardandolo negli
occhi.
-Calmati,
non ti mangeranno mica...- commentò divertito Draco avvicinandosi lentamente.
-Quella è prerogativa mia...- sussurrò sensualmente per poi coinvolgere il
moretto in un lungo bacio.
//
Se qualcuno mi vedesse ora, affacciato alla finestra, che
rido come un idiota, sicuramente mi prenderebbe per pazzo. Ho sconfitto Lord
Voldermort ed ero terrorizzato da Narcissa Malfoy! Paradossale, anzi no,
pazzesco! Eh sì, non era il buon vecchio Lucius a spaventarmi, era l'apprensiva
e gelosa Narcissa. Stravede per suo figlio, adesso come allora. Temevo, anzi,
ero terrorizzato dall'idea che potesse prendere male la notizia del nostro
matrimonio; ero seriamente convinto che mi sarei dovuto preparare ad una nuova
guerra, ben peggiore della precedente.
Non mi sono mai sbagliato tanto su qualcuno.
Tra tutte le persone a cui abbiamo dato la notizia, lei è
stata quella che l'ha presa meglio. Anzi, oserei dire che ne era semplicemente
entusiasta. Da quando ci siamo liberati del Lord Oscuro, è diventata molto più
aperta e gioviale; Lucius sostiene che sia completamente impazzita, io credo
che si senta libera per la prima volta in vita sua. Ed è una cosa meravigliosa.
Chi avrebbe mai detto che io, Harry James Potter, avrei
trovato adorabile la moglie di Lucius Malfoy? Beh, Narcissa è la madre
affettuosa che nessuno si immagina che sia; ama Draco più di qualsiasi essere
vivente, e certe volte lo invidio molto per questa fortuna. Al contrario di
quello che si pensa, anche Lucius non è borioso e antipatico come sembra, ha un
suo lato "simpatico". D'accordo, è un lato che tende ad ibernarsi
mooooolto spesso, ma infondo non è cattivo. Non è un autentico Mangiamorte, se
vogliamo essere precisi; perchè bastardo sa esserlo comunque! Non oso
immaginare come sarebbe stato se fosse stato davvero fedele a Voldemort...
Comincia a nevicare, erano anni che non nevicava il giorno
della vigilia di Natale. Precisamente sono quattro anni, da quella storica cena
nella villetta di Pansy; ancora mi chiedo cosa ha spinto Draco a venirci quella
volta. Ne ha ricavato solamente una rissa con Ron e di averci (nel suo piccolo)
aiutato con l'albero. Non che io mi lamenti, assolutamente no! Infondo è da
quella sera che abbiamo cominciato a vederci sempre più spesso...
-Un penny per i tuoi pensieri...- mi sussurra una voce
divertita molto vicino al mio orecchio, mentre due forti braccia mi circondano
la vita.
-Da quando usi modi di dire babbani?- chiedo io
sorridendo.
-Da quando sto con un babbanofilo come te.- risponde
tranquillo. -C'è qualcosa che non va?- aggiunge apoggiando il mento alla mia
spalla.
-No, nulla...mi perdevo nei meandri della mia memoria...-
lo informo appoggiando la testa indietro.
-Che bel passatempo...- commenta sarcastico.
-Idiota...stavo ripensando all'ultima volta che abbiamo
fatto una cena della Vigilia con tutti gli amici.- replico fissando la neve che
scende pigramente fuori dalla finestra.
-Devi proprio ricordamelo?- chiede sbuffando.
-Eddai, non fare così, se non fosse stato per la cena di
Pansy non saremmo qui ora.- obbietto lievemente divertito dalla sua
espressione.
//
-A cosa
pensi?- chiese Malfoy svegliandosi e trovando Harry disteso accanto a sé,
immerso nei propri pensieri.
-Mi
stavo chiedendo come mai hai accettato l'invito quella vigilia di Natale; non
me l'hai mai detto...- osservò pensieroso il moretto.
Senza
dire nulla Draco lo abbracciò e lo avvicinò ulteriormente.
-Vieni
qui che te lo spiego...- gli sussurrò sensuale all'orecchio per poi
mordicchiarlo.
