Anime gemelle.

di fulmineo
(/viewuser.php?uid=85629)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


J'onn arrivò dopo pochi minuti con gli altri Agenti della SWAT, compreso Winn e Brainy, che avrebbero aiutato con ciò che riguardava la tecnologia e Nia Nal era stata incaricata di scrivere un articolo.

La stampa sapeva sempre tutto e, spesso, non si sapeva come fosse possibile.

"La situazione?" Chiese l'uomo di colore.

"Lena e Jess sono dentro, pensiamo con lo stalker." Iniziò Alex "E Kara è disperata, arrabbiata... Non vuole sentire ragioni."

J'onn vide la bionda continuare a prendere a spallate la porta "Lena!"

"Kara, basta." Disse il capo "Elaboriamo un piano... Ti sei lussata la spalla, a furia di colpire la porta."

La bionda lo guardò col fuoco, negli occhi, decisa "Non m'importa della spalla! Io voglio salvare Lena."

"Ti capisco, ma ragiona..."

"Questo è l'ultimo piano! Io entro calandomi dal tetto."

J'onn ci pensò "È un'ottima idea. Andiamo! Mike, tu resterai qui con Lucy."

"Sissignore." Risposero i tre, insieme.

"Gli altri con me! Portate l'attrezzatura sul tetto... Muoversi!" Ordinò e tutto il resto della SWAT salì le scale per raggiungere il tetto.

Dentro, nell'ufficio di Lena, costei e Jess erano sedute per terra, spaventate dall'uomo, che le teneva sotto controllo grazie ad una pistola.

"Quanto ho sognato questo momento..." Disse Dobster.

"Morirai, se mi tocchi. Spero che tu lo sappia." Rispose Lena, cercando di nascondere la paura.

La mora voleva fargli paura, ma sapeva che, se lui le avesse torto mezzo capello, Kara lo avrebbe ucciso.

Lui, stranamente, rise "Credi che quella mezza calzetta dai capelli biondi possa spaventarmi? Non sa di cosa sono capace."

"Nemmeno tu lo sai."

"Allora dovrò sbrigarmi..."

Mise la pistola nello stivaletto sinistro e si inginocchiò davanti a Lena, prendendola per le spalle e stendendola a terra, poi le si buttò sopra.

Lena gridava e cercava di dimenarsi, finché non riuscì a sferrargli una ginocchiata nelle parti basse "Maledetto..."

"P-Puttana... Me la pagherai!"

Dobster rimase accovacciato, in preda al dolore, mentre Lena e Jess si misero a fatica in piedi, cercando di scappare, ma lui le prese alle spalle e le spinse a terra.

Puntò loro contro la pistola e sparò.

Sul tetto, Kara e gli altri udirono lo sparo, ovviamente "Lena!!" Gridò preoccupata la bionda, sporgendosi.

"Ferma o rischi di cadere!" La fermò Alex.

"Quello... Quello ha sparato, Alex! Se l'ha ferita? Se ha colpito Jess? Se le ha..." Iniziò, in preda al panico.

Alex la bloccò, prendendola per le spalle "No! No, ok? Andrà tutto bene, non devi farti prendere dal panico e dalla tensione, altrimenti J'onn ti metterà in panchina e non potrai salvarla."

Kara guardò negli occhi la sorella adottiva "Ok... Ok."

"Bene! Coraggio, preparati con l'imbragatura... La squadra è pronta a calarci di sotto." Disse, allontanandosi.

"Alex." La chiamò Kara e la rossa si fermò, voltandosi.

"Dimmi."

"Grazie..."

"Di nulla, figurati."

"Un'ultima cosa..." Disse la bionda, stringendo i pugni, serrando la mascella "Dobster è mio. Se ha toccato Lena o se le ha sparato, non sopravviverà per raccontarlo..."

Alex la fissò e sorrise, annuendo "Certo. Quel verme sarà tutto tuo."





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3823535