In trappola
***
Corri, Jim!
Corri più forte che stanno
arrivando i pirati!
Jim scavalcò con un salto un
tronco caduto.
Sperava di riuscire a seminarli nella
giungla, grazie al fatto che lui era piccolo e più veloce.
Quando si era accorto che lo avevano
puntato aveva affidato la mappa a Jane ed era scappato più
veloce possibile tirandoseli dietro, e quindi adesso...
Corri, Jim!
Il sentiero era stato ricoperto dalla
vegetazione. Chissà da quanto tempo gli umani non abitavano
più quell'isola? Erano rimasti solo gli abitanti più
strani.
Quella non era un'isola normale. Non
potevano starvi persone normali.
Jim adocchiò un cespuglio e si
tuffò dietro per riprendere fiato.
Forse, se avesse avuto fortuna, i
pirati sarebbero addirittura passati oltre.
Si era illuso che non sentire più
i loro rumori fosse un buon segno, ma non ebbe nemmeno il tempo di
pensarlo che la voce di Silver attraversò la foresta.
-Jim! Jim Hawkins! Fermati un attimo,
ragazzo! È da tempo che aspetto di poter fare con te una
chiacchierata decente, sai?-
Jim non ci pensava nemmeno.
Se c'era una cosa che aveva imparato da
quando aveva a che fare con Silver era che, proprio quando sembrava
più amichevole, era meno indicato fidarsi di lui.
Non era lontanissimo ma nemmeno troppo
vicino.
Jim era indeciso tra restare acquattato
ed aspettare che passassero oltre oppure addentrarsi nella foresta
lasciando il sentiero.
Piccolo com'era avrebbe potuto sparire
facilmente strisciando nel sottobosco.
-Jim! Andiamo, la pazienza ha un
limite, ragazzo mio!-
Quello lo fece decidere per
allontanarsi di nascosto.
Strisciò carponi verso dove la
vegetazione era più fitta e...
Crack!
All'improvviso il terreno gli mancò
sotto i gomiti e le ginocchia, e Jim cadde senza potersi aggrappare a
nulla.
***
Quel ragazzino pestifero stava davvero
mettendo a dura prova la sua pazienza!
Non che la pazienza di Long John Silver
fosse poi molta, a dire la verità.
Ma ugualmente Jim Hawkins la stava
logorando, costringendolo a quel gioco a nascondino nella giungla.
E gli toccava pur essere amichevole e
conciliante, nella speranza di fargli abbassare la guardia.
All'improvviso, tra i tanti suoni della
foresta, il pirata sentì distinto un Crack e poi un urlo.
Sì!
Forse finalmente la fortuna si era
ricordata di lui e magari un intero albero era caduto addosso al
moccioso!
***
Lo strato di foglie che aveva anche
coperto la buca gli aveva attutito la caduta, ma lo stesso si trovava
abbastanza in fondo adesso.
Forse quella era un'antica trappola
scavata dai cacciatori, poi nel tempo le radici avevano costruito un
pavimento naturale che però non aveva retto il suo peso.
Anche in piedi Jim non arrivava nemmeno
a metà della profondità della buca, e non aveva nulla
su cui arrampicarsi.
E quel che peggio, il rumore ed il suo
grido nella caduta avevano guidato i pirati dritto fino a lui.
-Ma bene! Che magnifico colpo di
fortuna! Temevo di doverti rincorrere per tutta l'isola prima di
poter scambiare due parole con te, ed invece eccoti qui. Scusa se non
scendo a tenerti compagnia durante la nostra chiacchierata, ma sai...
temo che non sia partiolarmente confortevole laggiù-
-Silver! Maledetto filibustiere, non
starò a sentire nemmeno una parola da te!-
-Adagio, adagio, ragazzo mio. Io credo
che invece dovresti ascoltarmi. Come pensi di uscire da lì,
sentiamo un po'?-
Silver sembrava a proprio agio, seduto
sul bordo della buca e con quel mezzo sogghigno in faccia.