Ridacchiando
Harry se lo scostò di dosso.
-Draco,
dico sul serio...- protestò Potter appoggiando la fronte alla sua.
-Anch'io...-
replicò fingendosi offeso il biondo.
-Ho
capito, non vuoi dirmelo...- commentò il moro tristemente allontanandosi da
lui.
-Ehi,
fermati...dai, non prendertela, volevo solo scherzare un po'...- replicò
immediatamente Malfoy afferrandolo per un braccio e facendolo tornare alla posizione
precedente.
Potter
lo osservò interrogativo, senza però perdere lo sguardo da "cucciolotto
tenero tenero".
-L'ho
fatto perchè Pansy mi aveva assicurato che c'eri tu...- confessò ghignante.
In
risposta Potter avvicinò pericolosamente le loro labbra.
-Allora
avevi già in mente tutto? I tuoi inviti a pranzo 'per non perdere i contatti',
le uscite serali da 'buoni amici', la cena di ieri sera qui al maniero...-
osservò con una strana luce negli occhi.
-Più o
meno...- ammise sorridendo. -Anche se cominciavo a pensare che non avresti mai
ceduto, ci sono voluti quasi sei mesi...- aggiunse fissandolo negli occhi.
-Ti
saresti arreso? Tu??- domandò divertito e incredulo Potter.
-Ehi,
chi ha parlato di arrendersi!? Come vedi ce l'ho fatta...- ribatté fintamente
indignato il biondo.
-Non
avevo alcun dubbio in proposito...come si può resistere al tuo incredibile
fascino?- replicò ridendo il moretto.
-Mi
stai prendendo per il culo per caso?- chiese vagamente Malfoy a metà tra il
minaccioso e il divertito.
-Precisamente...sei
così dannatamente arrog...-ma la frase fu interrotta dalle labbra del biondo
che lo coinvolsero in un bacio mozzafiato.
//
Di nuovo mi viene da ridere...
-Che c'è di così divertente?- mi chiede sospettoso.
-Ricordavo la prima mattina che mi sono svegliato con te
qui al maniero...- lo informo ancora sorridente.
-Questi sono già ricordi migliori...- osserva posandomi
dolcemente un bacio sul collo.
-Concordo...- sussurro mentre lentamente mi volto verso
di lui, tentando di non sciogliere il suo tenero abbraccio. -E' quasi ora di
andare...- aggiungo avvicinandomi alle sue labbra.
Invece di rispondere, lui annulla le distanze e fa
connettere le nostre labbra, facendosi strada con la lingua; senza lasciarmi
pregare schiudo la bocca e ricambio con piacere, portando una mano dietro la
sua nuca. Non è una bacio famelico, né carico di lussuria; è un dolce sfiorarsi
delle nostre lingue e delle nostre labbra, un gesto carico di amore e di
calore. Ci separiamo dopo qualche minuto, anche se proseguirei molto
volentieri.
-Ti amo...- mi sussurra sulle labbra.
-Anch'io ti amo Draco...- gli rispondo ancora ad occhi
chiusi, accarezzandogli i capelli setosi che ormai arrivano a toccare le
spalle.
Senza aggiungere altro si allontana e si avvicina
all'armadio.
-Dobbiamo proprio andarci?- mi chiede con aria seccata.
-Sì che dobbiamo...eddai, non dirmi che non ti fa piacere
rivedere tutti dopo così tanto tempo...- rispondo sorridendo.
-Beh, un paio di persone le rivedo volentieri, ma...-
protesta debolmente.
-E allora? Limitati ad ignorare Ron e vedrai che ti
divertirai...- lo interrompo avvicinandomi.
Lui annuisce regalandomi un sorriso rassegnato, ma allo
stesso tempo dolce come il miele.
Posandogli un bacio a schiocco sulle labbra incomincio a
vestirmi, mentre lui fa lo stesso.
-Chi hai detto che ci sarà?- mi chiede mentre mi allaccio
la camicia davanti allo specchio.
