The Consequences of loving Him

di Hunnie_94
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Note:
Finalmente siamo arrivati all'epilogo :)
Ci vediamo giù per i ringraziamenti/saluti finali
Enjoy :)




Quattro anni, sette mesi, una settimana, due giorni, diciassette ore, dieci minuti e sedici secondi dopo, Jongin non aveva rotto la sua promessa.
Come le aveva promesso, ogni volta che Minhee si sentiva giù o era triste, lui era lì per lei. Ogni tanto, era cosi idiota da essere lui la causa delle sue lacrime, alcune volte era lui che la faceva piangere, o a farla sentire triste, o a farla arrabbiare… Ma neanche una volta si era allontanato da lei.
Proprio come le aveva promesso, era lì per lei quando ne aveva bisogno. Era lì per lei e l¢amava. Era lì per provarle che, anche se era la persona che la rendeva triste, Jongin poteva farla sentire anche la persona più felice sulla terra.
E la persona più felice era lei.
Choi Minhe non era mai stata così felice. Senza Jongin vicino a lei, si sentiva nulla. Ogni giorno Jongin era il motivo per cui lei si alzava dal letto. Di ogni piccola cosa che facevano insieme e di tutto il tempo che trascorrevano insieme, Minhee ricordava tutto.
Ricordava col cuore: quei momenti li avrebbe ricordati per il resto della sua vita.
 
Il suo ricordo preferito era di quando Jongin le chiese di diventare la sua fidanzata e di sposarlo. Sì, si era sentita come la persona più fortunata al mondo. Non era mai stata felice e non aveva mai sorriso come quel giorno. Anche Jongin era felice. Felici, ecco com¢erano. Vivevano insieme in una piccola casa e avevano un vicinato davvero tranquillo; girato l¢angolo, c¢era una pasticceria in cui Minhee amava andare. Alcune mattine, prima che Minhee si svegliasse, Jongin ci andava e le prendeva tante cose buone. Vivevano pacificamene e si godevano le piccole cose che facevano sentire Minhee ancora più felice. Non era mai stanca di lui; non poteva neanche immaginare lei stessa che si stancava di Jongin. Lui era il suo tutto. Era la sua anima gemella.
 
Conoscendolo da circa 16 anni, aveva imparato ad amare ogni suo difetto, come d¢altronde aveva fatto anche lui. Dai suoi cambiamenti di stati d'animo alle sue continue necessità e piagnistei, Jongin amava ogni singolo aspetto di lei. Così come Minhee amava i suoi tormenti e lamentele.
 
Il giorno in cui Jongin le chiese di diventare la sua fidanzata, per Minhee era un giorno qualunque.
Si svegliò, ovviamente, accanto a Jongin; si alzò e si preparò per andare a lavoro, mentre Jongin preparava la colazione. A Minhee piaceva il caffé con molta schiuma, con due cucchiaini di zucchero.
Si sedevano insieme ogni mattina e discutevano di cose inutili, proprio come durante l¢adolescenza. Si amavano come avrebbero fatto due ragazzini, e a Minhee quella cosa piaceva più di tutte. La trattava ancora come se avesse diciannove anni, le dimostrava lo stesso amore di quattro anni fa.
Mangiavano i toast con burro e miele – il preferito di Minhee –oppure, a volte, i pasticcini che Jongin andava a prendere lì di fronte. In altri giorni, Minhee si svegliava per prima e preparava i bagel con crema di formaggio e nocciole per entrambi. In seguito, si davano un bacio e Minhee andava a lavoro.
Nei giorni normali, Minhee tornava a casa e trovava Jongin sul divano a guardare la TV o che preparava la cena, sempre se il suo capo gli permetteva di staccare prima. Altrimenti, di solito Minhee tornava in una casa vuota e noiosa, ed era lei che preparava la cena e ad aspettare che Jongin tornasse a casa.
 
In un particolare giorno in cui Minhee tornò a casa, Jongin non si trovava da nessuna parte, ma quella casa non era noiosa come al solito.
Candele erano accese ovunque, e sentieri fatti con petali di rose la conducevano nel cortile posteriore, dove trovò un biglietto.
Incontriamoci sul tetto”, alla fine della nota una piccola “J.” con un cuoricino accanto.
Quando la ragazza arrivò sul tetto, vide Jongin. Non indossava nulla di speciale, solo una semplice camicia che gli aveva comprato uno o due mesi prima, quella che era la sua preferita su di lui. Aveva i jeans, e i capelli spettinati.
Gli occhi di Minhee brillavano di lacrime per tutte le emozioni che stava provando.
 
Cos¢è tutto questo?”, chiese lei, cercando di cacciar via i lacrimoni.
 
