La presente ff è ambientata nell’a.s. 2014/2015, due anni dopo la
conclusione della precedente (Niamh O’Neil: invito al villaggio dei
centauri) e troviamo la nostra irlandesina ormai maggiorenne (nel mio HD
si raggiunge la maggiore età in Irlanda a sedici anni, mentre nel Regno
Unito, come da Canon, a diciassette). Compariranno naturalmente, nel corso
dell’anno, Ted Lupin, Victoire Weasley e, naturalmente, un po’ tutti i
personaggi del Canon (da Harry a Luna, da Percy a Kingsley, oltre ad una
sempre odiosa Rita Skeeter). Maya MacNair è un OC di AdhoMu (che ha avuto anche l'idea del corvus glacialis): la ringrazio naturalmente per l'autorizzazione ad utilizzarli nelle mie storie.
Per comodità presento una lista di personaggi e di legami affettivi che li
uniscono (situazione di inizio ff; ci sono alcuni studenti nuovi, due dei
quali italiani):
STUDENTI
Tassorosso:
sesto anno: Niamh O’Neil (protagonista), Gilly Phrix; Ted Lupin; Antonia
Morganti
Grifondoro:
quarto anno: Victoire Weasley, Seanna O’Neil (sorella di Niamh)
Corvonero:
quarto anno: Jack O’Donevan
sesto anno: Corinna McGallow
Serpeverde:
secondo anno: Maya Macnair
terzo anno: Annah Montague (sorella di Charles)
quarto anno: Ryann O’Neil (fratello di Niamh), Lorna Campbell
sesto anno: Charles Montague (fidanzato di Niamh), Kyle Nott, Ruperta
Gandals, Lorenzo Cancellieri
Coppie (situazione ad inizio ff):
Charles Montague - Niamh O’Neil
Kyle Nott - Ruperta Gandals
Jack O’Donevan - Victoire Weasley
Ryann O’Neil - Lorna Campbell
Teddy Lupin - Corinna McGallow
Lorenzo Cancellieri - Antonia Morganti
Ultimo avviso: pubblico il mercoledì.
Grazie per essere passati e… buona lettura! S.
Capitolo 1.
Qualche giorno a Venezia
Ecco, finalmente era arrivato! Era entrato come un fulmine dalla
finestra (che avevo lasciato aperta, immaginando che sarebbe giunto con il
solito messaggio dei miei) e mi si era posato sulla spalla, cominciando a “darmi
i bacini”, cioè a becchettarmi dolcemente sulla guancia, appoggiandovi il suo
capino.
- Amore mio… mi sei mancato tantissimo… Hai avuto difficoltà a
volare? - gli dissi. Sì, chiamare “amore mio” un corvus glacialis cornix, un
uccello magico che, secondo molti, è legato alla Magia Oscura (che cattiveria!
Blacky è dolcissimo!) è un po’ strano… ma era il mio piccolo amico da quando
ero piccina…
- Guarda, che comincio ad essere gelosa! A me non mi chiami mai
così… e con questo tono… - disse Charles, prendendomi bonariamente in giro.
- Certo! Tu non mi dai tanti bacini sulla guancia! - gli disse,
con un’aria di sfida.
- Beh, posso cominciare… E ho intenzione di darteli anche…
- Maniaco! - ho aggiunto io, prevenendolo - Ora devo vedere
quello che mi scrivono i miei! Tu prepara intanto il becchime per il mio amore,
che ha volato tanto ed è tanto stanco…
Blacky mi guardava tutto attento e felice e fece sì con il capino…
Io ho sempre sostenuto che i corvus sono intelligentissimi… secondo me più di
tante persone… per esempio più del mio folle insegnante di Difesa, Adrian Whyte,
che cordialmente detesto…
Mentre Charles portava Blacky sul trespolo, nella stanzetta
vicina, cominciai a leggere la lettera dei miei:
Cara Niamh!
Tutto bene a Venezia? E’ difficile il corso speciale di
magierbologia officinale?