-Dunque...Pansy mi ha detto che, oltre ovviamente lei e
Ginny, ci saranno Ron e Luna con i bambini, Blaise e Hermione con i bambini, e
basta credo...-
-Un'invasione di moccosi insomma...- osserva sarcastico
allacciandosi le scarpe.
-Eh già...e sembra che non vedano l'ora di rivederti...-
lo stuzzico allegramente.
Ricordiamo perfettamente entrambi che al nostro
matrimonio, un anno e mezzo fa, quei bambini non gli hanno dato tregua un
attimo. Sembravano avere una particolare predilezione per lui, e Draco ha
rasentato l'isteria.
-Quanti anni hanno ora?- mi domanda sconsolato.
-Oh, i figli di Ron hanno 5 anni, mentre quelli di Blaise
hanno 4 e 6 anni.- rispondo visualizzandomi nella mente le facce di quelle
piccole pesti.
-Fantastico...- commenta sarcastico.
-Vedrai che ti lasceranno perdere...sono bambini, si
stancano in fretta di qualsiasi cosa...- cerco di rassicurarlo. Se solo sapesse
che al matrimonio non era proprio spontanea questa tortura, credo che
ucciderebbe Ron e Hermione. Ma infondo si è divertito, anche se non lo
ammetterà mai. Gli piacciono i bambini, ci sa davvero fare se solo ci si mette.
-Lo spero...- si limita a rispondere mentre si da
un'ultima sistemata.
Ora siamo pronti possiamo andare, sento che sarà una
bella serata, infondo è la vigilia di Natale!
//
-Ciao
Pansy, è un piacere vederti! Qual buon vento?- salutò allegramente il moretto
scendendo l'imponente scalinata.
La
ragazza rispose al sorriso e attese di essere raggiunta.
-Sono
venuta per parlare con te...- disse tranquilla.
-E'
successo qualcosa?- chiese immediatamente preoccupato Harry facendo accomodare
l'amica in salotto.
-Oh no,
sta' tranquillo!- replicò lei allegra. -E' per questo Natale...- aggiunse
mentre il suo sorriso si allargava.
-Qualcosa
mi dice che stai organizzando una delle tue cene...- commentò ridendo Potter.
-Esatto...ma
mandare degli inviti mi sembrava troppo formale...è una cosa tra amici...-
spiegò lei.
-Beh,
ne parlerò a Draco, ma non credo abbia nulla in contrario...- rispose Harry.
-Mi
farai sapere al più presto?- domandò lei ancora più allegra.
-Certamente...Ora
è al Ministero, ma appena torna stasera gliene parlerò...- la rassicurò lui.
-Anzi, perchè non ti fermi qui a cena?- propose poi.
-Mi
piacerebbe molto credimi, ma stasera Molly e Arthur aspettano me e Ginny...-
rispose un po' delusa.
-Ah, i
famosi ritrovi Weasley...beh, in bocca al lupo!- gli augurò ridendo il moretto.
-Crepi!-
ribatté lei altrettanto divertita.
//
Diciamo che ci ho messo parecchio per convincere Draco ad
andarci; per la precisione ci ho messo tutta la notte, ma i miei 'metodi'
funzionano sempre.
Ci siamo, siamo di fronte alla villetta su due piani dove
vivono Pansy e Ginny; chi l'avrebbe mai detto, Ginny Weasley con una
Serpeverde...il mondo è davvero imprevedibile a volte!
Bussiamo e dopo pochi secondi ci apre la suddetta
ex-Grifondoro, con un enorme sorriso sul volto.
-Harry, Draco! Che piacere vedervi!! Accomodatevi!- ci
accoglie con l'abituale calore tipico delle donne della famiglia Weasley.
Non appena entrati ci avvolge il tepore del caminetto e
una musica che arriva dal salotto.
"He's making a
list
He's checking it twice
He's gonna find out
Who's naughty or nice
Santa Claus is comin' to town"
Adoro il Natale, lo spirito allegro che pervade le
persone, la gioia negli occhi dei bambini quando ammirano la neve, gli alberi
addobbati e le montagne di regali. Mi fa capire che i miei sacrifici, la mia
vita, la mia vittoria, sono serviti a questo, ad un mondo più tranquillo. Sarei
pronto a farlo di nuovo solo per questo.
