Infinity

di AryaDream
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Sisyphus sedeva con le gambe oltre il muretto più basso del piccolo cimitero di quella misteriosa città sotterranea.
Il vento che proveniva nord, rendeva l'aria molto fredda.
-Pandora.-
-Ti disturbo?-
-No!-
-Volevo parlare con te, anche se non sarebbe mio compito farlo.-
-Penso di aver capito di cosa si tratti, ma ti ascolto, fin'ora non mi hai mai dato consigli sbagliati.-
-Ho parlato sul Sasha sul suo comportamento e le ho detto che non mi piace e mi ha detto che vorrebbe spazio che non ha bisogno di essere aiutata come una fanciulla in pericolo.-
-Capisco...Penso di poter fare questo sforzo e incoraggiarla nel suo ruolo e lasciare che sbaglia e riesca da sola nelle cose.-
-Appena si sentirà pronta verrà lei a parlare con te...-
-Le darò tutto il tempo e intanto farò il mio dovere di cavaliere d'oro e seguirò il tuo consiglio.
 
Dopo la conversazione i quattro decisero di riposare e l'indomani avrebbero perlustrato la misteriosa città.
Rhadamanthys e Sisyphus si davano il cambio per la guardia, mentre le due ragazze presero sonno quasi subito.
Qualcosa cominciò a disturbare Sasha nel sonno: avanzava lungo il sentiero che dal vecchio cimitero scendeva in città e, d’un tratto, il cielo stellato diveniva intonaco e si ritrovava a percorrere un corridoio dalle pareti chiare. In fondo al corridoio una porta rossa con due oblò, uno su ogni battente; due tondi ciechi oltre cui era impossibile scorgere qualcosa. Poi, da dentro, flebile come il respiro di un cardellino, arrivava la voce di Pandora che la chiamava.
Sasha tentava di scorgere l’interno del vano, frugava il buio oltre la porta e mentre era intenta a fissare il nulla avvertiva una presenza, si voltava e si trovava di fronte il viso di Sisyphus che prese a sussurrare delle parole.
-Perché hai lasciato che catturassero tua sorella?-
In quel preciso momento si svegliò, completamente sudata, con la sensazione che qualcosa non tornasse, che ci fosse un senso in quel sogno strano, ma allo stesso tempo terrificante, dove tutto sembrava mettere paura.
-Va tutto bene?.-
Sasha si voltò e vide Sisyphus che si avvicinava a lei.
-Ho fatto solo un brutto sogno-
-Penso sia normale con tutto quello che stiamo passando...Ti conviene riposare che domani avremmo molto da camminare.-
Il cavaliere del sagittario si stava allontanando quando Sasha prese parola.
-Ho sognato una porta e dietro essa Pandora prigioniera e la tua voce che diceva che avevo fatto catturare mia sorella.-
Il cavaliere d'oro incrociò le braccia e prese a pensare a ciò che la reincarnazione di Athena gli stava dicendo.
Poteva essere un sogno premonitore, come un semplice sogno, ma a quel punto era inutile spaventarla.
-Sarà stato un semplice incubo, nessuno porterà via Pandora, specie con Rhadamanthys nei paraggi.-
Non appena Sasha tornò a dormire, il gold prese a pensare alle parole della ragazza.
Avvertì Rhadamanthys di ciò che Sasha gli aveva raccontato e non avevano deciso di stare molto più attenti alle due ragazze.


Note Autrice:
Ho scritto questo capitolo con la febbre, ma ho deciso di pubblicarlo lo stesso.
Troviamo Sasha alle prese con un incubo.
Grazie per essere arrivati fin qui.




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