– Perché, Tatsumaru?
Perché? –
– I crimini imperdonabili
devono essere puniti… Il traditore deve morire… –
Con questa estrema frase, concludo
il mio indegno percorso di vita.
Il mio sangue, che sgorga copioso
dalla mia ferita, lava la mia colpa.
Perdonami, Ayame.
Dovevo riscattare il mio nome
dall’infamia.
Ho disonorato me stesso, anche se
non me ne pento.
Ho visto in Kagami – sama il
sogno di un mondo governato dagli shinobi, liberi da catene secolari
e padroni della loro stessa esistenza.
Mi sembrava un sogno meraviglioso,
ma presto si è svelato il suo vero volto.
Quanto sangue è stato
versato, in nome di questa utopia?
E molto di questo sangue bagna le
mie mani e niente potrà purificarle.
Le anime dei morti per mia mano
urlano vendetta e io non mi sottrarrò al loro giudizio.
Non sono un codardo e non mi
sottrarrò alla punizione.
Da tanto, troppo tempo ho
attraversato il confine tra luce e ombra…
E, ormai, non posso più
tornare indietro.
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