Jongin si inginocchiò, tirando fuori una scatolina di velluto e facendo accelerare il cuore di Minhee.
Aveva tanto atteso quel momento, lo aveva ripetuto mille e mille volte ella sua testa, dicendosi che sicuramente sarebbe stata pronta, ma le lacrime continuavano a punzecchiarle gli occhi come tante spine. Era sopraffatta dalla felicità.
 
Vuoi diventare la mia fidanzata?”, chiese lui, ancora su un ginocchio. La luce delle candele accese intorno facevano splendere i capelli di Jongin con dei riflessi rossi, gli occhi erano marrone caldo. Tutto lo faceva sembrare un po' più bello del solito.
Io-io… “, Minhee cercò di parlare. Ovviamente voleva dire di sì, ma non riusciva a dire nulla.
 
Non rispose a parole, ma lo fece alzare e gli buttò le braccia al collo, baciandolo appassionatamente, o almeno quanto le permettevano le lacrime. Jongin sapeva benissimo che quella era una risposta positiva. Le asciugò il viso e le baciò la guancia, dicendole che aveva bisogno di lei e di lei soltanto.
 
 
Anche per Kyungsoo gli ultimi quattro anni erano stati un cambiamento. Adesso era un cantante famoso. Invece di usare il suo vero nome, la sua agenzia gli aveva consigliato di cambiarlo in “D.O”. Minhee e Jongin lo presero in giro su quel nome per settimane, ma poi ci passarono sopra.
Kyungsoo era più felice che mai di vivere la carriera da cantante, quella carriera che aveva sempre sognato.
 
Così come per la sua vita amorosa: stava uscendo con qualcuno. Si potrebbe pensare che un cantante famoso come lui si sarebbe innamorato di una modella, di una cantante come lui o di un¢attrice. e invece no, si era innamorato di una bibliotecaria.
Il loro primo incontro fu un po' inusuale, ma lei era bellissima. A Kyungsoo piaceva ogni giorno sempre di più. Non voleva una modella, un¢attrice o una cantante. Aveva solo bisogno di una ragazza che lo amasse per quel che era, e questo ottenne. Si chiamava Minkyung, aveva dei bellissimi capelli castani con le punte più chiare; era l¢unica persona con cui riusciva a condividere tutto, a parte Minhee e Jongin ovviamente.
 
Lei mi fa felice, ed è questo tutto ciò che conta”, disse lui in un¢intervista. “Per quanto sappia he questo possa ferire i miei fans, spero sappiate che vi amo ancora, e spero possano supportarmi e mostrarmi amore, accettando i miei sentimenti per Minkyung. Lei mi rende felice, quindi non preoccupatevi di nulla, spero solo che la amiate nello stesso modo in cui faccio io”, dichiarò.
Kyungsoo non aveva paura. Non aveva paura di nulla se era per la ragazza che amava.
 
Anche se erano passati circa quattro anni, Kyungsoo era ancora lo stesso ragazzo basso che Minhee e Jongin conoscevano e amavano fin da bambini. Agli occhi degli altri, era il cantante D.O.
L¢amore per la musica divenne la sua passione nella vita e, trascorsi quasi quattro anni da quando era diventato famoso, il suo aspetto era molto migliorato. Era molto più bello, e potevano dirlo tutti.
 
 
Minho e Yuri si sposarono dopo che lei venne a sapere di essere incinta. Ovviamente erano un po' negligenti, ma Minho era felice che il suo sogno di diventare padre stava per avverarsi.
Il primo giorno che prese sua figlia in braccio, Minyoung, capì che voleva essere in grado di fornirle tutto ciò di cui avesse avuto bisogno. Voleva prendersi cura di lei e proteggerla da tutti i problemi del mondo. Tenerla fra le braccia gli fece realizzare quanto fosse fortunato ad avere due bellissime persone nella sua vita: sua moglie e sua figlia.
 
Minyoung cresceva bene. Aveva tre anni ed era piccola e magra, ma era atletica ed in salute, proprio come suo padre.
Amava uscire con Minhee e Jongin. Ogni volta che Minho o Yuri dovevano andare a lavoro, lasciavano la piccola a casa di Minhee e Jongin così che potessero stare con lei. Alla coppia non dispiaceva affatto avere la piccola Miyoung in giro, anche perché la bambina era obbediente ed era facile prendersi cura di lei. Minhee doveva ammettere che però una cosa era abbastanza strana: Minyoung era esattamente come lei quando era piccola. Come se la bimba fosse sua figlia invece che di suo fratello.
 
Minyoung, cosa vuoi fare oggi?”, le chiese la zia.
Voglio fare un torta per mamma e papà prima che tornino dal lavoro”, rispose lei senza esitazione. Era come se la nipote voleva farlo già da parecchio tempo.
Come mai?”, chiese Jongin.
Minyoung ridacchiò. “Sta per esserci l¢anniversario di mamma e papà!
 
