High Ground

«Akira? Mi spieghi cosa stanno facendo Mariya e Miina insieme? Li ho visti mentre usavano dei bastoni per simulare un combattimento tra spade». Rion si era avvicinata quatta quatta al loro leader, come se avesse paura di essere vista o sentita dai due interessati, nonostante le tenebre appena rischiarate dalla luna calante.
Sengoku alzò gli occhi al cielo. «Miina vuole cercare un posto rialzato per fare una nuova base, e sta tentando di convincere Mariya, in modo che lui convinca me», rispose, sbuffando.
Rion lo guardò un po’ incerta. «Un posto rialzato?», ripeté, non riuscendo ad afferrarne il senso. «Ma così saremo più esposti alle intemperie e più visibili…».
«È quello che gli ho detto, ma Miina non sembra voler sentir ragioni. Dice che l’ha visto in un film… Un tipo figo che sosteneva che il vantaggio di stare in una posizione sopraelevate era determinante in battaglia». Akira si portò una mano alla testa, segno che quello che aveva appena detto era solo il riassunto di una lunga, lunghissima chiacchierata avuta prima con il falso Miina.
«Basta che non ci schiavizzi tutti come faceva Nishikiori con il suo gruppo, solo per costruire delle case sugli alberi», rise Akagami.
Oh, no!