Interruppi un attimo la lettura pensando che non era stato
affatto difficile… anche perché non lo stavo frequentando! Passavo le giornate
insieme a Charles, e non solo quelle…
Qui in Irlanda va tutto bene: ieri siamo tornati da McDonald
Castle, dove abbiamo passato gli ultimi giorni. Ci manca la tua simpatica
presenza qui a casa e così, su due piedi, dato che un collega di tuo padre si è
ammalato e lui ha dovuto sostituirlo e che deve venire proprio a Venezia per un
incontro, abbiamo pensato di raggiungerti… Sai quanto amiamo quella città!
Quindi su due piedi abbiamo prenotato la passaporta internazionale e presto
saremo li da te, così ci racconterai di persona cosa hai fatto in questi ultimi
giorni… sei stata particolarmente evasiva nelle lettere! Vi è piaciuta Venezia?
Siamo comunque tutti contenti che tu e Gilly abbiate voluto frequentare il corso
sulla magierbologia officinale mediterranea, di cui Neville ha parlato tanto
bene, quest’anno, e immagino che questo avrà occupato molto del vostro tempo. Ma
un po’ di svago e di sano turismo è d’obbligo… Comunque ci vedremo prestissimo!
Non vediamo l’ora! Che ne dici, davanti all’Università Magica Marciana, alle
cinque? Noi ti aspetteremo nel localino proprio davanti all’entrata, quello
vicino alla struttura per le passaporte internazionali. Poi, domani pomeriggio,
torneremo tutti insieme in Irlanda! A più tardi!
Mamma
- NOOOOOOO! - ho urlato.
Si è affacciata dall’altra stanza Charles Montague, il mio
ragazzo, tutto spaventato: - Cos’è successo, Niamh? Qualche brutta notizia.
Non riuscivo neanche a parlare. - I m- mie- ei…..
- Sì? Tutto bene? - mi domandava un agitatissimo Charles, sempre
più spaventato, dato che ero completamente sbiancata e mi ero gettata su una
poltrona…
- S-stan-no ven-n-nen-do qui! - sono riuscita a dire.
- Come?
Adesso anche la sua faccia era stravolta… non solo la mia!
- Saranno qui alle cinque… fra neanche mezz’ora! - sono riuscita
a dire.
- Secondo me, questa volta i tuoi mi eliminano - ha detto
Charles, rabbrividendo.
Oddio. Aveva forse ragione? No… io non penso che lo avrebbero
eliminato… Del resto io ero maggiorenne (ma solo in Irlanda, dove si raggiunge
la maturità a sedici anni, mentre nel Regno Unito bisogna aspettare i
diciassette…) e, anche se era vero che non avevo detto proprio la verità ai miei
(li avevo assicurati che avrei frequentati quello strano corso di Erbologia
insieme alla mia amica Gilly), sapevano da un pezzo che passavo gran parte del
mio tempo libero insieme a Charles, che conoscevano bene e stimavano… Oddio,
forse non fino al punto di pensare che aveva passato gli ultimi dieci giorni a
letto con la propria figlia, con cui aveva… beh, meglio non specificare…
Serviva calma e sangue freddo. Mandai subito un patronus a
Gilly, che, immaginavo, stava rintanata da qualche parte con Alan:
Emergenza! Vieni subito al bar del Poggio. Senza perdere un
attimo. Da sola!!!
Contemporaneamente mi sono vestita velocemente, mentre Charles
faceva allestire da Kerys, uno dei suoi elfi “veneziani”, una comoda
imbarcazione per portarmi quanto più velocemente possibile all’Università.
Io intanto vaneggiavo: - I miei mi uccideranno! Ho detto loro che
avrei studiato in quell’inutile corso… Gilly mi ha tenuto il sacco…
- Dai, che è stata una bella vacanza… Non dirmi che non ti è
piaciuta Venezia… - disse Charles, che aveva ripreso un po’ del suo colorito.