Appena entrati in salotto Luna ci viene incontro e ci
abbraccia affettuosamente, subito imitata da Pansy. Ron rivolge un cenno di
saluto a Draco e a me una calorosa pacca sulle spalle, sempre il solito Ronald!
-Sono così felice che siate potuti venire!- esclama
entusiasta Ginny; è davvero bello vederla sorridere.
I figli di Ron e Luna, Greg e Zach, due gemelli talmente
pestiferi da far concorrenza a Fred e George, sono impegnati nell'inseguimento
di Nebb, il gatto persiano di Ginny e Pansy, e ci degnano solamente di uno
sguardo.
Non faccio in tempo a chiedere di Blaise e Hermione,
perché il campanello di casa suona e Ginny va ad aprire.
Quando torna in salotto ha un espressione di incredulità
e gioia sul volto. Subito dopo di lei entra Blaise, subito seguito da Hermione
e dai loro figli, Nicholas e Alexandra.
Sono senza parole...
-'Mione!!- le corro incontro e la abbracciò, facendo
attenzione a non colpire l'evidente pancione. -Perchè non ci avete detto
niente?- le chiedo appena mi allontano e saluto Blaise con un'amichevole pacca
sulla spalla.
-Volevamo farvi una sorpresa...- risponde lei raggiante.
Già tre figli! E' incredibile...
-Sapete se è machio o femmina? Di quanti mesi è?-
comincio a tempestarla di domande, neanche fossi una vecchia pettegola.
-Calmati Harry...- mi risponde ridendo. E' la
personificazione della felicità, e la capisco. -Non lo sappiamo, non vogliamo
saperlo finché nasce...il che dovrebbe accadere tra circa due mesi e mezzo.-
aggiunge.
Vedo Draco osservare Hermione con una strana luce negli
occhi. So cosa sta pensando, e a volte mi fa soffrire il pensiero che non posso
donargli ciò che vuole. Ve l'ho detto, a lui i bambini piacciono, anche se non
lo da molto a vedere, ma io lo conosco e so cosa significa quello sguardo.
-Bene, ci siamo tutti...- annuncia allegramente Pansy
mentre Alexandra e Nicholas si uniscono ai gemelli per la caccia al gatto. -Ho
un idea...- aggiunge poi sorridendo in "Serpeverde-mode".
-Credo di aver capito...- commenta Draco sorridendo.
-Illuminateci!- interviene Ron allegro ma confuso.
-Lo donne con me in cucina e gli uomini qui a fare
l'albero?- propone Pansy raccogliendo il consenso praticamente unanime.
Ormai è una specie di rito in casa di Pansy e Ginny fare
l'albero la sera della vigilia, e ne sono entusiasta, è una cosa che adoro.
-Benissimo, allora al lavoro!- ci incoraggia Blaise.
Mentre lui e Draco posizionano l'abete nell'angolo ad
esso riservato, io e Ron trasportiamo le scatole fino al divano, per poi
poggiarvele.
La musica natalizia babbana continua a suonare, mentre
noi iniziamo ad appendere gli addobbi, chiacchierando allegramente.
-Allora Ron, come va con la squadra?- chiede Draco
gentilmente. Lascio cadere a terra il festone che ho in mano. Draco Malfoy ha
appena rivolto una domanda a Ronald Weasley in modo gentile, educato e civile!?
-Oh, tutto normale...un sacco di allenamenti, ma non mi
lamento.- risponde tranquillo Ron, stupendomi ancora di più. -Tu invece?-
domanda poi a quello che credevo essere il mio compagno.
-Beh, a dire la verità al Ministero c'è stato qualche
problema con un villaggio babbano, ma tuo padre ha risolto la situazione.-
risponde afferrando un festone verde e argento. (ma che fantasia coi colori! -_-
NdJenny)
-D'accordo, chi sei e cosa hai fatto a mio marito?-
chiedo divertito e indredulo, avvicinandomi a Draco. In risposta lui sorride,
mi circonda le spalle con un festone e mi attira a sé, posandomi un bacio casto
sulle labbra.