Jim non riusciva a vedere il resto dei
pirati, ma era certo che fossero proprio dietro di lui.
-Questi sono affari miei-
Silver si alzò e si allontanò
un momento.
Jim sentì dei rumori nella
vegetazione, e poco dopo il capo di una liana penzolava poco oltre il
bordo.
Peccato che lui non riuscisse ad
afferrarlo nemmeno saltando più in alto che poteva e che
l'altro capo fosse ben stretto in mano a Silver.
-Date le circostanze credo che questa
ti aiuterebbe parecchio, dico bene, ragazzo?-
Jim rimase muto. Non gli avrebbe dato
la soddisfazione di supplicarlo.
-Andiamo, non fare quella faccia torva.
Si tratta di affari: tu hai una cosa che serve a me ed io ho una cosa
che serve a te. Tu hai la mia mappa ed io ho la tua corda. Uno
scambio mi pare onesto-
-Niente con te è onesto,
canaglia di un pirata!-
-Ahahah! Hai fegato, ragazzo! Te l'ho
sempe detto che mi piaci! Allora senti questa: io ti faccio uscire da
qui, e poi troviamo il tesoro insieme. Seguimi, Jim Hawkins, ed io
farò di te un pirata coi fiocchi!-
-No! Io non diventerò mai un
pirata, e nemmeno ti darò mai la mia mappa-
Per un attimo Silver ringhiò di
rabbia e Jim pensò che avrebbe anche potuto ucciderlo per
prendersi da solo la mappa che lui nemmeno aveva addosso.
-Sei testardo, ragazzo! Ebbene, fa come
ti pare! Forse tra due giorni la fame e la sete ti faranno cambiare
idea. Io resterò nei paraggi: se hai bisogno qualcosa fammi un
fischio-
Poi Silver si rivolse ai pirati che lo
avevano accompagnato.
-Tornate alla nave a prendere viveri ed
acqua! Ci accamperemo qui- guardò di nuovo dentro la buca ed
incrociò lo sguardo con quello determinato di Jim.
-Restiamo a fare compagnia ad un amico
per qualche giorno-
***
Passò davvero tutto il giorno,
ed al calare della sera Silver dovette ordinare di accendere un
fuoco.
Le notti erano maledettamente fredde ed
umide in quella maledetta isola, e la sua gamba ne risentiva
parecchio.
E tuttavia il capitano non riusciva a
fermarsi nel suo andare avanti ed indietro.
Che ragazzo ammirevole! Aveva resistito
alla fame ed alla sete per tutto il giorno.
E quanto era cocciuto, testardo,
irritante!
Silver ne avrebbe davvero potuto fare
un pirata formidabile, qualcuno da tenere come suo pari invece della
marmaglia con cui era costretto a stare.
Qualcuno che fosse alla sua altezza ma
non lo tradisse, non come quel maledetto ratto di Pew, che spariva
sempre chissà dove a fare le sue stregonerie e lasciava a lui
tutto il lavoro.
Ed il ragazzo non lo capiva!
Non sapeva nulla della libertà
che avevano i pirati.
C'erano i rischi, certo, ma vuoi
mettere la soddisfazione di ridere in faccia alla legge ed alla
morale?
-Capitano?-
-Che c'è?!-
-Ah... ehr... io e gli altri ci
domandavamo...-
-Cosa, Screw?-
-Ecco... perché non uccidere il
ragazzo e prenderci la mappa?-
-Ah, certo! Ucciderlo e prenderci la
mappa. Certo!-
-Certo, Capitano!-
Silver guardò i suoi uomini e
rise, rise forte come ogni volta che loro si rivelavano per i poveri
idioti che erano.
Loro risero pure, e Silver immaginò
che il ragazzo avrebbe avuto paura, se avesse sentito quel discorso.
Estrasse dalla cintura una delle sue
pistole e fece fuoco in aria per zittirli.
