Sister.

di EdemaRuh
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20 settembre 2016, ore 11.21

 

 

Ciao cari!

 

Lo so, lo so, vi sono mancata. Sono mesi che non scrivo, ma non sono stata assente per mia scelta. Mettetevi comodo, perché purtroppo ho tantissimo da raccontarvi.

 

Ricordate che a luglio sarei dovuta andare al mare con i miei amici vero? Avevamo prenotato sia l’hotel che il volo ed è filato tutto meravigliosamente liscio. Il viaggio è stato divertentissimo, G. ha paura dell’aereo ed è rimasta per tutto il tempo incollata a B., che dopo un po’ ha cominciato a non poterne più e a riempirla di insulti scherzosi. Abbiamo riso tantissimo e io sono riuscita a sedermi accanto a F., il ragazzo di cui vi avevo parlato. 

Fin qui tutto bene, ma sfortunatamente siamo rimasti coinvolti in un gravissimo incidente stradale sulla navetta tra l’aeroporto e il nostro hotel. Non ricordo molto, so solo che l’autista ha cominciato a gridare e prima che potessimo accorgerci di quello che stava succedendo l’autobus è uscito di strada. Credo di essere svenuta, mi sono svegliata giorni dopo in ospedale con mamma accanto che piangeva di felicità a vedermi tutta intera. Sembrava davvero terrorizzata. 

Non è stato facile per lei dirmi che una delle mie amiche, la stessa B. di cui ho scritto sopra, non ce l’ha fatta. Non ho potuto nemmeno uscire dall’ospedale in tempo per andare al suo funerale. E F., proprio F., è ancora in coma mentre scrivo, anche se sono passati mesi. Lo andiamo a trovare ogni tanto, ma mi mette molta tristezza star lì a fissarlo e parlargli senza nemmeno sapere se può sentirmi o se si sveglierà mai. 

 

Io me la sono cavata con parecchie fratture e qualche bruciatura, perché a quanto pare dopo lo schianto con non so che cosa l’autobus ha preso fuoco. La polizia non è nemmeno riuscita a capire come questo sia possibile, i giornali hanno scritto che siamo miracolati e che potremmo essere morti tutti. Non è molto incoraggiante. 

 

Mamma è convinta che sia successo qualcosa di molto strano, non è più la donna che conoscevo da quando c’è stato l’incidente. Non vuole mai lasciarmi da sola, non mi farebbe mai uscire di casa, mi porta a scuola di persona e ha addirittura contattato una medium, il giorno dopo che sono tornata a casa dall’ospedale. 

Papà non approva, l’ho sentito dire che i morti dovrebbero rimanere tali e non dovrebbero essere disturbati, ma non era una conversazione che avrei dovuto sentire così mi sono allontanata e ho fatto finta di niente. C’è qualcosa che non mi stanno dicendo e forse tra qualche giorno dalla medium ci andremo davvero, anche se papà non vuole. Mamma dice che vuole fare tutto quello che può e che non vuole perdere anche me, ma io non capisco, non ha mai perso nessun altro. 

 

Con questo post lunghissimo e triste vi saluto, sperando di poter aggiornare presto con cose molto più felici.

 

A presto,

La vostra A.






Ciao bellissimi, come sempre sono qui a ringraziarvi, in particolare chi recensisce. Vi amo e vi sono infinitamente grata. E se voi, che non vi siete mai fatti sentire, vi siete presi il disturbo di arrivare fin qui, beh, perché non lasciarmi un commento per farmi sapere che ve ne pare?
A venerdì prossimo, 
Edema Ruh





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