Ci separiamo dopo qualche istante, osservando
l'espressione indecifrabile sul volto di Weasley, e le facce sorridenti di
Blaise e delle ragazze, comparse sulla soglia giusto in tempo per vedere la
scena.
-Cerco solo di esser socievole, qualcosa in contrario?-
mi domanda con un sorriso sornione, liberandomi dal festone e posizionandolo
sull'albero.
-Nient'affatto!- rispondo allegramente posandogli
velocemente un bacio sulla guancia e riprendendo a trafficare con l'albero.
Le ragazze sono tornate in cucina e noi continuiamo ad
addobbare.
-Il giornale come va Blaise?- domando incuriosito. Lui e
'Mione hanno aperto un giornale da un annetto, e sta facendo velocemente
strada.
-Oh, va alla grande, abbiamo superato il nostro record di
vendite lo scorso mese!!-
-Ho sentito che Rita Skeeter ha cercato lavoro da voi...-
continuo sogghignando.
-E' vero...dovevate vedere con che soddisfazione Hermione
l'ha letteralmente cacciata...- osserva lui ridendo.
-L'hai fatto fare a lei?- interviene incredulo Draco.
-Come potevo negarle una simile soddisfazione?- risponde
Blaise ancora divertito. -Tu Harry, che mi dici? Al Ministero?- aggiunge poi
rivolto a me.
-Oh, una mole incredibile di lavoro, ma pare che le acque
si stiano calmando...con l'aiuto di Lucius e Severus abbimo arrestato
praticamente ogni Mangiamorte ancora esistente. O meglio, questo è ciò che
speriamo...- rispondo spostando una scatola vuota dal divano.
Chissà se è davvero così...
Sono passati sei anni da quando Voldemort è stato
sconfitto, e finalmente abbiamo raggiunto un periodo di pace stabile. Sono
consapevole che ciò abbia comportato molte vittime, ma sono felice che tutto si
sia calmato.
-Manca solamente la stella in cima...- osserva Pansy
arrivando in salotto, seguita da 'Mione, Luna e Ginny.
Draco sta per posizionare quell'ultimo pezzo quando si
ferma di botto.
-Zio Daco...potto?- chiede con la vocetta fine fine una
piccola moretta di quattro anni tirandogli la camicia.
Mi aspetto quasi di vederlo sbuffare, e invece lui porge
la stella ad Alexandra e le sorride. La guarda saltellare cercando inultimente
di arrivare in cima all'albero, poi ridendo si decide ad aiutarla. Gentilmente
la prende in braccio e la porta all'altezza della cima, permettendole di
posizionare l'addobbo.
Sono senza parole, Draco sembra al settimo cielo mentre
osserva il sorriso compiaciuto e felice sul volto della piccola; sembra quasi
che si rifletta nel suo volto. Sono certo che sarebbe un padre fantastico.
Non sono l'unico rimasto sorpreso dalla scena, ma il
silenzio non dura molto.
-La cena è servita gente...coraggio, a lavarsi le mani
bambini!- esclama allegra Hermione.
Ci dirigiamo tutti a tavola, ho una fame che non ci vedo!
Sarebbe bello se potessimo fare questi ritrovi più
spesso...
Ma io e Draco abbiamo un sacco da fare al Ministero,
Blaise è super impegnato con il giornale, Ron è sommerso dagli allenamenti di
Quiddich, Pansy e Ginny sono completamente assorbite dalla gestione del loro
studio legale, e Luna e Hermione ormai sono mamme a tempo pieno.
Nna pausa ogni tanto però non fa male... abbiamo
solamente ventiquattro anni, ma sembriamo averne dieci di più. E' curioso che
sia Blaise e 'Mione, che Ron e Luna abbiano avuto dei figli così presto,
pensavo che si sarebbero presi un po' di tempo per pensarci, o per sistemarsi.
Evidentemente dopo la caduta di Voldemort non avevano più
alcuna motivazione per aspettare.