Perfido! Perché non doveva affrontare mio padre… e mia madre!!!! Quella mi
avrebbe fatto a pezzi! E pensare che alla mia età era anche incinta e, di lì a
poco, sarei nata io!
- Venezia sicuramente - gli ho detto, mentre cercavo i miei
vestiti (ma dove l’avevo lasciati?) - ma certa gente che la frequenta e che
distoglie dai doveri scolastici le povere ragazze indifese un po’ meno…
Naturalmente lui era colpevole quanto me, diciamolo. Io e Charles
avevamo deciso di organizzare insieme la vacanza e, dato che i miei non
avrebbero mai accettato (perché i genitori devono sempre rompere le scatole?!!),
avevamo preso al balzo la scusa del corso per fare qualche giorno di vacanza
insieme… Sì, ero andata al corso un paio di volte (parlavano di strane piante,
tipo lo “smarino” o la “silvia” (?) e avevamo, per il resto, passato le giornate
vagabondando per Venezia che, specialmente al tramonto, è bellissima. E anche le
notti erano state bellissime… e molto intense (ma quanto eravamo stanchi al
mattino!).
- Io non vedo nessuna povera ragazza indifesa… - continuava
Charles.
Spiritoso. Si divertiva a prendermi in giro, mentre la mia vita
era appesa ad un filo… e anche la sua?
- Maniaco! - gli sibilai, rivestendomi velocemente (per fortuna
era molto caldo in Italia e si faceva prestissimo a vestirsi… e a svestirsi!) e
poi scendendo velocemente le scale! Che bello avere un moroso ricchissimo,
pensai, di sfuggita: eravamo da dieci giorni ospiti nel palazzo veneziano di
famiglia, in mezzo a tanti oggetti di lusso, raffinatissimi… E tutto
all’insaputa dei suoi genitori (che, per essere sinceri, sapevano che Charles
era in Italia, ma non sapevano che c’ero anch’io!) e dei miei (che mi
immaginavano affaccendata a studiare strane piante mediterranee)…
- Vuoi che venga con te? - mi chiese, diventato serio, il mio
ragazzo - Dico seriamente…
Apprezzai l’atto coraggioso di Charles. Non è da tutti i
Serpeverde rischiare la pelle quando i genitori della ragazza si accorgono che
li hai presi bellamente per il naso e ti sei portato la figlia a letto per dieci
giorni di seguito…
- Ma sei matto? - gli dissi - Così i miei scoprono tutto… Loro
pensano che dormo all’Ostello dell’Università con Gilly…
Gli diedi un veloce bacio sulle labbra e mi gettai
sull’imbarcazione, che era già pronta al fondaco del palazzo. Per fortuna era
stata programmata dalla magia a portarmi, attraverso la parte riservata a noi
maghi della città, all’Università Magica Marciana. Attraversai, non vista, la
parte “babbana” di Venezia e sbucai vicinissima all’entrata della Marciana. Qua
e là maghi di tutti i paesi del mondo in vacanza che si aggiravano facendo foto
o semplicemente ammirando gli splendidi palazzi veneziani. Ero vicinissima al
bar.
- Ehi, Niamh - sentii chiamare.
Mi girai: erano Gilly e Alan.
- Ragazzi! Sono contento di vedervi. Alan… devi andare via,
subito!!!! Avevo detto “Da sola”! Poi ti spiego, Alan!
Afferrai per un braccio Gilly e mi catapultai dentro il bar e
davanti all’esterrefatto cameriere (carino!), mi gettai sul primo tavolino
libero, ordinai un bel cappuccino (buono!) e sibilai alla mia amica: -
Arriveranno i miei a momenti! Presto!!!! Tira fuori i libri. Fingiamo di
studiare!
