Il
lungo stridio del treno raggiunge le sue orecchie.
Naomi
segue le sue compagne e si siede davanti al piano. Presto, si
alzerà un sipario di inganni, al suono di un’orchestra
di anime disperate.
Un
altro carico di disperati è giunto, in quell’inferno
privo di demoni.
Altri
sventurati diventeranno cibo per la macchina infernale di Auschwitz
La
direttrice del campo
desidera che vengano accolti a suon di musica, come capi di stato in
visita in un paese straniero.
La
direttrice dell’orchestra da’ il segnale.
Naomi
comincia a fare volare le lunghe dita sulla tastiera del pianoforte.
Vorrebbe non riempire l’aria, satura di morte, di note
delicate.
La
musica non può essere piegata ad un fine tanto crudele.
Le
sembra un’offesa a quello che hanno passato e passeranno quegli
sventurati, catturati dall’implacabile macchina di morte
nazista, ma non ha scelta.
L’inganno
a suon di musica deve continuare.
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