A volte mi fermo a pensare (eh già, lo faccio spesso...),
e mi chiedo cosa direbbe Sirius se fosse qui. Sarebbe fiero di come mi sono
comportato? Accetterebbe il mio stile di vita? Approverebbe il mio matrimonio?
Sono domande a cui non avrò risposta, ma qualcosa mi dice che Remus potrebbe
rispondere all'ultima. Non ho mai osato chiedergli molto, solo qualche accenno;
non vorrei mai che per colpa mia rivivesse dei ricordi dolorosi.
Mio Dio, io non so cosa farei se perdessi Draco; il solo
pensiero mi agita e mi ricorda di stare in guardia, sempre, anche nei momenti
più tranquilli. Sarei perso senza di lui al mio fianco, sarei vuoto, senza
futuro.
Vorrei tanto condividere con lui la gioia di crescere un
figlio, ma so che è un impegno notevole, e non voglio forzarlo. Non ha mai
avuto un buon rapporto con suo padre, e non lo biasimo per il suo timore verso
la responsabilità che comporta tutto ciò.
Io ne so ancora meno; lui ha avuto il (pessimo) esempio
di educazione paterna (anche se negli ultimi anni Lucius è migliorato, a suo
parere), mentre io non ho avuto neppure quello. Sirius era una specie di padre,
ma l'ho conosciuto troppo poco.
"Jingle bell,
jingle bell, jingle bell rock
Jingle bells chime in jingle bell time
Dancing and prancing in Jingle Bell Square
In the frosty air
What a bright time, it's the right time
To rock the night away
Jingle bell time is a swell time
To go gliding in a one-horse sleigh
Giddy-up jingle horse, pick up your feet
Jingle around the clock
Mix and a-mingle in the jingling feet
That's the JINGLE bell rock"
La musica natalizia ha ricominciao a spandersi nel
salotto, mentre i bambini improvvisano degli improbabili balletti e giocano
davanti al caminetto, e noi "adulti" siamo seduti sul divano a
chiacchierare.
Pansy ci offre un bicchiere di brandy come "fine
pasto" e lo accetto molto volentieri.
Questo dovrebbe essere il momento di perdersi a rievocare
vecchi divertenti episodi della scuola, eppure c'è qualcosa che ci blocca; è
come se con la morte di Voldemort si fosse creato un invalicabile fossato tra
il passato e gli anni del "dopo Lord Oscuro". Sono stati anni tutto
sommato felici, certo, ma il pensiero di ciò che ci minacciava costantemente,
tende a farci archiviare un po' quel periodo. Credo che il fatto che ora ci sia
una nuova generazione di bambini aiuti a tralasciare il nostro passato, e a pensare al loro
futuro. Abbiamo solo ventiquattro anni, ma siamo già abbastanza maturi
tutti quanti per capire che è solamente compito nostro fare in modo che i
bambini di adesso non debbano vivere nella nostra stessa paura.
Qualche volta intraprendo questi discorsi con Draco,
abbracciati sul divano, davanti al caminetto, e mi stupisco ogni volta di più
di quanto entrambi siamo diversi dai ragazzini che frequentavano Hogwarts solo
sette anni fa. In un certo senso era la scuola che ci manteneva in un cero
senso "ingenui". Finché eravamo lì dentro, sotto la protezione di
Silente, ci potevamo ritenere in qualche modo più al sicuro che in altri posti,
e ciò ci dava l'impressione di poterci rilassare e non dover pensare a
"dopo". La fine del settimo anno è stata traumatica anche per questo
credo...
E' già trascorsa quasi tutta la serata, il tempo sembra
volare stasera; è un vero peccato, mi sto divertendo, e credo che anche Draco
infondo abbia gradito l'esperienza.
A giudicare da ciò che vedo, immagino di sì.