- Tranquilla, Niamh - di diceva una serafica Gilly - Tu sei
maggiorenne, in Irlanda e i tuoi sono persone razionali… non si arrabbieranno
sicuramente, qualunque cosa scoprissero…
Com’era ottimista! Immaginavo la scenata di mia madre, che mi
urlava che l’avevo delusa e che sarei dovuta andare nella Casa delle perfide
serpi (Casa che tra l’altro ultimamente gradivo tantissimo!) piuttosto che in
quella della magnifica Tosca!
Avevamo appena ricevuto i bei cappuccini fumanti, quando
entrarono nel bar tutti i miei! Erano proprio tutti: mio padre e mia madre
facevano ancora la loro bella figura (avevano poco più di trent’anni e mia madre
era molto carina!), ma anche Seanna era proprio una bella ragazza e mi
assomigliava tantissimo. Subito il cameriere volse lo sguardo verso di lei o
verso mia madre mostrando un palese interesse… Pervertito! C’erano anche Ryann e
Conan, dietro, che litigavano non so per quale motivo! Sorrisi contenta… sì, lo
so, sono strana, ma paradossalmente ero contenta di vederli, anche se li avevo
bellamente ingannati… ma era stato a fin di bene! (il mio… del resto nessuno mi
aveva costretta!)
- Oh, che bello vedervi tutti qui… Ciao, Conan! Ti piace
Venezia?… - dissi abbracciandoli
- Ciao, Niamh - disse mia madre, stringendomi forte - Abbiamo
approfittato del viaggio di tuo padre, che deve andare, domani mattina, al
convegno sugli scambi commerciali intermagici tra Irlanda e Europa meridionale
per fare un giro a Venezia. Io voglio visitare la Biblioteca Marciana… Lo sai
che erano anni che volevo venire.
- Sì - ha detto mio padre ponendo una mano sulla mia spalla - E
abbiamo pensato che tu e Charles avreste voluto far vedere Venezia ai tuoi
fratelli…
Subito il cuore mi è balzato in petto. - Charles? - ho detto,
facendo finta di non aver capito…
- Pensavi che ci avresti ingannata, Niamh? - ha aggiunto mia
madre, alzando un sopracciglio, e con un’espressione enigmatica (Oddio! Mi aveva
scoperto!!!) - Pensavi che avremmo bevuto la storiella del corso di
approfondimento in Erbologia? Conoscendoti? E poi non è stato troppo difficile
contattare i Montague, che ci hanno confermato che anche Charles era a Venezia…
Va bene che sei maggiorenne, da qualche mese, ma avresti potuto anche giocare
pulito…
Io ero diventata tutta rossa. Gilly allora intervenne: - Oh, che
bello! Lo sapevate? E Niamh pensava che vi sareste arrabbiati tantissimo!
- Beh, avremmo preferito che ci avesse detto la verità… -
aggiunse mio padre - … A Venezia con il moroso… Tu sarai anche maggiorenne… che
maturità, poi!... ma lui, tecnicamente, è ancora minorenne, come lo sei anche
tu, Gilly… Devo fare un discorsino a Charles! Anche da parte dei suoi genitori…
E i tuoi, Gilly…sanno che…
Gilly era impallidita e anch’io boccheggiavo, immaginando la
scenata, lì, davanti a tutti, in quel bar.
- Ehm… Avete ragione… non volevamo dirvi una bugia… ma non sapevo
come l’avreste presa… Avreste convinto i genitori di Charles a lasciarsi partire
insieme? - ho provato.
- Ma neanche per idea! - ha subito detto mio padre - Mi sarei
opposto in tutti i modi possibili!
- Solo se ci avessi costretto con la maledizione Imperius… - ha
aggiunto mia madre. Ma ho visto che il suo volto era meno duro e una parvenza di
sorriso le stava sorgendo.
- Ho capito di aver sbagliato… e sono pentita! - ho detto. Ho
fatto anche la faccia triste… Ci riesco anche bene (prendo ispirazione da Lorna,
la morosa di mio fratello, che è una diabolica serpentella gattamorta).
