Sentimenti

di ayamehana
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Piccola noticina iniziale dell'autrice: Avevo voglia di aggiornare anche questa raccolta e, visto che avevo pronte nel computer queste drabble, ho deciso di pubblicarle. Non sono nulla di che, ma spero tanto che vi piacciano. Vi mando un bacione e, se avete voglia, passate a dare un occhio alla mia flashfic 'In futuro, chissà', l'ho scritta per il contest di San Valentino del gruppo Takahashi Fanfiction Italia!
 


Calore
 

  Il dottore ti piace… però lui è innamorato di un’altra. È questo il problema, vero? Sei scappata via in fretta, senza permettermi di seguirti.
  La nostra vita insieme è iniziata male, ma se ti chiudi in te stessa, come potrò mai abbattere i muri che abbiamo costruito tra noi?
  Sei china a terra, davanti a un blocco di cemento lacerato, e io continuo a chiedermi come stai. Non voglio vedere le tue lacrime, sei più bella quando sorridi.
  Decido di confessartelo e tu mi guardi sorpresa. Una piccola chiazza di calore si allarga nel mio petto; sono contento che tu non stia piangendo. E tu, invece, che cosa provi, Akane?
 

 

 

Capelli
 

  Sei una stupida, chi ti ha dato il permesso di intrometterti? Ryoga continua ad attaccarmi, mulinando le sue bandane come se fossero rasoi. Afferro il suo ombrello, e lo uso per farmi scudo, mentre cerco di tenerti stretta con l’altro braccio.  
  Sono consapevole del tuo corpo che s’incastra perfettamente con il mio… ma non posso permettermi di distrarmi, non con te che rischi di farti del male.
  Decido di portarti al sicuro e mi lascio sfuggire un sospiro. Affondo il viso nella tua spalla, e i tuoi capelli mi carezzano le narici. Il tuo profumo è dappertutto. Mi sciolgo dall’abbraccio e ti guardo imbarazzato. Che cosa mi stai facendo, Akane?
 
 

  Perché ti ostini a non capire? Non sei l’unica a preoccuparsi, dannazione; questa battaglia è pericolosa, non voglio che tu rimanga coinvolta… eppure, il tuo sguardo parla chiaro.
  Una lacrima solitaria solca il tuo viso, e io rimango pietrificato davanti alla tua tristezza. Devo spiegarti, non voglio che tu sia arrabbiata.
  Provo a seguirti, ma Ryoga si mette in mezzo. Una delle sue bandane vortica nell’aria… e ti trancia i capelli. Ti osservo, ma tu non mi vedi. I tuoi occhi sono spenti, il tuo viso ha perso colore.
  Il senso di colpa s’impossessa di me. Pare che alla fine sia riuscito comunque a farti soffrire; sono davvero un imbecille.




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