-Ascoltatemi bene, branco di imbecilli!
Io sono il capitano perché ho più cervello di tutti voi
messi insieme! Provate a sparargli, e provate a macchiare di sangue
la mappa del tesoro. Poi vedremo chi saprà trovarlo! E poi
loro hanno già esplorato l'isola. Se il ragazzo collabora io
potrò sapere dove è meglio non andare. Avete capito
bene? E non azzardatevi a prendere iniziative senza prima avere
riferito a me!-
Per quella volta era riuscito a
rimetterli in riga.
I tre tornarono vicino al fuoco, invece
Silver, giusto per curiosità, tornò dove era
intrappolato Hawkins.
C'era poca luce, ma lo stesso lo vide
ricambiare il suo sguardo con i pugni stretti ed arrabbiato.
“Non collaborerò mai con
te” sembrava volergli dire.
Silver fece un verso sprezzante e si
allontanò dalla buca.
Dopo una notte di freddo, di fame e di
sete le cose sarebbero state diverse.
***
Jim era riuscito a dormire qualche ora
quando i rumori dell'accampamento si erano spenti.
Non aveva più provato a scalare
le pareti ripide perché sarebbe stato uno spreco di energie ed
al momento lui non poteva permettersene.
Si svegliò alla luce dell'alba.
Tese le orecchie ma non sentì
nulla.
In realtà sperava che i suoi
compagni lo trovassero.
Senza cibo avrebbe potuto resistere, ma
senza acqua, con quel caldo, non sarebbe durato molto.
Quando il sole fu più alto nel
cielo riapparve anche Long John Silver.
-Allora, ragazzo! Dormito bene? Sei
pronto per uscire da lì ed unirti alla vita dei bucanieri?-
-Mai!-
Il pirata sghignazzò forte, come
se trovasse tutto estremamente divertente.
-Mai dire mai, Jim. Mai dire mai-
E lo lasciò di nuovo da solo.
Il pensiero di Jim corse a Jane, al
dottore, a Ben Gunn... e poi a suo padre, a sua madre ed al vecchio
pirata che gli aveva lasciato la mappa.
A volte pensava che sarebbe stato
meglio non averla avuta per niente quella mappa.
***
-Jim! Il tempo a tua disposizione sta
per finire, lo sai anche tu. Quanto ancora puoi pensare di resistere
laggiù, senza cibo né acqua?-
-I miei amici verrano a prendermi-
-E come farebbero a trovarti? Siamo nel
mezzo della giungla, lontano dal sentiero, e puoi urlare quanto vuoi
ma qui i suoni sono attutiti dalla vegetazione e dal fatto che sei
sotto terra. Non riusciranno mai a raggiungerti in tempo-
Il ragazzo non gli rispose più.
Stavolta però non era il solito
sguardo di sfida, anzi Jim non lo guardava affatto.
-Pensaci bene, Jim. Hai già una
fossa, non farla diventare la tua tomba-
“Non costringermi a seppellirti,
dannato moccioso”
***
Era calata la seconda notte.
Long John Silver aveva provato durante
l'arco della giornata a convincere Jim, stavolta più
convincendolo a salvarsi la vita che minacciandolo, ma niente.
C'era stato un rifiuto dopo l'altro,
sempre più debole, ma sempre rifiuto.
Silver sedeva accanto al fuoco a
fissare le fiamme.
Come era possibile che quel moccioso
non capisse?
In fondo Silver lo sapeva che Jim non
si fidava di lui, e ne aveva ragione.
Nemmeno Silver si sarebbe fidato di
Silver!
Ma Silver si sarebbe fidato di Jim
Hawkins.
Perché ogni volta che lui aveva
chiesto aiuto il ragazzo gliene aveva dato, anche andando contro i
suoi interessi.
Silver non si fidava di Silver, ma si
sarebbe fidato di Jim, e se Jim gliene avesse dato la possibilità,
John avrebbe ritrovato dentro di sé un brandello di lealtà
per il ragazzo.