E' seduto sulla poltroncina vicina al caminetto e ascolta
distrattamente l'animata conversazione tra Blaise e Ron su Cho Chang, attuale
moglie di Neville Paciock (poveretto...). Ma ciò che mi sbalordisce, anche se
ormai non dovrebbe, è che ha in braccio la piccola Alexandra. Quella specie di
Hermione in miniatura, con gli occhi color petrolio indubbiamente ereditati dal
padre, sembra essersi particolarmente affezionata al suo "zio Daco",
ma non alla maniera assillante con cui erano stati aizzati contro di lui i
bambini al matrimonio. Mi fanno una tenerezza infinita; la piccola sta cercando
di fargli delle ridicole treccine agli ormai lunghi capelli, e lui la lascia
fare senza sembrare minimamente infastidito; diciamo che la ignora, o quasi. La
lascia fare e ogni tanto le rivolge un mezzo sorriso.
"Have yourself
a merry little Christmas
Let your heart be light
Next year all our troubles will be
out of sight
Have yourself a merry little Christmas
Make the yule-tide gay
Next year all our troubles will be
miles away
Once again as in olden days
Happy golden days of yore
Faithful friends who were dear to us
Will be near to us once more
Someday soon, we all will be together
If the Fates allow
Until then, we'll have to muddle through somehow
So have yourself a merry little Christmas now."
Ormai è molto tardi, siamo tutti assonnati e stanchi, ma
allegri. I gemelli si sono accoccolati vicino a Luna e le stanno chiedendo (la
stanno all'incirca scongiurando) di andare a casa, mentre Nicholas è seduto
vicino a Blaise, ma nonostante abbia gli occhi semi aperti, credo sia
addormentato. Volgo lo sguardo verso Draco e non riesco a trattenere un sorriso.
La piccola Alexandra gli ha circondato il collo con un
braccio e ha appoggiato la testa nell'incavo tra il collo e la spalla,
addormentandosi; lui non sembra minimamente turbato, anzi, le sta accarezzando
dolcemente la testa, giocherellando con i suoi capelli.
Ripeto: mi fanno una tenerezza infinita; e ripeto: Draco
sarebbe un padre fantastico.
Quasi simultaniamente annunciamo che è tardi e che
sarebbe meglio andare; in effetti i bambini non ce la fanno più e anch'io sono
abbastanza stanco.
Pansy e Ginny ci riportano i cappotti e dilungandoci in
infiniti saluti riusciamo ad uscire di casa. E' un peccato che Draco e
Alexandra abbiano dovuto separarsi, l'espressione di felicità negli occhi di
lui era impagabile.
Pochi minuti e ci smaterializziamo al maniero. Sono
stanco, ma felice.
-Ehi...- mi apostrofa Draco abbracciandomi da dietro.
-Ehi...- rispondo in un sussurro appoggiandomi a lui.
-Mi sembra stanco signor Potter...- osserva divertito.
-Tu no?- replico sorridente.
-Abbastanza...- ammette. -Ma è stata una bella serata...-
aggiune sorprendendomi un po'.
-Ma come, pensavo che fosse "un'invasione di
mocciosi"...- lo stuzzico voltandomi verso di lui e cingendogli la vita
con le braccia.
Lui si limita a sorridermi e posarmi un casto bacio a
fior di labbra.
Sono certo che sa a cosa sto pensando...
-Saresti un ottimo padre, lo sai?- azzardo quasi timoroso
della sua reazione.
Mi guarda un po' sorpreso, ha uno sguardo indecifrabile;
vorrei tanto sapere che gli passa per la testa, ora. Inaspettatamente mi sorride
e mi stringe più forte a sé, appoggiando il volto alla mia spalla.
-Vorrei avere la possibilità di dimostrarlo...- mormora.
Non l'ho mai sentito dire una frase simile, è sempre così
sicuro e determinato, così introverso e quasi "freddo" quando parla
dei suoi desideri. Ma ora no, sento che queste parole gli salgono dal cuore.
Esattamente come a me stanno salendo le lacrime a questa dichiarazione e
richiesta indiretta. So che non mi domanderà mai apertamente di adottare un
figlio, so che questo è il massimo che si concederà; e io non voglio deluderlo.
Sarei egoista se volessi tenere solamente per me tutto il suo amore...
UNDICI
ANNI DOPO
-Hai preso tutto?- chiedo preoccupato osservando il
bambino di undici anni che mi sta davanti.
