- Questa
storia appartiene alla serie “Writober –
RWBY’s Alternative
Universe”
- Prompt:
Ombra
- Personaggi:
Qrow Branwen/Raven Branwen
Non
sono solo
- Erano
anni che Qrow non vedeva sua sorella.
- Non
si erano lasciati bene dopo l’incidente.
- Erano
uniti, avevano sempre potuto contare l’uno
sull’altra, eppure
dopo la morte di Summer si erano persi.
- Qrow
non aveva ben capito come mai.
- Non
aveva neanche mai chiesto.
- Sua
sorella era uno spirito libero, un caratteraccio insopportabile, una
persona che non poteva avere a che fare con nessuno. Forse era una
sociopatica, ma non aveva una diagnosi media specifica, per cui non
se la sentiva di accusarla.
- Aveva
passato del tempo ad odiarla per essersene andata, poi aveva capito
che anche per lei non era stato facile. Non era un uomo che
perdonava, tutt’altro: aveva semplicemente capito che anche
sua
sorella era stata ferita e distrutta probabilmente.
- Tuttavia,
l’abbandono e gli anni di lontananza lo avevano fatto
ragionare,
gli avevano fatto vedere come sua sorella fosse una persona
problematica ed incapace di avere un rapporto normale con le persone.
- E
andava bene, in un certo senso, neanche Qrow poteva definirsi un
socievole, o sociale, o estroverso; capiva il bisogno di Raven di
stare sola ogni tanto.
- Non
era mai riuscito a perdonarla, però. Aveva accettato, aveva
capito,
si era confrontato, ma non aveva mai perdonato per essere stato
lasciato solo.
- Aveva
provato a chiamarla più e più volte, anche
durante il suo percorso
psicologico, o quello per ripulirsi dalla dipendenza
dall’alcol.
- Niente.
- Il
suo dolore, in ogni caso, non era passato. Non era diminuito col
passare degli anni, non era stato elaborato bene evidentemente, e
Qrow aveva una vaga idea del perché.
- La
sua ombra.
- L’ombra
e l’oscurità in generale erano sempre state
collegate alla
famiglia Branwen, perciò per Qrow era naturale associarle a
sua
sorella.
- Sperava
solo che per Raven fosse lo stesso: che l’ombra di Raven la
tormentasse, come stava tormentando lui.
- Era
l’unico pensiero, vile e codardo, che riusciva a farlo alzare
la
mattina.
- Nonostante
tutto, non era solo.
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