Quella dichiarazione sorprese i due. Come faceva quel piccolo angelo a conoscere la data dell¢anniversario dei genitori? Loro stessi non lo ricordavano, ma non volevano deluderla.
 
Vaniglia o cioccolato?”, chiese Minhee, dato che stavano decidendo quale torta preparare.
 
La lingua di Minyoung le penzolò da un lato della bocca, come se ci stesse pensando. Scosse ripetutamente la testa e poi indicò il cake mix dietro Minhee: red velvet.
 
Red velvet?”, Jongin lesse la confezione.
Lei annuì. “A mamma piace molto“, disse.
 
Minhee e Jongin non si azzardarono a discutere e seguirono quello che la nipote desiderava.
Quando finirono di fare la spesa, tornarono a casa e iniziarono a preparare la torta.
Mentre stavano ultimando la torta, Minyoung si stancò e disse che voleva fare un pisolino. Minhee promise di fare una torta squisita e Jongin portò la bambina a dormire.
Dopo aver infornato la torta, Minhee andò da Jongin.
Doveva ammettere che vedendo il suo fidanzato sdraiato con una bambina avvolta intorno a lui, il suo cuore si accendeva di felicità. C¢era qualcosa di incredibilmente attraente nel vedere l¢uomo che amava con una bambina fra le braccia. Le dava una sensazione di gioia.
Gli occhi di Jongin si spalancarono dopo aver sentito Minhee entrare nella stanza.
 
Si è addormentata?”, chiese la ragazza.
Jongin annuì. “Sarei un buon padre, vero?”, scherzò lui.
Minhee alzò le spalle. “Non ho mai pensato di avere dei figli”, disse lei. Ovviamente una bugia.
Io sì”, rispose Jongin.
Davvero?  E come sarà?
Jongin sorrise e ci pensò. “Non saremo i genitori perfetti, ma saremo decenti. Avere un bambino puo¢ essere difficile, ma entrambi ci siamo trasformeremo in buoni genitori e ci sarà un piccolo Jongin che correrà dappertutto. Lo porteremo al parco, andremo ovunque, sempre insieme. Saremo una famiglia felice.”, fantasticò lui.
Magari, un giorno, avremo davvero un piccolo Jongin o una piccola Minhee in giro per casa”, Minhee sospirò.
Jongin annuì. “Mi piacerebbe tanto”, attirò Minhee a sé e l¢abbracciò.
Ma non adesso, giusto?
Non adesso”, Jongin appoggiò la una mascella sulla spalla della ragazza. “Adesso concentriamoci sul lavoro. Concentriamoci sul nostro matrimonio e sul tempo che passiamo insieme. Dopo di tutto questo, potremo vivere la vita felice che abbiamo sempre sognato.
Lo prometti?
Per caso ho mai infranto qualche promessa?
Beh…
Jongin rise. “Lo prometto. E non la infrangerò.
Minhee sorrise.
Baby?
Mmh?
Non senti puzza di bruciato?”, le sopracciglia del ragazzo si aggrottarono per l¢odore.
Oh cavolo! Jongin!”, Minhee corse in cucina per spegnere il forno. Si accigliò.
La torta sta bene?”, chiese Jongin.
Mmh, forse dovrei tornare al supermarket.
Jongin ridacchiò, avvicinandosi a Minhee per darle un bacio. “Sei una pessima cuoca.
Minhee alzò le spalle. “Allora sarai intrappolato con me e la mia schifosa cucina per il resto della tua vita” e lo baciò di nuovo.


 
Note pt.2:
Ed eccoci arrivati alla fine...
Mi sembra ieri quando per la prima volta, timorosa, mi avvicinavo al mondo della traduzione. "Andrà bene? Piacerà alle persone?", me lo chiedevo spesso. Non vi dico i salti di gioia chefeci quando inizia a vdere le prime visualizzazioni xD
Avrei portato a termine questo progetto in qualsiasi caso, ma quando si hanno di riscontri positivi si va avanti con più voglia, e di questi vi ringrazio.
Ringrazio dal profondo del mio cuore tutte le persone che hanno recensito, seguito e messo fra le loro preferite la storia di Minhee e Jongin (e vi ringrazio anche per la pazienza che avete auto con gli aggiornamenti xD)... GRAZIE, GRAZIE, GRAZIE!
Mi dispiace lasciare questi due ragazzi, ma sappiate che continuerò con le traduzioni (ne ho altre due in corso che conto di riprendere il più presto possibile)  e spero mi seguiate :)
Grazie ancora, di nuovo, e ci risentiremo presto! :)

 




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