Ma lui era testardo, e sarebbe morto in
quel buco come un sorcio piuttosto che fare un patto con lui.
Silver digrignò i denti!
Si alzò di scatto, controllò
che i suoi tre sottoposti dormissero, e poi si avviò alla buca
dove c'era il suo prigioniero.
***
Jim si svegliò di soprassalto
per qualcosa che gli era caduto addosso.
Era debole, rallentato, intontito e non
vedeva quasi niente.
Avrebbe potuto essere un serpente per
quello che ne sapeva, ma dopo essergli caduta addosso la cosa non si
era più mossa.
Jim pensò ad un ramo o ad una
radice secca e tentò di scostarla seccato.
Peccato che questa tornò
insistente a sbattergli contro il fianco.
Jim aprì gli occhi e li strizzò
nel tentativo di mettere a fuoco qualcosa nel riverbero del falò
acceso dai pirati.
Vedeva la cosa che gli era caduta
addosso, e tastando si rese conto che era una liana.
Bel colpo di fortuna una liana! Se
solo... scrutò in alto, verso il bordo della buca, a vide che
era da lì che pendeva.
Tentò di strattonarla e la sentì
tendersi.
Quindi...
Dovette trattenere un'esclamazione di
stupore!
Con quella avrebbe potuto arrampicarsi
fuori!
Jim tentò di scrollarsi di dosso
sonno e debolezza, afferrò la liana con entrambe le mani e
puntò i piedi contro la terra.
Era friabile sotto i tacchi delle
scarpe, ma era comunque abbastanza stabile da permettergli di
avanzare.
Salì lentamente e con meno
rumore possibile, e prima di issarsi fuori gettò un'occhiata
all'accampamento.
Il fuoco era debole ma acceso, i pirati
dormivano; Long John Silver gli dava le spalle e dormiva su un
fianco.
Jim non avrebbe mai creduto di vederlo
addormentato.
Non lontano da Silver c'erano una
borraccia ed una foglia con posate sopra tre gallette, e la vista del
cibo fece brontolare lo stomaco di Jim.
Facendo meno rumore possibile aggirò
il pirata e si impadronì del cibo e dell'acqua.
Un crepitio del fuoco lo fece
sussultare.
Non aveva tempo da perdere!
Si allontanò da loro, trovò
il sentiero grazie alla luce della luna che filtrava dove la
vegetazione era meno fitta, e solo quando fu lontano si fermò
a bere e mangiare.
Avrebbe voluto anche dormire ancora, ma
non sapeva se i pirati avrebbero controllato la buca e scoperto la
sua fuga, quindi preferì mettersi subito in cammino.
***
Finalmente quel moccioso se n'era
andato! Alla malora lui e tutti i problemi che gli aveva portato!
Aveva dovuto praticamente tirargliela
addosso, quella liana, prima che il moccioso si svegliasse, e poi
aveva dovuto pure far finta di aver dimenticato una parte della sua
razione ed aveva dovuto fingere di dormire perché non si
venisse mai a sapere che cosa aveva fatto il capitano Long John
Silver per un ragazzino testardo.
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Cantuccio dell'Autore
Quanti di voi sono abbastanza vecchi da
ricordarsi “Game boat” su Rete4?
Quanti di voi amavano “L'isola
del tesoro”?
Ecco, siete nel posto giusto!
Io adoravo quella canaglia di Long John
Silver, e mi dispiace tantissimo che gli episodi in italiano siano
introvabili.
C'è la serie completa in inglese
“Legend of Treasure Island”, per chi volesse cimentarsi.
Io l'ho fatto.
Spero che questa storia vi sia
piaciuta.
Vi lascio la sigla come promemoria
https://www.youtube.com/watch?v=UNBLAt38Lq0
video sigla originale
https://www.youtube.com/watch?v=rxK6TtSYo18
sigla completa
Makoto
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