Forse avrei dovuto dire a Charles di stare prudentemente lontano
dai miei (e anche dai suoi!) per qualche settimana (o mese?). Per fortuna
cominciava la scuola, di lì a un mesetto, e per Natale ci avrebbero perdonati…
- Va là! - Ha detto mia madre, dandomi uno scappellotto sulla
nuca - Immagino quanto lo sia. E, per dimostrarti che ti puoi far perdonare,
permettiamo a te e Charles di portare in giro tutti i tuoi fratelli in questi
due giorni a Venezia! E, se Charles non ha niente in contrario (ma penso
proprio di no, considerando le circostanze e che, tutto sommato, se la cava a
buon mercato), potrebbe anche insistere per ospitarli nel suo Palazzo a Venezia…
Non penso che gli manchi il posto… Così anche loro potranno apprezzare la città
e la vita veneziana… Anche se, spero, non nel modo in cui l’avete apprezzata
voi…
- Secondo me, Charles sarà felicissimo di ospitarvi tutti. Anche
voi due, naturalmente! - dissi, tra mortificata e sollevata. Sarebbe potuto
andare peggio!
- Non preoccuparti per noi due, abbiamo altri progetti - disse
mio padre. E mia madre lo guardò e fece un sorriso malizioso…
- Evviva! Non vedo l’ora di giocare con Charles! Dai, Niamh,
catturiamo quegli uccelli, intanto… Possiamo usare la magia? - disse il mio
vulcanico e pericoloso fratellino puntando i piccioni… Ok… Della serie: come
rovinare gli ultimi due giorni di vacanza con il moroso a Venezia…
- Io allora vado via! - aggiunse Gilly, velocemente e ci salutò,
fuggendo prima che i miei potessero dire qualcosa - Sono molto contenta di
avervi visto, signori O’Neil…
- Ci vediamo qui domani sera, alle sette, allora, e porta anche
Charles… Devo dirgli qualcosa, anche da parte dei suoi genitori… Non
preoccuparti, non ti affatturo il moroso!... E poi andiamo a mangiare tutti
insieme, prima di prendere la passaporta per il ritorno… - disse mio padre,
dandomi una specie di carezza.
Lo abbracciai. Ok, me l’ero cavata a buon mercato… e speravo che
se la sarebbe cavata anche Charles… Del resto i suoi non mi sembravano troppo
malvagi e mi avevano accettato senza particolari problemi…
- Dai, facciamo colazione insieme, così ci racconti quello che
hai fatto qui a Venezia… Almeno quello che si può raccontare, naturalmente! - mi
disse.
Poi, una mezzoretta dopo, ci salutammo. Mia madre prese la mano
di mio padre e, salutatici tutti, se ne andarono (per fortuna mio padre provvide
a saldare il conte… io sono negata con la valuta babbana!) , lasciandomi con i
miei fratelli.
- Ho sempre desiderato vedere Venezia - disse Ryann. - E’ bello
il Palazzo di Charles?
- Sì, ci sono un sacco di oggetti antichi, degli elfi simpatici e
c’è una vista mozzafiato sul Canal Grande. Vi ci porto subito - dissi a mio
fratello - Ho qui vicino la sua imbarcazione.
Mia sorella, intanto, sorrideva al cameriere, che le si era
avvicinato e le chiedeva qualcosa… si sorridevano un po’ troppo… ed erano molto
vicini… Ma… ma… ma… dovevo intervenire subito!
- Presto Seanna, andiamo! Vi porto a Palazzo Montague! Charles
sarà contentissimo di vedervi…
Intanto Conan continuava a saltellarmi a destra e manca, parlando
come una macchinetta.
- Dai, Niamh! Si possono fare gare con quelle barchette nere?
Possiamo usare la magia in Italia? Mi compri un gelato? Posso dormire con te,
stanotte? Mi fai conoscere gli elfi di Charles? Posso giocare a sparaschiocco
con Charles?... - blaterava in continuazione
Ok, io e Charles ci eravamo meritati quella punizione! Era
l’ultima volta, me lo ripromisi, che ingannavo i miei…
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