-Sì papà!- risponde sbuffando.
-Il tuo gufo?- domanda Draco sistemando le valige sul
carrello.
-Sì papà!- ripete alzando gli occhi al cielo.
Io e Draco ci guardiamo negli occhi e ci sorridiamo,
prima di incamminarci nel passaggio che conduce al binario 9 e 3/4.
Come sempre è iper-affollato e facciamo fatica a farci
strada. In lontananza scorgiamo le sagome di Hermione e Blaise che ci vengono
incontro, accompagnati dai figli, Nicholas, ormai diciassettenne, Alexandra,
quindicenne, e Kevin, undicenne.
-Ciao Harry! Ciao Draco!- ci salutano, per poi volgere lo
sguardo al bambino con noi, nostro figlio, e aggiungere -Ciao Sirius! Cresci
sempre di più!-
Lui fa un sorriso a trecentocinquantamila denti, mentre
gli occhi blu gli si illuminano dalla contentezza. Sembra quasi che sia davvero
la versione undicenne di Sirius, con i capelli neri e l'aria da
"malandrino"; ma le espressioni, il portamento, l'orgolio sono
inconfondibili, è un Malfoy. E un Potter per quanto riguarda le regole, lo ha
già ampiamente dimostrato...
-Coraggio, è ora di salire sul treno!- annuncia allegro
Nicholas, prendendo per mano il fratellino e salutando i genitori.
-Ma quanta fretta ragazzi!- osserva ridendo Hermione,
seguendoli e salutandoci con una mano, imitata da Blaise.
-Vado anch'io, così mi unisco a loro...- annuncia allegro
Sirius guardandoci euforico.
-Certo ometto...fai il bravo!- lo saluto sorridente e
posandogli un bacio sulla testa.
-Papà, non sono mica un moccioso!- esclama
indignato...che tipetto.
-Harry ha ragione, fa attenzione a Gazza...e a quella
mummia della preside McGrannit!- si raccomanda Draco, scompigliandogli i
capelli divertito.
-Lo farò...- ribatte risistemandosi. -Ciao!!- aggiunge
incamminandosi velocemente verso il treno.
Entrambi lo salutiamo con un cenno della mano.
-La casa sarà vuota senza di lui...- osservo un po'
rattristato, mentre il treno si allontana e noi ci incamminiamo verso l'uscita.
-Sì, ma scommetto che lui sarà entusiasta di essersi
liberato di noi...- replica divertito Draco.
-Dici?- chiedo incerto ma sorridente.
-Ogni bambino non vede l'ora di andare ad Hogwarts per
liberarsi dalle costrizioni...dovresti saperlo meglio di chiunque altro,
Potter! Ne facevi sempre di tutti i colori, eri fuori controllo!!- risponde
ridendo.
-Senti un po' chi parla!- ribatto, ma so che ha ragione.
-A proposito, non dovremmo armarlo?- chiedo ridendo a mia volta.
-Lasciamogli il tempo di ambientarsi...per Natale forse
avrà la Mappa e il Mantello, anche se non sono per niente d'accordo...-
-Ma dovrà pur divertirsi!- obbietto.
-Dovrai corrompermi se vuoi che acconsenta...- commenta
con un sorrisetto maligno.
-E' una cosa che mi è sempre riuscita magnificamente...-
replico prima di smaterializzarmi.
Ricompariamo all'ingresso del maniero e lo colgo di
sorpresa con un bacio. Lo sento sorridere prima di rispondereai tocchi
infuocati della mia lingua, cingendomi la vita con le braccia. Starei così per
sempre se solo non dovessi respirare...
A malavoglia ci stacchiamo e inizio a correre su per le
scale, trascinandolo con me.
-Ma quanta fretta signor Potter!- mi schernisce.
-Ho un marito da corrompere signor Malfoy...- rispondo
ghignante.
-Ma mancano mesi a Natale..- obbietta ridendo.
-Lo so perfettamente...- replico continuando a salire.
Finalmente ho smesso di chiedermi cosa ne sarebbe di me
ora se non fossi uscito in giardino quel Natale di quindic'anni fa...