È lui.

di Sophie_moore
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Lo ama.




Il cuore sembra esplodere.
È così, lo sente.
Spalanca gli occhi di scatto, fissa il soffitto.
Fa per alzarsi, ma sente un leggero peso sul petto.
Abbassa gli occhi, e quando mette a fuoco, sospira.
Freed sta dormendo beato, i capelli verdi sono legati in una coda, dalla quale ormai scappano ciuffi ribelli chissà da quanto.
Laxus vorrebbe alzarsi, ma appena prova a muoversi, Freed si stringe di più a lui, sbadigliando.
Convivono da pochi mesi, e va tutto bene.
Circa.
Freed ancora non sa bene gestire una casa disordinata, o i suoi incubi. C’è anche da dire che Laxus non si abitua ad avere una persona nei suoi spazi, che cucina ogni mattina qualcosa di diverso perché “gli va”, o che balla mentre pulisce casa.
Gli viene da ridere.


«Freed? Cosa stai facendo?»
Entrando in casa, Laxus vede il suo compagno che, con indosso dei guanti di un improbabile viola elettrico e una bandana gialla, che lava il pavimento canticchiando: “Cenerella, Cenerella, sempre in moto, Cenerella!”
«Oh ciao! Sei tornato presto!» si alza in piedi e inciampa nei suoi stessi piedi, rimettendosi in posizione eretta subito dopo.
«Sì, non c’erano più appuntamenti e ho deciso di- no scusa, mi puoi dire perché sei vestito come una sguattera?»
Freed sorride luminoso, e Laxus sgrana gli occhi. Perché anche conciato come la bella lavanderina risulta estremamente attraente?
«Devo darti una bella notizia! Siediti!» ordina, o meglio, ci prova.
Laxus sospira e si siede sul divano blu.
«Okay mi hai preso sul serio. Allora! Ho… il weekend libero! Dopo anni! Possiamo… stare insieme, non fa ridere.»
Laxus non riesce più a trattenersi e scoppia a ridere. Si alza in piedi e lo abbraccia, dandogli un bacio sulla fronte. «Sono contento che tu abbia il weekend libero.» dice, tra una risata e un’altra.
«Perché suona come una presa in giro?»
Laxus gli prende delicatamente il viso tra le mani e lo bacia nel modo più dolce possibile. «Amo queste stranezze. Tu che fai Cenerentola e hai questa strana mania di mettere enfasi in queste cose… ti amo perché sei strano.»
«Tu mi ami?»
«Infinitamente.»
«Sorvolerò sul fatto che mi hai dato dello strano.» Freed ghigna e gli dà un leggero bacio a stampo. «Ti amo anche io.»


Laxus sospira. Non si è abituato ad avere Freed in casa, ma succederà.
Si rimette comodo nel letto, abbraccia il suo compagno e gli sussurra: «Ti amo»
Freed sbadiglia e sorride; struscia la guancia sul suo pettorale nudo e risponde con un flebile: “Anche io”.
Il ragazzo dai capelli biondi sorride.
Per la prima volta in vita sua è profondamente grato di aver avuto la propria vita, anche se complicata e a volte disastrosa: l’ha portato ad avere un ragazzo un po’ pazzo, con una strana ossessione per il pulito; e un cuore grande come una casa.
Lo ama.
Come non ha mai amato nessun altro.
E avere incubi non lo spaventa più, ha qualcuno che non vuole svegliare durante la notte.

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