Il mistero della grotta - Gruvion

di Maki Tsune
(/viewuser.php?uid=1022141)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Juvia non era più in grado di sopportare quella storia poiché stava rivivendo non solo i ricordi ma anche le emozioni e le sensazioni.
Aveva fame anche lei, ma non poteva disidratare una sua compagna. Per questo erano ancora per terra, immobili. Nessuna delle due poteva fare del male e Juvia la teneva bloccata.
L'Ameonna in Juvia vide il suo amato congelato.
"Mi serve solo un bacio per risvegliare il mio compagno." Pensò l'Ameonna mentre il fantoccio si mise in allarme pur rimanendo al suo posto.
"Juvia non ti lascerà agire." Rispose Juvia al suo pensiero.
"Lo credi davvero?"
"Sì! Perché il vero amore di Juvia sta cercando di salvarla e le labbra di Juvia non possono sfiorare quelle di nessun altro, eccetto quelle del suo Gray-sama!" fu la risposta mentale che ricevette dall'essenza di Juvia ancora presente.
L'Ameonna stava cercando di trascinarsi verso il fantoccio di ghiaccio come se avesse un blocco pesante sulla schiena. Mentre parlavano mentalmente l'Ameonna era riuscita ad arrivare tanto vicino all'uomo congelato per poter baciare il suo amato, sotto gli occhi confusi dei presenti, nonostante Juvia facesse resistenza.
"Ah sì?" Fiorì un ghigno sulle labbra di Juvia ma non era il suo.
L'Ameonna cambiò strategia sorprendendo Juvia e imbarazzando i presenti.

All'improvviso Juvia si sentì più leggera e si riappropriò del proprio corpo.
"Se n'è andata?" Juvia si allontanò dal fantoccio rimettendosi in piedi.
"Cos'è successo?" Chiese Lyon.
"Juvia non lo sa. Forse è andata via." Disse stringendo l'ombrello.
Gray si accorse del suo modo di parlare. "Ohi Juvia. Sei tornata in te?" Domandò dubbioso.
"Uh?" Juvia guardò Gray. "Gray-sama!" Era felice di vederlo, preoccupato o no, lei gli si buttò addosso abbracciandolo con aria amorevole. "Juvia ha sentito le parole del suo Gray-sama." Entrambi arrossirono ma Gray aveva ancora le braccia larghe. "Aspetta non è quel che pensi."
Juvia si sentì un peso addosso. La leggerezza e la pace dato dall'amore per quel ragazzo, tornò ad essere invaso bruscamente da un senso di odio.
"Peccato. Perché Juvia vorrebbe ringraziarti." L'ameonna mise le braccia attorno al collo di Gray e con un gesto l'ombrello si aprì con uno scatto coprendo i volti dei due giovani cui si scambiavano un bacio con le labbra a contatto.
Gray fu preso alla sprovvista e arrossì, ma allo stesso tempo si sentì il corpo irrigidirsi e il freddo lo invase come non mai.
Le labbra di Gray divennero viola e si espandeva rendendo la pelle ancora più candida come la neve, lasciandogli segni di ipotermia, con occhiaie viola e dita delle mani nere.
Le labbra si staccarono lentamente dal giovane yukitoko e l'ameonna abbassò l'ombrello trionfante.
La marionetta immobile si frantumò lasciando intatta solo la spada di ghiaccio.
L'ameonna e lo yukitoko si guardarono negli occhi.
"Amore mio…" disse il ragazzo carezzando il viso dell'amata con la sua mano fredda.
"EH?!" A Wendy e Lyon stava per cadere la mandibola sorpresi da quelle parole.
"Sì amore mio. Ce l'abbiamo fatta. Siamo tornati alla vita e possiamo vendicarci." Disse aspramente.
"Ah. Ok. Ora si spiega. Non è Gray." Lyon rimase a riflettere. "Un momento. Questo significa che abbiamo perso anche Gray e che l'ameonna non è ancora sparita." Sussurrò. "Wendy devo portarti fuori da qui. Non è sicuro per te."
"Neanche per te se quello che hai detto è vero. Io il cuore di Gray lo sento ancora battere, non abbiamo ancora perso." Wendy guardò Charle ancora incosciente e la gabbia d'acqua che imprigionava Dew.
Wendy percepiva qualcosa.




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3823345